20 piccoli brand italiani di accessori moda da sostenere ora

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La moda cerca di sopravvivere al coronavirus. Ma se le grandi Maison, nonostante le perdite (-15% delle entrate del primo trimestre rispetto a un anno fa per il colosso Lvmh) resistono strenuamente nella lotta, c’è qualcuno che potrebbe soccombere: i piccoli brand moda emergenti che hanno fatto del Made in Italy la loro forza, e che ora sono paralizzati. La prima preoccupazione è la salute dei dipendenti, ma quella delle attività indipendenti non è meno a rischio.

Giovani aziende moda in difficoltà

Lo dimostrano gli ultimi provvedimenti del nostro Governo: il 20 aprile ha varato un decreto liquidità per sostenere con un prestito massimo di 25mila euro le PMI che lo richiederanno; un ulteriore aggiunta alle misure già previste dal decreto Cura Italia. Cnmi e Camera Moda Fashion Trust hanno presentato il 15 aprile un’iniziativa di solidarietà, #TogetherForTomorrow, volta a raccogliere fondi destinati proprio ai giovani designer e alle micro aziende emergenti della moda italiana in difficoltà. Pochi giorni prima, Olivia Palermo, influencer e socialite da 6,4 milioni di followers, ha pubblicizzato sul proprio account Instagram alcuni piccoli brand italiani disponibili sul proprio e-commerce, invitando i fan ad acquistare i loro prodotti. Basterà? È innegabile che le abitudini dei consumatori siano cambiate drasticamente, a tutto discapito di chi ha sempre fatto della qualità e dell’esclusività la sua bandiera. In mancanza di vetrine fisiche, a fronte di pochi spazi di vendita online, senza una catena di fornitura funzionante e un flusso costante di acquirenti, le spese dei piccoli brand italiani moda stanno superando i profitti, soprattutto per quanto riguarda il comparto accessori, che non rientrano nei beni di prima necessità per definizione.

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Ripartire per salvare il Made in Italy

Cna Federmoda, la struttura di rappresentanza del settore della Confederazione nazionale dell’artigianato e della piccola e media impresa, continua a chiedere a gran voce la ripartenza, in sicurezza, della filiera, per scongiurarne il tracollo o lo spostamento all’estero. Il 20 aprile la fabbrica di accessori Gucci a Scandicci ha riaperto, ma le aziende minori? Nonostante i disagi, i piccoli brand italiani di accessori, a partire proprio dai più giovani, cercano di dare il loro contributo come possono: c’è chi, sin dall’inizio della quarantena, ha riconvertito la produzione in mascherine e camici, come i marchi del distretto di Carpi; chi un e-shop personale ce l’ha, ha devoluto parte dei ricavati delle vendite agli ospedali (è il caso, tra gli altri, delle borse di Benedetta Bruzziches); chi pensa al post-quarantena, e difende a tutti i costi il proprio heritage artigianale (gli accessori tessili di Ludovica Mascheroni); chi già da adesso studia un futuro più digital per le piccole imprese Made in Italy emergenti (le calzature di Giannico). Abbiamo selezionato 20 brand italiani indipendenti di accessori moda di tendenza che mai come oggi hanno bisogno del nostro sostegno: collezioni e storie che arrivano da tutta la Penisola, da conoscere e supportare per difendere il nostro bene più prezioso: la creatività Made in Italy.

Benedetta Bruzziches

Nata a Caprarola (VT) nel 2009, Benedetta Bruzziches è un’azienda che produce borse artigianali di lusso dal gusto internazionale. Capitanata dai fratelli Agostino e Benedetta, oggi è distribuita da oltre 70 boutique nel mondo. Il 100% dei profitti del suo e-commerce al momento sono destinati all’Ospedale di Viterbo per combattere la Covid-19.

Uno dei cerchietti Made in Italy di Ca&Lou.

CA&LOU

Carolina Neri e Bérengère Lux, amiche di lunga data, hanno fondato insieme CA&LOU nel 2010. Un marchio di bijoux, borse e accessori per capelli Made in Italy dal gusto retro, scelto anche da star come Bianca Balti e Kate Bosworth.

Elena Ghisellini

Nata a Genova, Elena Ghisellini vanta una carriera nel settore pelletteria di grandi Maison, da Tod’s a Givenchy. Crea il proprio omonimo brand di accessori a Firenze nel 2003: borse minimali e moderne, da indossare 24 h.

Giannico

Si chiama Nicolò Beretta l’anima del brand di calzature Giannico. Padre banchiere, madre ex imprenditrice nel settore della bellezza, il giovane stilista disegna scarpe dall’età di 15 anni, e oggi vende le sue creazioni Made in Italy in tutto il mondo. «Dopo il lockdown, le mie collezioni saranno più concentrate. Ma continuerò a creare, come sempre, con più attenzione alla qualità che alla quantità» ha dichiarato.

Uno dei chocker in metallo placcato oro e vetro di Leda Madera.

Leda Madera

Le appassionate di social conoscono molto bene l’influencer Giorgia Tordini. Anche sua sorella Giulia ama il mondo della moda, e nel 2019 ha lanciato Leda Madera, un brand di gioielli Made in Italy ispirati all’Art Déco. Negli scorsi giorni ha devoluto gli introiti delle proprie vendite online alla Croce Rossa Italiana.

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Les Petits Joueurs

Fondata nel 2013 a Firenze, Les Petits Joueurs punta su borse artigianali dall’eleganza pop. Le sue creazioni dalle forme originali sono tra le più fotografate dello street style. E il 15% del ricavato dell’e-commerce va a sostegno dell’iniziativa Cura Italia della Protezione Civile.

Una delle creazioni PE20 firmate Anna Baiguera.

Anna Baiguera

Una creativa cresciuta nell’azienda di famiglia a Brescia, da sempre impegnata nella realizzazione di calzature di lusso artigianali: Anna Baiguera fonda l’omonimo brand nel 2010, proponendosi come missione quella di produrre calzature Made in Italy dal design minimale e contemporaneo.

Gatti Milano

Le borse Gatti Milano sono interamente realizzate a mano in Italia, utilizzando l’antica arte del tessuto nel cestello. Il risultato? Secchielli in vimini e piume dai colori pastello irresistibili.

LIL Milan

LIL è un giovane marchio italiano di gioielli fondato da Veronica Varetta nel 2014. Classe 1992, ha iniziato a disegnare gioielli per caso mentre studiava Economia all’Università Cattolica: oggi le sue creazioni in oro minimali hanno conquistato il pubblico milanese – e non solo.


Una delle shopping bag in pelle di Medea.

Medea

Due sorelle, Giulia e Camilla Venturini, si celano dietro il successo delle borse Medea. Un brand Made in Verona nato da un’idea semplice: un solo modello, ispirato a un oggetto di uso quotidiano come il sacchetto dello shopping. Che ha già conquistato persino Kendall Jenner.

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Studio Sarta

Architetto ed ex stylist, la palermitana Giorgia Gaeta fonda nel 2017 il marchio di borse Sarta. Dai secchielli alle pochette, le sue creazioni Made in Sicily in paglia di Vienna sono inconfondibili.

Uno dei cappelli in rafia di Adrian Hats.

Adrian Hats

Veronica Adriani è la designer di cappelli che ha dato nuova vita alla bottega di famiglia aperta negli anni ’60 da suo nonno Ugo a Roma, con il nome di Adrian Hats: una linea di copricapi ispirati alla filmografia e ai viaggi, di cui è da sempre appassionata.

Mi Alma

C’era una volta Camilla, che a 24 anni nel 2017 decide di lanciare una propria collezione di sandali ispirandosi alle sue amiche. Calzature comode che mixano cuoio, PVC e velluto, dallo stile originale.

Flaminia Barosini

Flaminia Barosini, classe 1987, è una jewelry designer romana. Studi all’Istituto Europeo di Design (IED) e alla Central Saint Martins di Londra, lancia nel 2010 i suoi gioielli realizzati a mano attraverso la tecnica della fusione a cera persa, dal design surreale, in bronzo e argento.

Uno degli occhiali da sole firmati Spektre.

Spektre

Nato nel 2009 da un’idea di Niccolo’ Pocchini, classe ’86, il marchio di occhiali da sole Spektre con sede a Milano è ora venduto nelle boutique di oltre 56 Paesi. I sui segreti? La produzione Made in Italy e un occhio attento allo street style.

Nico Giani

Niccolò Giannini, laureato in modellistica al Polimoda di Firenze, è la giovane mente creativa dietro le borse di Nico Giani. Il designer ha vinto il premio Who Is On Next? di Altaroma nel 2017.

Uno dei modelli di sandali PE20 di Gia Couture.

Gia Couture

Fondato nel 2016 dalla designer fiorentina Barbara Borghini, Gia Couture propone creazioni eclettiche e femminili, interamente realizzate a mano da artigiani nei pressi di Firenze.

Bea Bongiasca

Laureata con lode in Jewellery Design alla Central Saint Martins di Londra, Bea Bongiasca ha fondato il suo brand a Milano nel 2014. Nel novembre 2015 Bea Bongiasca ha vinto il primo premio Giovani Imprese – Believing in the Future per la categoria gioielli.

Mia Moltrasio

Una donna e una mamma, che dopo anni di carriera in multinazionali decide di dedicarsi alla sua passione: le scarpe. Con la sorella Cristina, sulle rive del lago di Como, danno vita al brand Mia Moltrasio, specializzato in ballerine a punta “fatte e finite in Italia”.

Ludovica Mascheroni

Azienda della Brianza specializzata in home decor, Ludovica Mascheroni ha fatto del Made in Italy la sua bandiera. Ultimamente, anche grazie ad accessori moda personalizzati, interamente realizzati a mano: stole, sciarpe e pillow bags in cashmere. «Siamo una piccola-media impresa con 40 dipendenti, da sempre lavoriamo sulla qualità e non sulla quantità. Abbiamo voglia di dare nuova vitalità alla nostra creatività e alle capacità dei nostri artigiani, rimodulandole sui nuovi scenari imposti dalla situazione attuale» dichiarano i fondatori.

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