Carenza di vitamina D: quali sono i sintomi e i rimedi

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In molti non ne conoscono i tanti benefici, ma la vitamina D aiuta sia il nostro corpo che la nostra mente. Il suo primo “alleato” è il sole: per questo, soprattutto in autunno e in inverno, si può verificare una carenza di questa preziosa “amica” del nostro benessere e della nostra salute. 

Sfogliando questa Gallery, potrai scoprire sia i suoi benefici, ma anche quali possano essere i sintomi quando si verifica una carenza di vitamina D. Infatti, molto spesso non la si prende in considerazione, ma fenomeni come stanchezza, mancanza di concentrazione, fatica e tensione muscolare sono comportati di frequente proprio da un basso indice di vitamina D. 

Per curare un’eventuale carenza, c’è bisogno di un parere del medico, che potrebbe anche ricorrere a dei metodi naturali. Questo perché tanti cibi, come il pesce oppure l’avena o le patate dolci, sono ricchi di vitamina D e costituiscono un modo semplice e naturale per cercare di ristabilire il giusto livello nell’organismo.

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Se analizzassimo l’argomento molto seriamente, la vitamina D non sarebbe affatto una vitamina, ma un ormone. L’80-90% di essa, infatti, è prodotto dal corpo attraverso la pelle stessa. Mentre, tra il 10 e 20%,  può essere assorbita attraverso il cibo e dall’esterno.

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Affinché il corpo produca la vitamina D, ha bisogno di una certa dose di luce solare (raggi UVB).

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La vitamina D è coinvolta in alcuni processi del corpo e garantisce, per esempio, il rafforzamento delle ossa. Il nostro corpo ha bisogno di vitamina D per assorbire il calcio nell’intestino.


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Almeno 30 minuti di luce al giorno sono estremamente importanti per il corpo e la mente.

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La vitamina D è anche coinvolta nella produzione di ormoni nelle cellule. Le persone che passano molto tempo all’aria fresca stimolano automaticamente la produzione di vitamina D.

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Se il corpo non produce abbastanza vitamina D, questo ha un impatto importante sulla nostra salute e può avere varie conseguenze. Per esempio, una carenza può indebolire il sistema immunitario.

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Inoltre, una grave perdita di capelli può essere il risultato di una carenza di vitamina D.

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Chiunque abbia ripetutamente problemi di concentrazione sul lavoro o durante lo studio, dovrebbe fare controllare il proprio livello di vitamina D.

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Anche una stanchezza costante e prolungata può essere un segnale.

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Chiunque si senta a terra e con poca voglia di fare, ripetutamente o per un lungo periodo di tempo, dovrebbe far controllare il proprio indice di vitamina D.

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Il dolore muscolare e osseo può anche essere un sintomo di carenza di vitamina D.

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Se notate che le ferite, più o meno piccole, guariscono male o lentamente, potrebbe essere un altro campanello d’allarme di carenza di vitamina D.

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Non siete in vena di fare niente? Se né gli hobby né gli incontri con gli amici possono motivarvi a divertirvi, questo può essere un segnale di carenza di vitamina D.

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Tantissime cose da fare, ma nessuna voglia di iniziare? Se non riuscite a fare nulla, dovreste controllare il vostro indice di vitamina D.

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In generale, la mancanza di vitamine può causare depressione. Pertanto si dovrebbe reagire alle prime avvisaglie.

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Se notate che durante l’allenamento non riuscite più fare i vostri normali esercizi come una volta, questa potrebbe esserne la causa.

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Il dolore agli arti non è solo un sintomo di raffreddore e influenza, ma può anche indicare una carenza di vitamina D.

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Chi preferisce stare a letto tutto il giorno, anche se ha dormito abbastanza, dovrebbe considerare una carenza di vitamina D.

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Avere un raffreddore continuo che guarisce ma dopo qualche giorno ricompare, potrebbe essere causato da uno scarso livello di vitamina D.  

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Anche un costante martellio alla testa e capogiri potrebbero essere dettati dalla carenza di vitamina D. 

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Le persone che passano la maggior parte della giornata in ufficio sono particolarmente a rischio. Sono quindi consigliati controlli regolari da parte di un medico, che può decidere se deve essere assunta una preparazione adeguata oppure ricorrere a dei cibi ricchi naturalmente di vitamina D.

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Soprattutto i pesci grassi come il salmone dovrebbero essere più spesso nel vostro menu. In alternativa, vanno bene anche il merluzzo o lo sgombro.

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Il tonno è anche una buona scelta per prevenire una carenza.

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Perché no, se vi piacciono, persino le ostriche possono essere un rimedio.

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Il tarassaco e i germogli sono un’ottima fonte di vitamina D.: perché non preparare un’insalata a base di questi due alimenti?

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Se si sospetta una carenza di vitamina D, si dovrebbero provare il burro, il latte e le uova.

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Le patate dolci apportano all’organismo una buona dose di vitamina D. Si possono cucinare sia a mo’ di purè, al forno, lesse o come zuppa.

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Un’ottima scelta per la colazione: fiocchi d’avena.

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I funghi porcini non sono solo deliziosi, ma anche una grande fonte di vitamina D.

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