Le 10 domande più frequenti (e insidiose) durante i colloqui di lavoro

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Domande a trabocchetto, richieste stravaganti, quesiti insidiosi…al giorno d’oggi sostenere un colloquio di lavoro si è trasformato in un vero e proprio lavoro. Bisogna studiare, informarsi, insomma, farsi trovare preparati e far capire alle risorse umane che proprio tu saresti il candidato ideale per quella posizione e per quell’azienda. Per aiutarti, abbiamo stilato per te le 10 domande più frequenti ai colloqui di lavoro e, annesse, le risposte più idonee. Ora non puoi più sbagliare, quel lavoro è già tuo!

Ma prima di iniziare, guarda questo video e scopri come affrontare un colloquio di lavoro a testa alta!

1. Mi elenchi 3 pregi e 3 difetti

Questa è senza dubbio una delle domande più gettonate durante i colloqui di lavoro. Serve alle risorse umane o a chi terrà il colloquio per capire quali sono i tuoi punti di forza e quali, invece, i tuoi punti deboli. Di fronte a questa richiesta, devi essere sicuro ma non superbo, umile ma assertivo e mostrare di avere consapevolezza di te, nel bene e nel male. Focalizzati su pregi che possono tornare utili dal punto di vista professionale e interessanti per la posizione per cui hai fatto domanda e su difetti che non intacchino il tuo rendimento sul lavoro e che, quindi non vengano percepiti come un ostacolo o una minaccia (per esempio, evita di dire che sei pigro o ritardatario), ma soprattutto, aggiungi alla risposta anche la modalità con cui stai lavorando per correggerli e migliorarti.

2. Come deve comportarsi un buon capo, secondo lei?

Questa è una di quelle domande da cui è facile farsi prendere alla sprovvista, ma niente panico, c’è una risposta a tutto. Innanzitutto, se ti viene posta, è per capire quali sono i valori che contano davvero per te sul posto di lavoro e le qualità che un leader deve possedere per portare avanti un’azienda di successo, ma anche per verificare se la tua idea di capo sia compatibile con la figura che effettivamente svolgerà questa mansione sopra di te. Nella risposta, evita di fare discriminazioni sull’età (il tuo futuro boss potrebbe essere più giovane di te!) e ribadisci che ciò che conta per te è la competenza, l’onestà, le doti comunicative e l’empatia.

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Domande colloquio© Getty Images

3. Mi parli del suo più grande successo e del suo più grande fallimento

Spesso, le esperienze pregresse, sia quelle positive come quelle negative, possono essere un valido metro di giudizio con cui valutare le tue competenze. Se durante un colloquio di lavoro ti viene posta questa domanda, devi cercare di rispondere, limitandoti alla sola sfera professionale, senza scendere nel personale, ambito nel quale l’azienda non deve avere alcun interesse (nei limiti della legalità). Anche in questo caso, la risposta serve ai recruiter per sapere in che modo lavori e quali migliorie puoi apportare alla loro azienda. Pensa a un traguardo lavorativo per cui hai ricevuto dei complimenti e che ti ha reso orgoglioso del tuo lavoro. Per quanto riguarda il fallimento, invece, rimani piuttosto evasivo e concentrati principalmente su quale strategia hai adottato per rialzarti e ripartire, con ancora più consapevolezza. In fondo, senza quell’errore di percorso, non saresti la stessa persona che è arrivata a quel colloquio.

 

Domande colloquio© Getty Images

4. Qual è la motivazione che la spinge ad andare al lavoro ogni giorno?

Certo, è innegabile che il motivo principale che ci spinge a lavorare tutti i giorni è lo stipendio, ma i soldi non sono tutto, quindi non limitare la tua risposta a questo. Ambizione, passione, voglia di crescere professionalmente e di imparare ogni giorno cose nuove, queste sono le risposte che i datori di lavoro vogliono sentirsi dare dal candidato ideale.

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5. Qual è stato l’ultimo errore commesso sul posto di lavoro?

Come per la domanda a tema fallimento, nel tentativo di rispondere, scegli un errore che non abbia compromesso eccessivamente la buona riuscita del tuo lavoro. Non dev’essere per forza l’ultimo sbaglio che hai commesso in ordine cronologico, opta per uno che non risulti troppo grave agli occhi della nuova azienda e al quale sei stato in grado di riparare con prontezza, fornendo una soluzione rapida e concreta.

 

Domande colloquio© Getty Images

6. Perchè vorrebbe cambiare lavoro?

Anche se la causa scatenante fosse effettivamente questa, mai e poi mai parlare male di capi e colleghi. Perchè? Semplice, perchè quelli che ti stanno intervistando oggi potrebbero diventare i tuoi colleghi di domani. Si tratta della prima regola da memorizzare in previsione di un colloquio di lavoro. Inoltre, prima di fornire la tua risposta, prova a pensare se una delle dinamiche che ti hanno spinto a cercare un altro posto di lavoro possa ripresentarsi anche nella nuova azienda (per esempio: assenza di smartworking). In quel caso, auto-censurati e vira su altre risposte come la distanza casa lavoro, gli orari, il contesto aziendale. Il consiglio che ti diamo comunque è di fornire risposte prive di risentimento o lamentele, facendo capire ai recruiter che sei semplicemente alla ricerca di nuovi stimoli e sfide inedite.

7. Perchè vorrebbe lavorare con noi?

Preparati perchè una domanda di questo tipo potrebbe comparire da un momento all’altro durante il colloquio. In fondo, dal punto di vista delle risorse umane, è più che lecito voler sapere cosa ti abbia spinto a mandare la tua candidatura e perchè meriteresti il lavoro. Studia la realtà aziendale per cui ti sei candidato e concentrati sui suoi valori e la sua missione, facendo presente quanto saresti orgoglioso di prendervi parte. Inoltre, mostrati desideroso di poter contribuire con il tuo duro lavoro agli obiettivi ambiziosi dell’azienda.

 

Domande colloquio© Getty Images

8. Dove si immagina tra 5 anni?

A una domanda così, oltre a rispondere dove ti vedresti tra 5 anni, concentrati su come arriverai a ottenerlo perchè non esiste crescita professionale senza nuove sfide, una formazione costante e tanto, tanto studio. Queste, infatti, sono le uniche armi che ti permetteranno di essere sempre più competente e di realizzarti nel tuo ambito. Grazie a questa risposta, avrai modo di esibire tutta la tua ambizione e di dimostrarti per quello che sei: non certamente una persona che siede sugli allori.

9. Come si immagina la sua giornata lavorativa presso la nostra azienda?

Durante il colloquio, i recruiter pongono domande come questa per capire se le tue aspettative siano compatibili con quello che potrebbe diventare a tutti gli effetti il tuo nuovo lavoro. Anche in questo caso, informati preventivamente e in modo approfondito sulle mansioni svolte solitamente dalla posizione per cui ti sei candidato e, qualunque risposta darai, fai emergere tutta la tua motivazione e il tuo entusiasmo.

 

Domande colloquio© Getty Images

10. Ha delle domande da farci?

Per quanto possa sembrare banale, quando gli head-hunter pongono questa domanda, non sono realmente interessati a capire se tu abbia o meno qualcosa da chiedere, ma lo fanno per verificare che tu abbia fatto i tuoi compiti. Solo dopo aver studiato tutto ciò che di rilevante c’è da sapere riguardo all’azienda, ti potranno sorgere alcuni dubbi legittimi rispetto alla posizione che andresti a ricoprire. Dunque, fai ricerche e sii un candidato interessante e interessato!

Altre domande frequenti durante i colloqui

 

  • Qual è il suo sogno nel cassetto?
  • Cosa vuol dire successo per lei?
  • Qual è la sua giornata lavoro tipo?
  • Come reagisce alle critiche?
  • Qual è lo stipendio che pensa di meritare?

Fonte articolo: Alfemminile

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Redazione MusaNews
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