Coronavirus, Kim Kardashian sui social: «Questo virus non fa discriminazioni». Ed è polemica

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««Questo virus non fa discriminazioni per razza, età, genere, ecc. State a casa». Kim Kardashian lancia il suo messaggio social sul coronavirus. E, in una serie di tweet, avvisa i fan sulla dura realtà: il coronavirus non guarda in faccia nessuno, siamo tutti in pericolo.

Il virus non fa discriminazioni

Imprenditrice, influencer ma anche buona consigliera quando serve. Kim Kardashian ha usato Twitter per rivolgere un appello ai fan sul coronavirus. E lo ha fatto senza giri di parole. «Per favore, tutti, specialmente le persone giovani e in buona salute, per favore prendete la direttiva di stare a casa seriamente se vi preoccupate della salute e della sicurezza di vostra madre, padre, nonni, sorelle, fratelli, bambini e della comunità» il suo primo tweet.

Seguire le regole

E ancora «A meno che non lasciate la vostra casa per andare al lavoro, rifornirvi di cibo ed elementi essenziali necessari, per vedere il medico o per aiutare qualcuno che ha bisogno come un vicino anziano, vi preghiamo di non ignorare la gravità degli avvertimenti di rimanere in casa per fermare la diffusione di questo virus» le sue parole. Seguite da un ultimo tweet: «Questo virus non fa discriminazioni per razza, età, genere, ecc» ha scritto la diva. Ricordando che il covid-19 può colpire tutti e che per questo bisogna combatterlo insieme. «Vi mando tanto amore e vi porto tutti nelle preghiere della mia famiglia».

I commenti dei fan: non tutti hanno apprezzato

E se in molti hanno ringraziato Kim Kardashian per i suoi messaggi, non sono mancati coloro che non hanno apprezzato i post della star. «A parte il fatto che i ricchi possono essere testati e curati molto più velocemente dei poveri, il virus potrebbe non fare discriminazioni ma il sistema sanitario americano sicuramente le fa» le parole di un follower. In America, infatti, un tampone per testare il coronavirus può arrivare a costare migliaia di dollari e, chi non è coperto da una polizza, difficilmente può permettersi questa spesa. «Non abbiamo bisogno delle tue preghiere, abbiamo bisogno dei tuoi soldi in modo veloce» un altro commento. Fino alle parole finali «tu non sei qui con noi» che la dicono lunga sulle differenze di classe in America, che emergono con forza nei momenti di emergenze.

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Dalla parte di medici e infermieri

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Tutto un altro tono hanno i post condivisi sui social da Ellen Pompeo e dal collega di Giacomo Gianniotti. I divi di Grey’s Anatomy non potevano che rivolgere il loro pensiero a chi sta combattendo l’emergenza in prima linea: medici e infermieri. Con un pensiero particolare per l’Italia.

In prima linea

«Molti di noi hanno il privilegio di autoisolarsi in quarantena e cercare di rimanere in salute, nessuno di voi ha quel privilegio», ha detto l’attrice in un videopost pubblicato su Instagram. «Dovete essere tutti in prima linea in questa situazione già brutta e che sicuramente peggiorerà nelle prossime due settimane» ha continuato, prima di esprimere tutto il suo affetto e la sua stima per medici, infermieri, personale sanitario e chiunque lavori negli ospedali.

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Giacomo Gianniotti chiede aiuti per l’Italia

Giacomo Gianniotti, invece, ricordando le sue origini italiane, invita i follower a sostenere con donazioni un Paese che ha sempre dato tanto a tutti.

«L’Italia il mio Paese d’origine ed è in un momento terribile. La mia famiglia è lì, lì ci sono i miei amici e ogni giorno sono preoccupato per la loro incolumità e per l’incolumità di tutti i miei compatrioti» ha scritto l’attore. Ricordando poi ciò che il nostro Paese rappresenta nel mondo: «Per favore, so che l’Italia è un posto dove molti di voi hanno viaggiato e hanno goduto della sua bellezza. L’Italia è sempre stata gentile con voi e ha gentilmente e generosamente condiviso i suoi doni e la sua cultura con voi. Vi sto chiedendo ora di restituire al Paese che vi ha dato così tanto. Quel Paese che dà così tanto alla vita di tutti una volta che lo visitano», ha detto.

Donazioni a Milano

Gianniotti, infatti, è nato a Roma, ed è molto legato alle sue origini italiane. Per questo, dopo essersi impegnato in prima persona, ha chiesto donazioni per sostenere l’Italia in questo difficile momento: «Potete donare ai singoli ospedali nei luoghi che avete visitato e amato, o per fare ricerche, o al principale ospedale di Milano. Per favore, mondo, dai quello che puoi e aiuta il mio bellissimo, bellissimo Paese in uno dei tempi più difficili di sempre».

Coronavirus, le iniziative sui social

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