PRESERVARE L’UNIFORMITA’ DELLA PELLE

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Sono causate da un’eccessiva produzione di melanina, che si accumula sulla superficie cutanea. Strategie anti – macchia con i consigli del dermatologo.

E’ un inestetismo trasversale che può comparire a qualsiasi età, a partire dai 20 anni. Le cause più accreditate? Fattori genetici, ormonali ed esposizione prolungata e non protetta ai raggi ultravioletti. La dottoressa Mariuccia Bucci, dermatologo plastico a Sesto San Giovanni (MI), ci spiega cosa consigliare alla cliente per prevenire le macchie brune e le soluzioni per depigmentarle.

LA GENESI

Perchè si formano? “Il motivo è una sovra-stimolazione dei melanociti provocata dall’esposizione UV, ma anche l’assunzione di alcuni farmaci, l’applicazione di creme fotosensibilizzanti, cambiamenti ormonali ed ereditarietà”, spiega la specialista, “i melanociti sono cellule che si trovano nello strato più profondo dell’epidermide e che vengono indotti a produrre una maggiore quantità di melanina rispetto a quella effettivamente necessaria alla pelle. La melanina viene generata a partire da un amminoacido chiamato tirosina. L’enzima tirosinasi trasforma la tirosina in melanina, che a sua volta si suddivide in eumelanina (per i fototipi più scuri) e feumelanina (per quelli più chiari)”.

COME RICONOSCERLE?

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Le macchie non sono tutte uguali. Ogni discromia ha caratteristiche proprie e precise cause scatenanti.

Il MELASMA o CLOSMA si presenta in età fertile e nelle donne in gravidanza, è provocato da cambiamenti ormonali e peggiorata dall’esposizione solare. Si manifesta come una sorta di carta geografica formata da macchie dal profilo irregolare a livello di fronte, guance, labbro superiore.

LE IPER-PIGMENTAZIONI POST-INFIAMMATORIE si presentano localmente a seguito di un trauma oppure sulle lesioni da acne.

LE LENTIGO o SENILI (date dall’esposizione cronica al sole durante gli anni) compaiono dopo i 40 anni, hanno una forma ovale e si localizzano sulle zone esposte. Hanno dimensioni e colorazioni differenti e si scuriscono in seguito all’irraggiamento.

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MASSIMA ALLERTA PERO’ PER IL MELASMA, “sottolinea Bucci”, in quanto può peggiorare con l’impiego di trattamenti troppo aggressivi e dare origine ad un peggioramento delle stesse macchie”.

GIOCARE D’ANTICIPO

Come sempre la prevenzione è il miglior trattamento. “Per questo motivo”, prosegue il dermatologo, “raccomandate alle vostre clienti di applicare ogni giorno e in qualsiasi periodo dell’anno una crema con SPF incorporato oppure un vero e proprio solare, perchè i raggi UV passano anche attraverso le nuvole quando il cielo è coperto e addirittura attraverso i vetri delle finestre e delle macchine. La protezione non deve essere inferiore a un indice di 50”.

EFFETTO WHITE

L’asso nella manica, a casa come in cabina, sono cosmesi ad azione depigmentante, capaci di attenuare le antiestetiche macchie. Gli attivi funzionali di nuova generezione puntano sull’aspetto naturale e sulla derivazione botanica. Tra i più utilizzati troviamo l’estratto di liquirizia, uva ursina, bisabololo (camomilla), peonia, erica, gelso, camelia, geranio, melagrana (solo per citarne alcuni).

UNA MARCIA IN PIU’

L’astuzia per rendere la carnagione più omogenea è levigare la pelle, uniformando e illuminando la grana cutanea. “Il trattamento principe in questo caso è l’esfoliazione”, conclude il dermatologo, “domiciliare o in itituto, da effettuare con cadenza settimanale o bi-settimanale in base alla concentrazione degli attivi utilizzati. In genere, si consigliano sostanze come gli alfa-idrossiacidi, ben tollerati dalla cute tranne che per le macchie del melasma.


CHI EMariuccia Bucci, laureata in Medicina e Chirurgia all’Università degli Studi di Pavia, si è specializzata in Dermatologia e Venereologia. Nel 1999 è membro fondatore dell’ISPLAD di cui è stata vice presidente e attualmente segretario scientifico. E’ professore a contratto del Corso di Perfezionamento in Nutrizione e Benessere presso la Facoltà di Farmacia dell’Università di Milano. E’ fondatrice del Dipartimento di NutriDermatologia, nuova branca della Dermatologia Plastica, ed è responsabile del Dipartimento di Cosmetologia e Cosmetogenomica ISPLAD.

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