Il vaccino pallonaro

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Vaccino pallonaro
Vaccino pallonaro (Google)
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Il vaccino pallonaro è la nuova speranza per uscire definitivamente dalla pandemia

Il vaccino pallonaro che, probabilmente, nessuno conosce e di cui nessuno si è accorto della sua presenza, è in mezzo a noi. Dall’11 giugno 2021 tutti i cittadini europei possono avvalersi di un nuovo vaccino anti coronavirus. È un farmaco sostanzialmente diverso da quelli che siamo abituati a conoscere in questo periodo. Non è stato approvato dall’Ema (Agenzia europea per i medicinali), né dall’Aifa (Agenzia Italiana del Farmaco), ma è un farmaco sulla cui sicurezza possiamo giurare. Non è inoculabile con le tradizionali siringhe, ma si assume quasi naturalmente, semplicemente respirando, anche indossando le mascherine che ad oggi sono ancora un presidio medico indispensabile per la prevenzione. La sostanziale differenza dagli altri vaccini mRna sta nel fatto che questo vaccino è sì messaggero, ma trasmette soltanto:

  • Emozione
  • Gioia
  • Speranza
  • Un pizzico di Paura
  • Felicità

che sono presenti al suo interno in quantità diverse, ma che insieme costituiscono il più naturale rimedio contro il virus. Adesso sarete curiosi di conoscere il nome di questo innovativo e rivoluzionario vaccino.

Il vaccino pallonaro. Il suo nome? Euro 2020

Esattamente. Ma cosa centra la competizione europea di calcio iniziata l’11 giugno scorso con il vaccino per combattere il coronavirus? Il torneo UEFA Euro 2020 non soltanto centra con il vaccino anti coronavirus, ma è esso stesso il vaccino più naturale ed efficace, senza alcun effetto collaterale contro il virus che ha cambiato la nostra vita nell’ultimo anno e mezzo. Se andiamo ad esaminare la sua composizione vedrete che vi sono tutte le componenti in grado di assicurarci un ritorno graduale e costante verso la tanto sospirata normalità.

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L’Emozione

Anche per i non appassionati, per coloro i quali non hanno quasi mai visto una partita di calcio, assistere alla cerimonia di inaugurazione degli Europei di calcio 2020, è stata innegabilmente una grande emozione. Per oltre un anno gli stadi di tutto il mondo o quasi erano rimasti chiusi a causa della pandemia. Rivedere persone sugli spalti, anche se in quantità notevolmente ridotte rispetto alla capienza degli impianti e munite di mascherine, è un chiaro segnale che qualcosa sta veramente cambiando. L’emozione nasce da segnali come questo, che ti fanno intravedere la luce in fondo ad un tunnel che per un anno e mezzo è stato terribilmente buio. Il vaccino pallonaro è qui.

La Gioia

La gioia la si percepisce nell’aria. La si respira nella gioia di ritornare a gridare dentro uno stadio. Un grido che sa di liberazione, un grido contro un virus che ha seminato morte e desolazione, lacrime e rabbia. Quell’incitare a gran voce la propria nazionale di calcio è anche e, soprattutto, un incitamento a sé stessi, alla propria famiglia ed alla propria nazione, alla loro forza di reagire alla disgrazia ed alla loro volontà di risorgere più forti di prima. Le mascherine possono soltanto leggermente affievolire quel suo suono forte di riscossa, non possono certamente fermarlo né fargli perdere forza e consistenza. Il vaccino pallonaro è qui.

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La Speranza

Raramente un evento sportivo ha assunto una valenza che andasse infinitamente oltre il suo mero significato naturale. Euro 2020, come recita il nome, è un torneo che si sarebbe dovuto svolgere a giugno del 2020. La pandemia di Covid – 19 è stata uno tsunami che ha spazzato via tutto e lo ha cancellato. Esattamente un anno dopo questo torneo assume un significato in più, molto più importante. La speranza che il peggio sia davvero dietro le nostre spalle e che abbiamo davanti un futuro in grado di permetterci di ricominciare a vivere la nostra vita. La speranza che dietro quel pallone corra tutta la nostra voglia di rialzarci e di riprendere un cammino troppo bruscamente interrotto. Il vaccino pallonaro è qui.

Il vaccino pallonaro incontra la Paura

C’è sempre però qualcosa che ti ricorda che non è tutto un cammino in discesa. Anche il ritorno alla normalità comporta dei momenti di paura, che ti fanno temere un ritorno al periodo di buio. L’episodio riguardante il calciatore danese Eriksen è stato un momento scioccante. Da un lato la tragedia che si stava consumando in campo, con un calciatore crollato a terra a cui sono stati praticati diversi massaggi cardiaci per riportarlo in vita, dall’altro il pensare, anche soltanto per un attimo, che una sorta di maledizione stesse sorvolando sopra tutte le nostre teste. Come se il lungo, infinito sciame pandemico, con la sua scia di morte non volesse abbandonarci e volesse segnare, drammaticamente, anche un evento sportivo con tutto il suo significato di rinascita. Il vaccino pallonaro è qui.


La Felicità

La felicità è arrivata poco dopo, all’annuncio della federazione danese che il calciatore aveva ripreso conoscenza. La grande paura, il timore che sprofondassimo nuovamente nel buio della depressione, è stata abbattuta dalla felicità che davvero qualcosa stesse cambiando. Chiamiamoli segni, chiamiamoli come vogliamo, ma è di questo di cui abbiamo un maledetto bisogno. Qualcosa che ci faccia comprendere, e magari illudere, che la strada intrapresa sia quella giusta. La felicità è un attimo, un sospiro, anche di sollievo, che ti può cambiare la vita. La gioia più intensa spesso può nascere da una grande paura che, una volta sconfitta, rende il tuo cielo sempre più blu. Il vaccino pallonaro è qui.

Il vaccino pallonaro Euro 2020 è tutto questo o forse, più semplicemente, una straordinaria, indolore iniezione di fiducia. Dalle 11 città europee che ospitano la competizione calcistica sale forte il grido di W la vita, vissuta insieme alle persone care, agli amici, ma anche agli estranei, a coloro che non conosciamo, che non abbiamo mai incontrato, persone con le quali non abbiamo mai scambiato una parola ma che, come noi, voglio riprendersi quella vita che il coronavirus aveva annichilito.

Il vaccino pallonaro

Il vaccino pallonaro Euro 2020 è un sogno, un’utopia che prende forma. Prima nella nostra mente, poi nei nostri cuori. È un vaccino che non blocca i suoi effetti benefici, anzi li diffonde in maniera esponenziale. Anche indossando la mascherina e mantenendo la distanza di sicurezza il contagio non viene bloccato, assolutamente. Ed è il contagio più bello e più desiderato del mondo.

Articolo di Stefano Vori

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