Un nuovo caso al limite tra gossip e giustizia sta facendo molto discutere in queste ore in America. Questa volta la protagonista della vicenda è Hailey Bieber, la consorte del famoso cantante americano Justin. Hailey è una modella 25enne statunitense che ormai da qualche anno non ha bisogno di presentazioni, dato che lavora stabilmente con i più grandi stilisti e brand del mondo. Ma oggi il motivo dei riflettori puntati su di lei è diverso dal solito, visto che riguarda l’ambito giudiziario e non sarà semplice da affrontare.
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La signora Bieber ha recentemente lanciato la sua linea di prodotti Rhode, pensata per la cura della pelle. Rhode è infatti il secondo nome della modella, che però non ha tenuto conto dell’esistenza di una nota azienda di moda nata ben prima che la moglie di Justin iniziasse la sua carriera. L’azienda di abbigliamento che ha citato in giudizio Hailey, la RHODE appunto, è stata fondata nel 2013 da Purna Khatau e Phoebe Vickers, che hanno dichiarato: “Da allora ci siamo dedicati a far crescere e coltivare il marchio attraverso molti sacrifici e difficoltà personali”.
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Hailey è portata in tribunale per violazione del marchio ed è stata chiamata a difendersi presso il tribunale distrettuale degli Stati Uniti, nel distretto meridionale di New York. Il marchio RHODE è uno dei maggiori produttori di abbigliamento di lusso, conosciuto in tutto il mondo e che può vantare di aver vestito celebrità della musica e del cinema come Beyoncé, Rihanna e Mindy Kaling.
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Hailey Bieber Rhode, ecco cosa rischia
RHODE sta attraversando una fase di crescita molto florida e il gruppo ha già avviato un progetto per espandere l’azienda. Nelle ultime settimane però, Khatau e Vickers hanno notato delle incongruenze nel mercato facendo scattare un campanello d’allarme. Anche Instagram sarebbe coinvolto nella vicenda: infatti, stando all’accusa, la piattaforma social avrebbe promesso la voce @rhode in esclusiva all’azienda, per poi fare marcia indietro concedendola anche alla Bieber. Secondo quanto riportato dai magazine d’oltreoceano la causa potrebbe portare nelle casse dell’azienda oltre 14,5 milioni di dollari, rischiando di compromettere la carriera dell’ambiziosa modella. Seguiranno sviluppi nei prossimi giorni.
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