Caterina Caselli aveva conosciuto Piero Sugar, che sarebbe diventato suo marito e padre di suo figlio, quando era molto giovane. Era stato il padre di lui, Ladislao, fondatore dell’omonima etichetta musicale, a notare quel caschetto biondo al Piper di Roma, mitico locale che infiammò le notti della Capitale degli anni ’60.
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Caterina e Piero si sono sposati nel 1970, quando lei aveva appena 24 anni e l’anno dopo è nato loro figlio Filippo, che attualmente è amministratore delegato del Gruppo Sugar. Dopo il grande successo iniziale con un evergreen come Nessuno mi può giudicare, Caterina si è poi dedicata alla musica come produttrice, dando vita a una sorta di famiglia- impresa come ne sono rimaste poche in Europa.
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Piero Sugar è morto domenica 12 giugno a Milano, all’età di 84 anni. I funerali si svolgeranno oggi lunedì 13 giugno, nel pomeriggio presso la chiesa di San Marco del capoluogo lombardo, in forma strettamente privata, come a deciso la famiglia che in queste ore si è stretta nel più assoluto riserbo.
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Così lo ha ricordato il ministro della Cultura Franceschini: “Nella sua lunga carriera ha saputo anticipare i tempi, sperimentare e scommettere su nuovi talenti”, mentre Mario Lavezzi, compositore e produttore discografico, ha scritto: “Oggi è arrivata la triste notizia che Piero Sugar ci ha lasciato. È stato per molti anni, insieme a Caterina Caselli, editore e discografico di molti mie successi ed anche un amico. È per me un profondo dolore. Ciao Piero”