Lapsus freudiano: che cosa si nasconde dietro a un semplice errore

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Dimenticarsi un nome. Scombinare un’intera frase perché si dice una parola al posto di un’altra. Scordarsi di aver compiuto delle semplici azioni o dove sono stati messi certi oggetti. Tutte queste possono essere viste come dimenticanze normali della quotidianità, magari dettate da uno stile di vita frenetico o dallo stress di un periodo particolarmente caotico.

In realtà, già nei primi anni del Novecento, il padre della psicanalisi, Sigmund Freud, connotava ogni errore di questo tipo come un lapsus, conosciuto oggi come lapsus freudiano.

 

Che cosa s’intende per lapsus freudiano

Prima degli studi condotti da Sigmud Freud, gli errori commessi nel corso di una conversazione, le dimenticanze e le disattenzioni abituali venivano visti come i risultati prodotti da una semplice distrazione. Nel 1901, però, il padre della psicanalisi approfondì l’argomento nel suo trattato Psicopatologia della vita quotidiana, dove prova a dare una spiegazione diversa a tutti questi atti quotidiani che prendono così il nome di lapsus.

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Perciò, con il termine lapsus freudiano s’intendono tutte quelle azioni forma dell’espressione dell’inconscio. Attraverso i lapsus, si espliciterebbe il conflitto psichico tra coscienza e tutto ciò che, invece, viene normalmente represso, ovvero la parte inconscia della nostra psiche.

Lapsus freudiano© Getty Images

L’emergere dell’inconscio attraverso atti mancati: le caratteristiche

Come vedremo meglio in seguito, i lapsus freudiani sono di vari tipi: esistono quelli linguisitici, mnemonici, relativi alla scrittura e alla lettura e quelli collegati allo smarrimento degli oggetti. In ogni caso, questi errori dettati dal contrasto tra conscio e inconscio hanno delle caratteristiche in comune. Infatti, un lapsus freudiano tende a manifestarsi sempre all’improvviso, quando meno ce lo si aspetta. Allo stesso modo, la sua frequenza è casuale: tra un episodio di lapsus e un altro potrebbe trascorrere molto tempo e poi averne due a distanza qualche giorno.

Quindi, quello che è emerso dagli studi di Freud è stato che un errore di questo genere è del tutto imprevedibile e, soprattutto, involontario. L’inconscio trapela senza che l’individuo direttamente interessato se ne accorga e porta alla sua attenzione quello che per le più svariate ragioni viene tacitato nel profondo della sua mente. Lo psicanalista dava come interpretazione quella dei cosiddetti “atti mancati“: i lapsus non solo sarebbero la manifestazione di una pulsione inconscia che emerge e trova soddisfacimento, ma costituirebbe anche un canale attraverso cui trovano sfogo pensieri, valori e sensazioni che, altrimenti, resterebbero rimossi dalla censura del nostro Io.

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Lapsus freudiano© Getty Images

I vari tipi di lapsus secondo Freud

È assodato che i lapsus “ci accompagnino” abitualmente, anche quando non ci prestiamo una particolare attenzione. Come già accennato, ne esistono di vari tipi che, pur mostrando le caratteristiche comuni di involontarietà e imprevedibilità, si differenziano per quanto riguarda la loro manifestazione. Vediamo nel dattaglio i più frequenti, studiati ampiamente negli anni nel campo della psicologia, anche dal saggista Sebastiano Timpanaro.

Lapsus verbale

Il lapsus linguistico è probabilmente il più conosciuto. Si tratta di un errore che commettiamo nel corso di una conversazione, dicendo una parola al posto di un’altra. Senza l’interpretazione di Freud, tutto ciò sarebbe visto come il prodotto di una classica disattenzione, ma dopo i suoi studi ne è emerso un quadro ben diverso. Con un lapsus verbale si manifestano pensieri, giudizi personali e magari desideri che, di norma, si vorrebbero tenere celati agli altri. Le parole dette “per sbaglio” sono, in realtà, ciò che inconsciamente tendiamo a reprimere e a censurare. I motivi dietro a tale censura possono essere differenti: non si vuole ferire il proprio interlocutore, si teme il suo parere o non si vuole portare alla luce una paura, un turbamento, un ricordo spiacevole o persino un desiderio “proibito”.

 

Lapsus freudiano© Getty Images

Lapsus di scrittura e di lettura

Il processo dietro a un lapsus di lettura e scrittura è simile a quello di un errore dettato dall’inconscio di tipo linguistico. Di solito si pensa che questi lapsus siano meno frequenti rispetto a quelli relativi al parlato, perché, di per sé, tali azioni richiedono un ragionamento più “accurato” e meno spontaneo di una conversazione, ma non è così. Pensiamo a quando leggiamo un testo: quante volte ci è capitato di leggere una parola al posto di un’altra e alterare in questo modo il significato della frase? Secondo Freud la parola con cui sostituiamo quella effettivamente scritta è per noi carica di importanza. Le radici di questo fenomeno affondano nell’inconscio e spesso è necessario un lavoro psicanalitico per farle emergere, mentre, in altri casi, la spiegazione è più immediata. Ovviamente tutto ciò vale anche per la scrittura.

 

Lapsus freudiano© Getty Images

Lapsus di memoria

Per la psicanalisi, fanno parte della “categoria” dei lapsus mnemonici tutti quelli che si manifestano come un vuoto di memoria e possono riguardare diverse situazioni, per esempio dimenticare il nome di una persona che conosciamo bene, scordare di fare una cosa quando sapevamo essere importante e persino cancellare per un attimo dalla nostra mente delle parole di una lingua straniera che abbiamo usato molto spesso in passato. Dietro a episodi di questo tipo, che portano con sé un senso di smarrimento e di confusione, c’è sempre l’affioramento in superficie dell’inconscio che ci blocca rispetto a una circostanza che involontariamente sappiamo non esserci del tutto gradita.


Per quanto riguarda la dimenticanza dei nomi, lo stesso Freud ha affermato: «il meccanismo della dimenticanza dei nomi […] consiste nella perturbazione della desiderata riproduzione del nome da parte di una serie di idee estranee, non coscienti in quel momento. […] Fra i motivi di tali perturbazioni emerge l’intenzione di evitare l’insorgere di dispiacere tramite il ricordo».

 

Lapsus freudiano© Getty Images

Smarrimento di oggetti

Infine, i lapsus si possono manifestare non solo a livello del linguaggio o della scrittura, ma anche nell’azione “concreta” dello smarrimento di oggetti. Spesso episodi di questo tipo sono fatte passare come delle disattenzioni o dei vuoti di memoria dovuti magari all’eccessiva frettolosità, ma possono nascondere motivi più profondi. Essenzialmente quando ci dimentichiamo il posto dove abbiamo messo una determinata cosa è per motivi di legati al dispiacere o perché l’associamo involontariamente a un ricordo spiacevole. Lo stesso Freud aveva dimostrato che se il nostro giudizio cambia in positivo, è facile ritrovare l’oggetto creduto perso.

Fonte articolo Alfemminile

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Redazione MusaNews
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