Tutto sul trasporto dei bambini in auto

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In molti pensano che trasportare un bambino in auto significhi principalmente arrivare a destinazione senza venire annoiati con pianti, lamentele e richieste. In realtà la parola d’ordine deve essere sempre e comunque sicurezza. Senza che questa comprometta in alcun modo la serenità a bordo, anzi: rispettare le regole aiuterà genitori e figli a vivere meglio il viaggio.

Trasporto bambini in auto: le prime 3 regole per farlo in sicurezza

Regola numero 1 – Seggiolini omologati
Il trasporto dei bambini in auto deve avvenire con sistemi di ritenuta omologati che rispettino i parametri di peso e altezza. L’obbligo dei seggiolini in auto è previsto fino ai 12 anni e comunque fino al raggiungimento del metro e cinquanta.

I dispositivi sono omologati secondo i regolamenti europei e suddivisi in gruppi, in base al peso o all’altezza.
Peso:
GRUPPO 0 (fino ai 10 kg e a circa 12 mesi)
GRUPPO 0+ (fino ai 13 kg, dalla nascita ai 18 mesi circa).
GRUPPO 1 (9-18 kg, dai 9 mesi ai 4 anni circa)
GRUPPO 2 (15-25 Kg, dai 3 ai 6 anni circa)
GRUPPO 3 (22-36, dai 6 anni ai 12 anni circa)
Altezza:
La normativa, più conosciuta con il nome di i-Size, ha introdotto l’obbligo dello schienale per tutti i seggiolini auto per i bambini sotto i 125 cm di altezza e l’installazione degli stessi in senso contrario a quello di marcia per i bimbi fino ai 15 mesi.
Il buon senso vuole che i seggiolini vengano installati nella zona posteriore del veicolo, in particolare, o nel posto centrale, o lato dietro al passeggero. Quelli del gruppo 0 devono essere posizionati solo sul sedile posteriore.
Il sistema Isofix è un sistema di aggancio internazionale che non utilizza le cinture di sicurezza dell’auto ma prevede l’installazione del seggiolino direttamente al sedile tramite appositi ganci presenti sul sistema di ritenuta. È il modo più stabile e sicuro di aggancio, soprattutto per la facilità di installazione che elimina eventuali errori in fase di montaggio. Solo le autovetture prodotte dal 2006 dispongono però di questo sistema ma non esiste alcun obbligo di sostituzione della vettura se sprovvista degli attacchi Isofix.
Il mancato uso dei seggiolini è punito con una sanzione amministrativa che va da 83,00 euro a 333,00 euro e con la decurtazione di 5 punti della patente al guidatore. Se sul veicolo è invece presente un genitore o un adulto che esercita la patria potestà sul bambino, la sanzione viene applicata a lui e nessun punto viene tolto al conducente.

Regola numero 2 – Dispositivi antiabbandono sotto i quattro anni
Si chiama amnesia dissociativa: è dovuta a stress, fretta o stanchezza e provoca momentanei vuoti di memoria. E’ a questa patologia che sono imputabili la maggior parte dei casi di abbandono di bambini in automobile, un fenomeno che negli ultimi vent’anni in tutto il mondo ha causato la morte di oltre 600 minori.
L’Italia è il primo paese al mondo a rendere obbligatoria, qualora si trasporti un bambino di età compresa tra 0 e 4 anni, l’installazione di un dispositivo che ne rilevi e segnali la presenza in abitacolo. Per il rispetto della normativa dovrebbe certo essere sufficiente il buon senso dei genitori, ma in ogni caso il legislatore ha introdotto anche aspre sanzioni per i contravventori. Multe fino a 326 euro, la decurtazione di 5 punti dalla patente e la sospensione della stessa fino a due mesi in caso di recidiva entro due anni. Della violazione risponde il conducente ovvero, se presente sul veicolo al momento del fatto, chi è tenuto alla sorveglianza del minore.
Esistono seggiolini con sistema di allarme integrato oppure dispositivi indipendenti, e cioè cuscini o apparecchi da agganciare alle cinture del seggiolino dotati di sensori che inviano generalmente tramite bluetooth un allarme visivo o sonoro quando si lascia il bimbo in auto. Il dispositivo deve essere in grado di attivarsi automaticamente ad ogni utilizzo e di dare un segnale di conferma al conducente nel momento dell’avvenuta attivazione. E se alimentato da batteria, deve segnalare il basso livello di carica.

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Regola numero 3 – Intrattenimento intelligente
Intrattenere i bambini in automobile può rendere il viaggio meno impegnativo per tutti. Evitate di utilizzare tablet e smartphone a lungo, e cercate invece di fare ascoltare storie o musica rilassante al bambino, evitando così possibili fastidi che possano poi portare al cosiddetto mal d’auto.

Trasporto bambini auto: le ultime due regole d’oro da seguire

Regola numero 4 – Scongiuriamo la chinetosi
A proposito di mal d’auto, cosa fare se un bambino soffre di chinetosi? I fattori scatenanti possono essere: l’aria viziata, l’odore del cibo e uno stato psicofisico generalizzato non ottimale. I bambini non vanno portati in auto digiuni, ma è meglio privilegiare una dieta con scarso apporto proteico. Un pasto leggero – crackers o biscotti secchi – possono prevenire la fastidiosa sensazione di nausea.


Regola numero 5 – Il trasporto in moto
E per chi trasporta i bambini su un veicolo a due ruote ricordiamo che è possibile ma a partire dai 5 anni di età, con l’utilizzo obbligatorio del casco omologato. Per tutto il resto occorre appellarsi al buon senso, perché le regole in materia di moto, per il trasporto dei bambini, sono ancora minime e poco chiare.

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Fonte articolo Alfemminile

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Redazione MusaNews
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