Ospite a Che Tempo Che Fa (oggi sul Nove), Fedez aveva dedicato ampio spazio al tema – a lui molto caro dopo la malattia – della salute mentale. Il rapper, supportato da preoccupanti dati, aveva sottolineato l’importanza della gestione di “quella che è una vera e propria emergenza” da parte del Governo, rivolgendosi a Giorgia Meloni e chiedendole di salvaguardare il Bonus Psicologo. A tali dichiarazioni, nei giorni successivi, è arrivato anche un impegno concreto da parte del rapper che, con l’Associazione Fedez, ha lanciato una petizione, volta a sostenere il bonus e i fondi stanziati dal governo per la salute mentale dei più giovani.
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Crepet contro Fedez: “Mi sarei aspettato l’eleganza di un passo indietro di fronte a tematiche così delicate”
Ma l’impegno del rapper non sembra essere stato apprezzato dai professionisti del settore, come lo psicologo e sociologo Paolo Crepet. Quest’ultimo, in un’intervista rilasciata a La Stampa, ha riservato una lunga riflessione all’azione proposta da Fedez:
Il problema non è il Bonus Psicologo, ma non possiamo ridurre il discorso sulla salute mentale alle posizioni di Fedez, al quale voglio bene e dal quale, peraltro, mi sarei aspettato l’eleganza di un passo indietro di fronte a tematiche così delicate. Avrebbe forse dovuto chiedere il parere di chi può effettivamente affrontare questi temi. Bisogna individuare le cause reali del dilagare di questi disturbi, per riuscire a sostenere chi ne ha bisogno con gli strumenti giusti: strumenti che, chiaramente, Fedez non possiede, e che non possiedono nemmeno molti pseudo-professionisti. Prima di inneggiare allo sportello psicologico, che è un palliativo e non la soluzione, bisognerebbe porre attenzione sulle persone che interagiscono con i nostri giovani e si fanno carico dei loro problemi: come viene effettuata la valutazione di questi ‘professionisti’? Si tratta di un lavoro estremamente complesso, e la paga proposta è spesso troppo bassa: è logico che ci siano pochi esperti che si prestino a queste condizioni, e Fedez, che ha i mezzi che gli consentono invece di scegliere per sé, con consapevolezza, il migliore dei professionisti, dovrebbe saperlo meglio di tutti.