Dalle patatine fritte ai cannabis shop: cosa significa “servizi essenziali” nei vari Paesi

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Getty Images

Con le ordinanze

, da parte di nazioni, stati e città, che hanno dichiarato senza se e senza ma l’isolamento e la permanenza a casa, solo le attività “essenziali” sono rimaste aperte. Ma sul termine ogni Paese ha stabilito quali fossero, anche a seconda degli usi e delle abitudini. 

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I “vizi” essenziali

Pur se le attività essenziali comprendono di solito alimentari e attività sanitarie in generale, la questione di cosa lo sia davvero lascia margini interpretativi, ma soprattutto è rivelatrice dei valori culturali di una regione. Per fare solo qualche esempio: l’Arizona ha ritenuto “essenziali” i campi da golf, la Francia le panetterie e l’Olanda la marijuana. E così via, come dire: a ognuno il suo “vizio”.

Baguette necessarie

Come dicevamo in Francia, impossibile chiudere le “boulangeries”, dove i francesi si recano tutti i giorni per acquistare le loro baguette, il pane e i pasticcini. Le panetterie, così sono aperte in tutta la nazione. Così come sono rimasti aperti i negozi che vendono vino e formaggi. Pane, vino e formaggio sono considerati la “Santissima Trinità” della cucina francese.

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Impossibile senza patatine fritte

In Belgio, invece, sono rimasti aperti le bancarelle e i baracchini di patatine fritte. Non poteva che essere così visto che le patatine fritte sono così radicate nella cultura nazionale che i belgi hanno promosso una petizione per includerle nell’elenco del Patrimonio culturale immateriale dell’UNESCO.

In Italia si fuma

Per l’Italia sono stati considerati “essenziali” i tabaccai. Ma solo per vendere tabacco, visto che invece la vendita di biglietti della lotteria e gratta e vinci sono stati bloccati. Del resto fumano 10 milioni di italiani, o 1 su 6.






Cannabis shop, l’Olanda non si ferma

E sempre di fumo si parla anche in Olanda: i famosi negozi di cannabis olandesi sono rimasti aperti. In origine il governo ne aveva decretato la chiusura, ma poi è tornato rapidamente sulla propria decisione, temendo un’ impennata del commercio illegale.

Hanno fatto marcia indietro anche San Francisco e Denver sulla chiusura dei negozi di cannabis. E, al 27 marzo, i negozi di cannabis di quasi tutti i 33 stati in cui sono legali sono stati ritenuti essenziali.

Alcolici e armi a New York

Per quanto riguarda gli alcolici la loro “essenzialità” varia da stato a stato negli USA. A New York lo sono, mentre non lo sono nella vicina Philadelphia.

Gli stati e le città si sono divisi anche circa l’essenzialità dei negozi di armi. Così, l’amministrazione Trump ha inserito i negozi di armi nell’elenco di attività essenziali raccomandate dal governo federale. E lo stesso ha fatto Los Angeles.

Il golf in Arizona non si tocca

Infine, in Arizona i campi da golf restano aperti nonostante il parere contrario di cinque sindaci dello stato. L’Arizona ha oltre 300 campi da golf, e il periodo tra gennaio e aprile è considerato alta stagione.

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