Coronavirus e ospitalità, le riconversioni degli hotel per i medici e la ricerca

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Un aiuto concreto al personale sanitario impegnato in prima linea nella battaglia alla Covid-19 arriva anche dal mondo dell’ospitalità, tra i più duramente colpiti da questa crisi.

A Londra

All’estero, il Claridge’s, storico cinque stelle di Londra, per la prima volta in 200 anni ha chiuso i battenti e dal 3 aprile ha iniziato a offrire sistemazioni gratuite, con prima colazione e cena, a medici e operatori sanitari, mentre gli altri del gruppo, come il Connaught e il Berkeley, preparano pasti per lo staff del NHS, il sistema sanitario locale.


In Svizzera

Anche la piccola catena svizzera Le Bijou Hotel & Resort, sino al termine della crisi, offre gratuitamente camere-appartamenti agli operatori impegnati sul fronte della lotta al coronavirus, mentre al pubblico propone un pacchetto quarantena, in accordo con una clinica privata e quindi con assistenza medica e infermieristica per prevenzione e controllo della malattia.

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In Italia

Gli hotel e resort italiani, però, non stanno a guardare e in tanti offrono solidarietà stringendosi con chi è in trincea tutti i giorni. Oltre al Michelangelo, business hotel privato che, in accordo con il Comune di Milano, ospita oggi chi deve sottoporsi a quarantena obbligatoria, gli Allegroitalia Hotel & Condo di Milano, Torino, Bologna e Pisa, hanno pensato a formule differenti: un appartamento, con uso cucina, a disposizione per il personale medico sanitario, e una camera per chi sceglie di stare in auto-isolamento, rispettivamente a 20 e 9 euro al giorno (questa ultima per i residenti delle province di Pisa, Lucca, Livorno e Torino). Tutte le proprietà, tra l’altro, sono già attrezzate con scrupolose misure di prevenzione, tra cui termoscanner per misurare quotidianamente la temperatura, ionizzatori e speciali sistemi di vapore per la sanificazione di scarpe e valige.

Non solo in città

Anche i piccoli relais di fascino nei luoghi tradizionali di vacanza si sono sensibilizzati nei confronti di chi sta affrontando l’emergenza nelle strutture ospedaliere, donando loro un’opportunità di distensione e svago. Quando, ovvio, sarà possibile coglierla, a pandemia terminata. È il caso del Posta Marcucci a Bagno Vignoni, tra le colline della Val d’Orcia, Patrimonio dell’Umanità. “Con la consapevolezza che, in questo caso, il vero patrimonio dell’umanità sono le persone che stanno dando anche la vita per affrontare l’emergenza”, fanno sapere i proprietari, la famiglia Costa, che hanno messo a disposizione un soggiorno gratuito a medici, rianimatori e infermieri. Tra questi ultimi, Paolo Miranda, operativo in terapia intensiva all’Ospedale di Cremona e con la passione per la fotografia, che per loro ha documentato il lavoro in trincea e realizzato due fermo-immagine drammaticamente simbolici.

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Sulla costiera amalfitana

In un’altra destinazione vacanziera per eccellenza, la Costiera Amalfitana, icone come il Santa Caterina di Amalfi, Il San Pietro di Positano, Le Sirenuse, sempre a Positano, Palazzo Avino a Ravello e il ristorante Don Alfonso 1890 a Sant’Agata sui due Golfi, si sono unite nel sostegno alla ricerca medica creando 40 e-voucher con un pacchetto soggiorno per due persone al costo di 5000 euro, che include due notti, pranzi, cene e altri servizi in tutte le strutture. Obiettivo, raccogliere fondi destinati alla sperimentazione di un vaccino contro il Covid-19, supportando IRCSS Fondazione G. Pascale, Fondazione Melanoma Onlus e Takis, tra le pochissime istituzioni, tra l’altro, a lavorare su questo progetto. 

Non smettere di sognare

Si continua, comunque, a mettere al centro la cultura e la bellezza, allietando magari con programmi artistici, come hanno fatto i Leading Hotels of the World che, insieme all’illustratrice americana Dallas Shaw, offrono lezioni on line e un libro, da scaricare e colorare, per vivere le loro destinazioni, dare spazio all’immaginazione e viaggiare con la mente. Monteverdi Tuscany, nato dalla trasformazione di un antico villaggio medievale tra le colline toscane, di proprietà dell’avvocato americano e filantropo Michael Cioffi, offre, invece, concerti di musica jazz, classica o opera on line, trasmessi direttamente dalle case degli artisti. In attesa, magari, di scoprirli dal vivo nel resort, quando si sarà pronti nuovamente a viaggiare. Ma per questo bisognerà aspettare ancora.

Non solo hotel

Airbnb, piattaforma globale di viaggio, con la sua iniziativa Airbnb per medici e infermieri, inizialmente pensata per accogliere il personale ospedaliero in cerca di un alloggio temporaneo in una nuova città per fronteggiare l’emergenza Coronavirus, consente anche a chi presta servizio nella sua consueta sede di lavoro di trasferirsi momentaneamente per tutelare i propri cari. Le domande possono essere presentate da oggi sul sito airbnb.it/medicieifermieri.

Anche SoloAffitti, azienda leader nel settore degli affitti brevi e a lungo termine, ha deciso di dare il suo contributo. Grazie ad un accordo tra l’azienda centrale, i responsabili territoriali delle agenzie locali della Lombardia e i proprietari degli immobili, i medici, gli infermieri, tutto il personale ospedaliero, i pazienti e le loro famiglie potranno usufruire di agevolazioni per affitti brevi, godendo di un primo periodo completamente gratuito, seguito da contratti a prezzi inferiori.

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