Dieta liquida: cos’è e un esempio di menù tipo

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Come dice la parola stessa, nella dieta liquida vengono eliminati i cibi solidi in favore di soluzioni liquide, come centrifugati, zuppe e frullati. Anche tisane, infusi e té sono i benvenuti all’interno di questo regime alimentare, purché non zuccherati. Ecco nel video che segue alcuni tipi di tè tra cui scegliere per garantire un po’ di varietà e assicurarsi la giusta idratazione.

Amata da molte star, tra cui Miranda Kerr, Salma Hayek e Gwyneth Paltrow, questa dieta particolare necessita però di alcune raccomandazioni: in primo luogo, non può essere seguita da tutti, poi, deve essere fatta per un limitato periodo di tempo e seguendo regole specifiche, come vedremo tra poco.

Essendo a base di liquidi, i suoi menù consisteranno principalmente in zuppe, minestre, creme di verdure, frullati, centrifugati e yogurt. Può essere sbilanciata maggiormente verso la frutta o la verdura, a seconda dei gusti personali. Alcune varianti, prevedono anche l’aggiunta di una piccola quantità di cibi solidi o semi-solidi, come cereali e fibre, da consumare preferibilmente a cena.

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Dieta liquida: quando farla

Affrontiamo ora un aspetto essenziale: in quali casi si può fare e per quanto tempo.
Come anticipato, si tratta di un tipo di dieta che non può essere fatto per più di 2 o 3 giorni, a seguito dei quali ne possono seguire 4 di mantenimento.

Risulta indicata ad esempio, dopo le feste natalizie, in generale a seguito di abbuffate o in periodi in cui si è un po’ ecceduto con il cibo e prima dell’estate, per perdere peso velocemente in vista della prova costume, ma sempre prestando estrema attenzione e attenendosi alle raccomandazioni dei medici.

Si può anche scegliere di farla per un solo giorno se si sente il bisogno di detossinare l’organismo e ritrovare un po’ di benessere.

È poi sconsigliata per chi ha un leggero sovrappeso, se non appunto, per un’unica giornata detox riparatrice. Risulta invece decisamente più efficace per chi ha un sovrappeso superiore agli 8 kg: può essere una buona soluzione iniziale per perdere i primi 3-4 kg e poi procedere con altri regimi alimentari specifici.

La dieta liquida viene consigliata anche per il post operatorio o dopo il dosaggio gastrico, ma in questi casi è necessario seguire rigidamente i protocolli consigliati dal medico curante.

Come funziona

Questa dieta prevede l’assunzione di alimenti liquidi per un massimo di 2-3 giorni a cui segue una fase di mantenimento, in genere 4 giorni, in cui si inseriscono cibi solidi in esigue quantità.

A breve vedremo i menù dei primi giorni e quello previsto per la seconda fase.

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Cosa mangiare: regole e divieti

Abbiamo detto che nella dieta liquida si fa incetta di frutta e verdura, ma attenzione, non tutte le verdure sono concesse. Vediamo qui di seguito le più indicate nelle due fasi della dieta, insieme ad altre raccomandazioni.

I primi 3 giorni

  • Evitate zuppe, creme, minestroni e centrifugati che contengano carboidrati, come patate, carote e legumi, tra cui fave e piselli.
  • Le verdure più indicate per realizzare creme e centrifugati sono: cipolle, porri, cavolo, verza, zucchine, spinaci, bietole.
  • Tra i frutti, escludete la banana e l’albicocca.
  • Potete assumere caffè purché non sia zuccherato, ma dolcificato con miele.
  • Potete condire i vostri centrifugati o zuppe con olio extravergine di oliva, limone e aceto, ma evitate assolutamente il sale, insieme a brodi a base di dado vegetale, perché possono provocare ritenzione idrica.

I restanti 4 giorni: la fase del mantenimento
In questo momento è consentito introdurre la frutta e le verdure escluse nella prima fase.

Menù tipo di una giornata

Ecco un esempio di menù per la prima fase che, vi ricordiamo, non deve superare i tre giorni di durata.

Colazione: spremuta di frutta, meglio arancia o pompelmo, ovviamente non zuccherata + una tazza di tisana, infuso o tè.
Spuntino: frullato di frutta mista a scelta (escluso banana albicocca), senza zuccherato e meglio se a temperatura ambiente.
Pranzo: passato di verdure miste, preferibilmente a foglia verde (da espludere patate, legumi o pasta) + tisana – ideale, quella di finocchio o anice.
Merenda: un succo di frutta privo di zuccheri (ideali arancia, ananas o pesca) + centrifugato di verdure o frullato di frutta con l’aggiunta di un po’ di latte.
Cena: passato di verdure, meglio se a foglie verdi + 120 gr di pollo o pesce.

Un esempio di menù per la fase di mantenimento

In questa fase, che segna il passaggio da un’alimentazione liquida a un ritorno a un regime normale, si inseriscono nuovamente carboidrati e proteine.

Colazione: tisana o frullato di frutta + tre biscotti integrali.
Spuntino a metà mattina: yogurt o succo di frutta.
Pranzo: centrifugato di verdure o frullato di frutta + insalata condita con olio extravergine di oliva e un panino integrale di 50-60 grammi.
Spuntino metà pomeriggio: un frutto a scelta
Cena: passato di verdure o centrifugato di verdure + una porzione di 150 grammi di proteine (a scelta tra pesce magro o carni magre, come pollo e tacchino) e una macedonia di frutta non zuccherata.


I pro e contro della dieta liquida

Vantaggi

  • Si tratta di una dieta liquida purificante e dimagrante in grado di detossinare l’organismo e liberarlo da tossine e scorie.
  • Può essere ripetuta nel corso dell’anno.
  • Consente di dimagrire anche 2-3 chili nell’arco di pochissimi giorni (ma, come detto, può essere fatta solo per un massimo di tre giorni di fila).

Svantaggi

  • È considerata una dieta squilibrata dal punto di vista nutrizionale, inoltre comporta carenza di calorie e non soddisfa il naturale il naturale fabbisogno di carboidrati, sali, vitamine e fibre. Per questa ragione non deve asoslutamente essere seguita per un periodo superiore ai tre giorni.
  • Come detto, fa dimagrire in fretta, ma si tratta della perdita di massa magra, ciò significa che quandi si torna mangiare normalmente, si prendono rapidamente i chili persi. Per questo resta più indicata come soluzione lampo post abbuffate e con il preciso intento di depurare l’organismo.
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