Sanremo 1989
La XXXIX edizione del Festival della Canzone Italiana, andò in onda dal 25 al 29 febbraio 1989 e fu condotta da quattro figli d’arte: Rosalinda Celentano, Gianmarco Tognazzi, Danny Quinn e Paola Dominguin. Al termine della gara canora, la classifica fu la seguente:
Canzone vincitrice: “Ti lascerò”, interpretata da Anna Oxa e Fausto Leali;
Seconda classificata: “Le mamme”, interpretata da Toto Cutugno;
Terza classificata: “, “Cara terra mia”, interpretata da Al Bano e Romina Power.
L’edizione del Festival, datata anno 1989, verrà ricordata per la sfortunata conduzione di coloro che vennero definiti dalla critica “i figli d’arte”, perché tutti e quattro figli di padri famosi. Inizialmente scelti come assistenti del conduttore, vennero, frettolosamente, promossi loro stessi conduttori, dopo i reiterati rifiuti di importanti artisti e presentatori. In quella edizione, per la prima volta, un deputato del parlamento italiano partecipò come cantante. Si trattava di Gino Paoli, eletto nel 1987 nelle liste del PCI.
Un grande ritorno
L’edizione numero 39 del Festival di Sanremo sarà ricordata, principalmente, per il ritorno, su palcoscenici importanti, di una stella di prima grandezza nel firmamento della storia della canzone italiana: Mia Martini, per tutti Mimì. Il titolo del suo brano presentato al Festival è: “Almeno tu nell’universo”.
Dopo anni trascorsi in un drammatico dimenticatoio artistico, dovuto alle ignobili accuse che il mondo dello spettacolo le vomitava continuamente addosso, Mia Martini decise di scendere nuovamente nell’agone musicale. Di cosa era accusata Mia Martini? Di essere un’artista che porta sfortuna. Questo si diceva, negli ambienti musicali di quegli anni, intorno alla sua figura. Il venire allontanata, brutalmente, dal suo ambiente di lavoro, a seguito di queste assurde dicerie, segnò profondamente l’artista calabrese, che decise di abbandonare le scene.
La rinascita umana ed artistica
Nel 1972 Bruno Lauzi e Maurizio Fabrizio, scrissero in pochi giorni, due capolavori della canzone d’autore italiana: “Piccolo uomo” e “Almeno tu nell’universo”. “Piccolo uomo” fu il primo, grandissimo successo di Mia Martini, mentre “Almeno tu nell’universo” rimase chiusa nel cassetto degli autori per vari anni. Bruno Lauzi voleva che fosse Mia Martini a cantarla ed attese fino al 1989, quando Mimì decise di interpretarla al Festival di Sanremo. Quella bellissima canzone, unita alla sua straordinaria interpretazione, le valsero la conquista del Premio della Critica, ma, soprattutto, la rinascita umana ed artistica di una grande cantante, tenuta lontano dai palcoscenici solo a causa di motivazioni inqualificabili.
I suoi grandi successi
- “Piccolo uomo”
- “Almeno tu nell’universo”
- “Minuetto”
- “Gli uomini non cambiano”
- “E non finisce mica il cielo”
- “Cu’mme”
- “Padre davvero”
- “La costruzione di un amore”
Questi sono soltanto alcuni dei grandi successi di Mia Martini. Ad oltre 25 anni dalla sua prematura scomparsa, continua, incessantemente, ad essere ricordata attraverso le sue interpretazioni. Qualità vocali fuori dal comune e straordinaria capacità interpretativa, l’hanno resa una un’icona indimenticabile della canzone italiana. Probabilmente, come succede spesso nella vita, tra gli addetti ai lavori in ambito musicale, che ancora oggi la ricordano con nostalgia ed affetto, vi sono anche coloro che contribuirono alla sua messa al bando come artista non gradita. Fortunatamente, rimangono i milioni di estimatori che continuano ad ascoltarla in tutti i modi, a ricordare ed a ricordarci la sua grandezza artistica. Mia Martini ha partecipato dieci volte al Festival di Sanremo. Nonostante avesse spesso interpretato canzoni bellissime, non è mai riuscita a vincere un’edizione della kermesse canora. Nel 1989 “Almeno tu nell’universo” si classificò al nono posto, nel 1992 con la canzone “Gli uomini non cambiano”, arrivòseconda.
Vogliamo chiudere questo breve ma doveroso e sentito ricordo di Mia Martini, con le parole di “E non finisce mica il cielo”, canzone scritta per Mimì da Ivano Fossati, altro grandissimo artista della canzone d’autore italiana, con il quale Mia Martini visse un’intensa storia d’amore. Mia Martini ci ha lasciato nel 1995 a soli 47 anni. La causa della morte è stata addebitata ad un malore improvviso. Era nata il 20 settembre 1947 a Bagnara Calabra e si chiamava, in realtà, Domenica Rita Adriana Bertè, sorella maggiore di Loredana Berté.
E non finisce mica il cielo
Anche se manchi tu
Sarà dolore o è sempre cielo
Fin dove vedo
Chissà se avrò paura
O il senso della voglia di te
Se avrò una faccia pallida e sicura
Non ci sarà chi rida di me
Se cercherò qualcuno
Per ritornare in me
Qualcuno che sorrida un po’ sicuro
Che sappia già da sé
Brano tratto da “E non finisce mica il cielo”