Ossido di etilene: il pesticida è anche nello zenzero, nuovi richiami per uno scandalo infinito

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Torniamo a parlare di prodotti contaminati da ossido di etilene, pesticida tossico e cancerogeno.  Uno scandalo che sembra non avere fine.

Era l’ottobre scorso quando per la prima volta vi abbiamo parlato del richiamo di alcuni prodotti a base di sesamo, contaminati appunto da questa pericolosa sostanza. Purtroppo ancora non si riesce a mettere fine a questa questione e ieri il ministero della Salute ha richiamato ulteriori prodotti, stavolta a base di zenzero.

L’ossido di etilene, pesticida pericoloso per la salute, ormai da mesi viene trovato in prodotti di diverso genere e del problema, a parte i dovuti e inevitabili richiami, sembra che nessuno si stia occupando seriamente.

Ad oggi sono centinaia i prodotti ritirati, trovate l’elenco completo sul sito del Ministero della Salute, e i richiami continuano.

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Solo ieri, 31 marzo, sono stati aggiunti altri 11 prodotti. Si tratta in questo caso di barrette e altri dolciumi che contengono zenzero e per i quali il ministero segnala:

“CONTENUTO DI OSSIDO DI ETILENE DOVUTO ALLA PRESENZA DI ZENZERO SUPERIORE AI LIMITI DI LEGGE NEL LOTTO”

Il problema, quindi, come dimostrato da questo ultimo richiamo, non riguarda solo i semi di sesamo dato che l’ossido di etilene si può trovare anche in altri ingredienti.

Un allarme partito a febbraio dalla Francia che aveva segnalato la presenza di tracce del pesticida anche in curcuma, scalogno, semi di psillo, amaranto e altro.

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In un precedente articolo, invece, vi avevamo parlato dell’indagine Ue che aveva svelato come questo pesticida tossico sia riuscito ad arrivare dall’India in Europa indisturbato.

Leggi anche: Sesamo contaminato dai pesticidi: ecco perché l’India ha abusato dell’ossido di etilene


I nuovi richiami

Il ministero della Salute ha segnalato nuovi richiami che riguardano alcune barrette e altri dolciumi in cui è appunto presente dello zenzero contaminato da ossido di etilene. Si tratta di alcuni lotti dei seguenti prodotti:

  • MAAMA – PROTEIN BAR ACAI E ZENZERO: lotto 201021. Data di scadenza o termine minimo di conservazione: 20/10/2021
  • MAAMA – BARRETTA BROWNIE ZENZERO E CIOCCOLATO FONDENTE EXTRA: lotti 130122 – 150122. Data di scadenza o termine minimo di conservazione rispettivamente 13/01/2022 e 15/01/2022.
  • VIVOO RE-EVOLUTION – GERMOGLIO – BARRETTA ENERGETICA ZENZERO & CURCUMA: lotti 110921 – 161121. Data di scadenza o termine minimo di conservazione rispettivamente 11/09/2021 e 16/11/2021.
  • VENTURA – BARRETTA BBMIX SPRINT:  Lotto 07 01 22 data di scadenza 07.01.2022; Lotto 07 09 21 data di scadenza 07.09.2021; Lotto 22 10 21 data di scadenza 22.10.2021
  • VIVOO RE-EVOLUTION – TONICA – BARRETTA ENERGETICA FONDENTE & ZENZERO: lotto 271021. Data di scadenza o termine minimo di conservazione: 27-10-2021
  • CAMPO MADRE – TONICA – BARRETTA ENERGETICA FONDENTE & ZENZERO: lotto 071021 Data di scadenza o termine minimo di conservazione: 07-10-2021
  • VIVOO RE-EVOLUTION – MIELOLO – NAPOLITAINS RIPIENI AL MIELE: lotto di produzione: 23SET2021. Data di scadenza o termine minimo di conservazione: 23-09-2021
  • CAMPO MADRE – ENERGY BITES VEGGY L’ARANCIONE: lotto 05OTT21. Data di scadenza o termine minimo di conservazione: 05-10-2021
  • MAAMA – ENERGY BITES BIOLOGICI VEGGY – L’ARANCIONE: lotti 05OTT21, 18DIC21, 12FEB22 con data di scadenza o termine minimo di conservazione rispettivamente: 5/10/2021, 18/12/2021, 12/02/2022
  • SCHALK MUELHE – PROTEIN RIEGEL LEIN SAMEN: lotti 250522 con data di scadenza o termine minimo di conservazione 25/05/2022 e 240822 – 24/08/2022.
  • SCHALK MUEHLE – PROTEIN RIEGEL SONNENBLUMEN KERN MIT GINGER: lotto 250522
  • Data di scadenza o termine minimo di conservazione: 25/05/2022

Ecco cosa riporta uno di questi richiami diramati dal ministero della Salute:

ossido etilene zenzero richiamo

@Ministero della Salute

Se avete acquistato uno dei prodotti sopraindicati, o altri presenti nell’elenco del Ministero, non consumateli ma riportateli immediatamente al punto vendita dove li avete acquistati.

Fonte: Ministero della Salute

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