È il 2022 e Kanye West e Kim Kardashian hanno appena annunciato il loro divorzio. Kanye inizia così a frequentare la modella Julia Fox, relazione breve ma che ha fatto molto discutere per la velocità con cui s i è consumata e per i grandi gesti d’amore, più volte ritenuti eccessivi. Iconico il caso della Birkin Bag che il rapper ha regalato alla fidanzata per il suo compleanno e, non contento, ha poi fatto lo stesso regalo a tutte le sue amiche. Oppure quando il rapper l’ha sorpresa riempiendole la sua stanza d’albergo con un guardaroba completamente nuovo. Lo stesso Kanye l’aveva spinta a raccontare a Interview il grande pegno d’amore: “Era il sogno di ogni ragazza che si realizzava. Sembrava di vivere la favola di Cenerentola“. Ma non tutto è sempre come sembra.
Julia Fox e Kanye West relazione: un “amore” diverso dal solito
A quanto pare, la storia d’amore tra Julia e il famoso rapper si mutava una volta spenti i riflettori. In un’intervista al New York Times, la modella ha dichiarato che la sua relazione con West – ora noto come Ye – era completamente asessuata, ovvero non avevano rapporti sessuali. Infatti, durante l’intervista le è stato fatto notare che nel suo libro Down the Drain quando parla di Kanye non racconta particolari intimi. Julia ha risposto senza molti giri di parole: “Perché non c’è stato niente. Non si trattava di quello“, chiudendo definitivamente l’argomento. Ma, nel caso vi stiate chiedendo se lei ha ancora quella Birkin Bag, la sua risposta è un entusiasto “certo!”.
Foto: Ipa
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Julia Fox libro: “I personaggi sono reali ma sotto pseudonimo, non volevo mi denunciassero”
Sempre riguardo il libro in uscita, Down the Drain, disponibile dal 10 ottobre, Julia ha parlato del suo processo di scrittura e di come sia arrivata ad un escamotage per mantenere le identità nascoste. Infatti, il libro è autobiografico, i personaggi dunque sono ispirati a persone reali, ma hanno tutti uno pseudonimo per non renderli riconoscibili. La modella ha quindi modificato tutti i nomi, eccetto quelli dei morti perché, proprio come lei stessa ha affermato, “loro non possono farle causa”: “Sento di avere fatto un buon lavoro proteggendo il più possibile la reale identità di tante persone, ma ovviamente la gente qualcosa verrà a sapere… Se qualcuno si dovesse arrabbiare, però, sarò molto veloce nel ricordargli: ‘Ci sono andata piano con te. Avrei potuto fare più danni’”.
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