Nell’ultima puntata del suo podcast Archetypes, Meghan Markle, parlando con l’ereditiera Paris Hilton, ha raccontato i suoi esordi in televisione. “Nel 2006 ho lavorato per un breve periodo come “ragazza della valigetta” per la versione americana del game show Deal or No Deal (che consisterebbe nel nostro Affari Tuoi). Il mio compito includeva tenere la suddetta valigetta sul palco, insieme ad altre 25 donne che facevano lo stesso”, ha raccontato la duchessa.
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Meghan Markle attrice: la sua prima esperienza in televisione
La Duchessa ha continuato nel suo racconto: “Certo, avevo studiato recitazione alla Northwestern University ed era ciò che perseguivo”. Ha esclamato continuando poi ha fatto intendere che aveva fin da subito capito che quel posto non faceva per lei: “Nonostante non riguardasse la recitazione, io ero molto grata di avere un lavoro che mi permettesse di pagarmi le bollette, avere un reddito, far parte del sindacato, avere l’assicurazione sanitaria”.
Foto: Ian Watson/USA Network
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Meghan Markle podcast: il racconto della sua esperienza in Argentina
“Ho studiato Relazioni Internazionali al college e ogni tanto, sul set del game show, ripensavo a quando ero stagista in ambasciata USA“, lì la duchessa si trovava a Buenos Aires, in Argentina. “In quel momento ero valutata specificamente per il mio cervello. L’opposto di quello che accadeva a Deal or No Deal, dove con le altre ragazze dovevamo metterci in fila per l’applicazione di ciglia, extension o l’imbottitura per il reggiseno. Ci venivano dati anche dei voucher per la seduta di abbronzatura spray ogni settimana”, ha proseguito Meghan.
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Meghan Markle televisione : il suo abbandono
Così la Duchessa avrebbe preso la decisione di abbandonare il programma: “Come ho detto, ero grata di avere quel lavoro, ma non per come mi faceva sentire. Ero comunque circondata da donne intelligenti, però quello non era il fulcro del motivo per il quale eravamo tutte lì”. Ha concluso il racconto della sua terribile esperienza in televisione affermando: “Non mi piaceva sentirmi costretta ad essere tutta forma e poca sostanza. Ed è così che mi sentivo in quel momento: ridotta a quello specifico archetipo”.