Grazie ai libri si può viaggiare con l’immaginazione… e senza mascherina

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Serena Dandini

C’è chi aspetta con ansia la riapertura dei parrucchieri e chi non vede l’ora di tornare a viaggiare intorno al globo. Tra le due sarà sicuramente più facile eliminare a breve le perniciose ricrescite che ormai affliggono donne e uomini di tutto il mondo, mentre per viaggiatrici e viaggiatori accaniti la pratica sarà ancora lunga e dovranno accontentarsi di sognare le escursioni avventurose dentro e fuori i confini nazionali.

Come sempre la letteratura può venirci incontro e l’immaginazione non ci manca, visto che siamo connazionali di Emilio Salgari che è riuscito a raccontare le meraviglie della giungla della Malesia senza mai muoversi da casa.

Per festeggiare la riapertura delle librerie, vi consiglierei il ripasso di un autore che ha fatto del viaggio una filosofia di vita, colui che coniò il motto «la vita è un viaggio da fare a piedi». Si tratta di Bruce Chatwin, di cui il 13 maggio ricorre l’anniversario degli ottant’anni dalla nascita, e che nella sua breve attività di scrittore ci ha regalato una manciata di libri che sono la bibbia per gli appassionati dell’irrequietezza e del nomadismo di professione.

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A cominciare dall’ormai leggendario In Patagonia, opera prima che racconta l’esperienza di quello che, più di un viaggio, fu per l’autore un pellegrinaggio profondo, alla scoperta di un altro modo di vivere.

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Libro che, nel tempo, è diventato una guida spirituale per molte generazioni. Respirare quella libertà di azione e di pensiero non può che farci bene per ricostruire la nostra Fase 2 esistenziale, indispensabile quanto la ripresa economica che tutti auspichiamo.

Poi ci sono i luoghi letterari dove è possibile andare solo leggendo, ma che grazie al talento degli scrittori che li descrivono sono più reali delle città che abitiamo.

Domanda trabocchetto: avete mai visitato Holt? È una piccola cittadina sperduta in Colorado, Stati Uniti, che esiste solo nei romanzi di Kent Haruf.  Chi è già appassionato di questo straordinario scrittore americano non può perdere il suo Vincoli. Alle origini di Holt, appena tradotto da NN editore; per chi invece ancora non conoscesse la sua saga, proprio questo libro è un ottimo modo per iniziare, visto che è il romanzo d’esordio dedicato a questo luogo immaginifico e ai suoi abitanti.

Nell’augurarvi buon viaggio vi ricordo che per questo tipo di spostamenti non sono necessarie mascherine, né tantomeno valigia o passaporto: basta prendersi il tempo, la lettura farà il resto.

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