Pensare come un mago: risolvere i problemi in modo controintuitivo – Libri per la mente

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Cari amici, oggi parliamo di un libro che mi ha molto colpito perché capace di affrontare in modo molto originale il tema del problem solving: “Pensare come un mago”.

Il titolo è “Pensare come un mago”, scritto dal bravo Matteo Rampin. In realtà, prima ancora di pensare a come risolverli, l’autore ci invita a capire come crearli, i problemi. Perché? Perché questa, in fin dei conti, è la strada migliore per poi comprendere come risolverli.

Costruire un problema è infatti ciò che ci permette di capirne il più intimo meccanismo.

Ma andiamo con ordine e vediamo tre delle cose che mi sono rimaste dalla lettura di queste 200 e rotte pagine.

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1. Supera le tue convinzioni limitanti

Una prima riflessione che mi ha colpito è quella relativa alla differenza tra ciò che è impossibile fare e ciò che è impossibile pensare di fare. L’impossibile, secondo l’autore del libro “Pensare come un mago”, è una parte della nostra realtà.


Cioè, non possiamo fare tutto ciò che vogliamo però, se è vero che non c’è alcun rimedio a ciò che è impossibile fare, è vero anche che merita maggiore attenzione da parte nostra ciò che è impossibile pensare di fare. Dove ci porta questa distinzione? Al fatto che i problemi, e quindi la loro risoluzione, dipendono da come noi ci poniamo davanti ai problemi.

Cioè, molte volte noi riteniamo qualcosa impossibile da fare per il semplice fatto che non riusciamo a pensare come farla. Il risultato è che, siccome io credo che non riuscirò mai a realizzare quella cosa, allora nemmeno ci provo.

Insomma, questo in altre parole è il delicatissimo e fondamentale tema delle convinzioni limitanti che spesso ci portiamo con noi, nella nostra quotidianità, tanto che quando ci troviamo di fronte a un problema finiamo per gettare la spugna perché pensiamo di non essere capaci a risolverlo.

Per questo motivo, come prima cosa noi tutti dovremmo concentrarci sui nostri preconcetti rispetto alla realtà. Cioè, dovremmo concentrarci su quelle che sono le premesse di pensiero attraverso le quali guardiamo – come se fossero delle lenti – quello che ci accade.

Nella misura in cui noi riusciremo ad agire su queste lenti, allora potremmo anche riuscire a fare delle cose che prima ritenevamo impensabili.

Il concetto è molto importante, vediamolo più da vicino nel prossimo punto.

 

2. Prendi spunto dalle strategie di problem solving di contesti anticonvenzionali

Alcuni dicono che far scomparire la statua della libertà sia impossibile; eppure David Copperfield ci è riuscito. Come mai? Per il semplice fatto che i maghi pensano in modo diverso dalle persone comuni, quindi riescono a ottenere dei risultati differenti. Ecco, “Pensare come un mago” è composto per metà da paradossi e per l’altra metà da aneddoti che potrebbero sembrare irriverenti rispetto a ciò che, solitamente, si dice attorno al tema del problem solving.

Eppure, è incredibile quante cose noi possiamo apprendere sul cambiamento prendendo a prestito delle intuizioni dal mondo, ad esempio, della magia, dei romanzi gialli, delle strategie militari e di molti altri contesti non convenzionali. Per esempio nel mondo della truffa vediamo che il criminale, per imbrogliare, deve imparare a risolvere enigmi anche complessi, dei problemi apparentemente risolvibili. Per farlo deve imparare a pensare in modo diverso dall’uomo comune.

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Un borseggiatore che deve risolvere il problema di riuscire a rubare il portafoglio a qualcuno senza che se ne accorga, deve superare diversi ostacoli, deve risolvere diversi problemi: avvicinarsi alla vittima e entrare nel suo spazio vitale, nel suo spazio più stretto, senza farsi scoprire.

A questo proposito, sa che non deve avvicinarsi alla tasca della giacca della vittima e sfilarle il portafoglio di nascosto; bensì deve pinzare il portafoglio e poi far sì che sia la vittima a sfilare la giacca dal portafoglio, ad allontanarsi mentre il borseggiatore sta fermo con il portafoglio in mano. In questo modo la sensazione tattile che si produce all’interno del corpo della vittima non sarà quella di un pericolo, di un allarme che scatta. Di conseguenza non perverrà questo elemento di novità alla sua consapevolezza.

Tutto ciò per dire che cosa? Che all’interno del libro troverai molti esempi come questo, esemplificativi di modalità controintuitive di pensare al problem solving e al cambiamento, che sono usati spesso nel mondo dell’illusionismo. Questi modi alternativi di pensare ci possono aiutare non tanto a rubare il portafogli, quanto a risolvere i problemi della nostra vita personale e anche lavorativa.

 

3. Applica il pensiero paradossale di “Pensare come un mago”

Un ultimo punto che voglio raccontarti e condividere in questo articolo è un’indicazione su come sfruttare a nostro favore la dinamica del pensiero paradossale.

Restiamo nella metafora criminale di cui parlavo al punto precedente e immaginiamo di voler nascondere in casa nostra dei gioielli, dei beni per noi preziosi, in modo che i ladri non riescano a trovarli.

Ecco, il modo di pensare convenzionale molto probabilmente ci porterebbe a fallire in questa impresa. Potremmo, ad esempio, decidere di nascondere i gioielli sotto le assi del pavé, all’interno di libri finti o in un cassetto ben nascosto in cima alla credenza; ma la realtà è che i ladri controllano sistematicamente – e anche proficuamente – tutti questi classici nascondigli.

Se però noi decidiamo di attingere all’arsenale del pensiero paradossale, allora ci si aprono altre possibilità decisamente più forti. Una, assolutamente paradossale, è quella di esporre i nostri gioielli a vista: potresti mescolarli alla bigiotteria dei bambini, potresti appenderli ai pendagli dei lampadari in sala, oppure – ancora più paradossale – metti tu a soqquadro la casa in modo che, quando il ladro arriva, automaticamente pensi: “No, qui è già passato qualche mio collega, andiamocene”. A questo punto, chiaramente, i gioielli potresti metterli ovunque visto che il ladro se ne andrà immediatamente.

 

Benché questi esempi siano forse più curiosi che utili in realtà, all’interno di questo libro troverete un modo per poterli applicare anche alla vostra quotidianità. Se ti capita di leggerlo fammi sapere nei commenti sottostanti come l’hai trovato.

Ti ricordo come sempre che puoi iscriverti al gruppo Facebook “Libri per la mente” dove ci sono altri appassionati come me di letture psicologiche e di crescita personale.

Ciao, alla prossima.

 

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Redazione MusaNews
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