Alberto Castagna, il ricordo di Francesca Rettondi a 15 anni dalla morte

0
- Annuncio pubblicitario -

Più di 15 anni fa, esattamente il 1 marzo 2005, moriva Alberto Castagna, tra i volti più noti della Tv fine anni 90 dove condusse programmi molto famosi del panorama televisivo italiano, come Stranamore e Casa Castagna. Dopo un malore dovuto a problemi cardiaci che ne compromise la carriera, tornò per alcuni anni, prima di morire con il commovente annuncio in diretta di Paolo Bonolis al Festival di Sanremo.




A quindici anni dalla morte, Barbara d’Urso ha voluto ricordare il suo collega durante la puntata di Live – Non è la d’Urso di domenica 3 maggio, invitando in studio Francesca Rettondini ed Emanuela Folliero, due donne molto importanti per la vita privata e la carriera di Castagna. Se la prima fu la sua compagna per diversi anni, Emanuela Folliero ha lavorato al suo fianco per lungo tempo, prendendo il testimone di Stranamore. 


- Annuncio pubblicitario -

Durante la puntata è stato mostrato un lungo filmati che ripercorreva la carriera del conduttore

Nel corso del video sono stati rivissute le fasi più importanti della carriera di Alberto Castagna: dagli esordi alla conduzione del Tg2 fino all’approdo a Mediaset e al successo con la trasmissione “Stranamore” e alla scomparsa improvvisa nel 2005 annunciata da Paolo Bonolis durante il Festival di Sanremo. 

- Annuncio Pubblicitario -




Tempo fa Francesca Rettondini aveva deciso di aprirsi definitivamente al racconto di Alberto Castagna e della sua relazione con lui, sottolineando come la loro storia d’amore fosse stata strumentalizzata e, al netto del ricordo commosso, lei abbia molto sofferto.  Dopo il malore, infatti, la loro storia d’amore si interruppe all’improvviso e Castagna si riavvicinò alla moglie, per poi ritrovarla negli ultimi anni della sua vita, fino alla morte. Lo aveva detto a Storie Italiane:





Io sono qui dopo tanto tempo che non ne parlo, alcune immagini mi danno fastidio, quelle che ritraggono un periodo che non è stato bello. Consumata la rabbia, la tristezza, l’amarezza, quando ti manca una persona poi ti piace ricordarla con il sorriso sulle labbra. Sono anni che non vado a racontare di Alberto e tu sai il perché, l’ho spiegato. Perché c’è stata una strumentalizzazione del personaggio Castagna e della nostra storia. All’epoca della nostra relazione ero una ragazza molto giovane. Sarebbe stato più facile mollare, ma per amore si trova la forza e si va avanti. È stato un fardello, che mi ha fatto soffrire molto. Non potermi poi vivere una vicenda così drammatica in serenità ha fatto male. Sono percorsi della vita che portano a crescere. Il distacco e la morte sono cose terribili, non è mai un buon momento per distaccarsi dalle persone che amiamo.



L’articolo Alberto Castagna, il ricordo di Francesca Rettondi a 15 anni dalla morte proviene da Noi degli 80-90.

- Annuncio pubblicitario -