BRIDGERTON, RECENSIONE DELLA PERIOD DRAMA ORIGINALE NETFLIX

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Tra Downton Abbey e Gossip Girl collochiamo Bridgerton, la nuova period drama originale Netflix ispirata ai famosi romanzi rosa di Julia Quinn e co-prodotta da Shonda Rhimes.

Siamo nella Londra dell’800, nel fior fiore della Regency Era (1813) e nella stagione del corteggiamento che vede protagonista l’alta società londinese in cui le giovani donne cercano marito e le madri sono in fermento. Trascinati in una spirale di amori passionali, scandali e pettegolezzi, Chris Van Dusen è riuscito a creare una serie piena di leggerezza e di puro intrattenimento capace di catturare e mantenere incollato il pubblico sino alla fine dell’ultimo episodio.


Trama

La serie narra le vicende delle famiglie Bridgerton e Featherington. In particolare, la prima stagione ispirata alle vicende narrate nel primo romanzo Il duca e io di Julia Quinn, vede protagonista l’incantevole Daphne Bridgerton (Phoebe Dynevor) definita il diamante della stagione che fa il suo debutto in società per cercare marito.

A portare scompiglio sarà il cupo e tenebroso ma allo stesso tempo affascinante Duca di Hastings, Simon (Regé-Jean Page), scapolo ambìto avvolto da un velo di mistero e amico del Visconte Anthony (Jonathan Bailey) nonché fratello della bella Daphne. 

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Sebbene l’incantevole Daphne e il Duca si imbattono in una relazione che, agli occhi di tutti, appare come un vero e proprio corteggiamento, in realtà si tratta di un accordo preso in segreto tra i due giovani che gioverà benefici ad entrambi: Daphne, avendo attirato l’attenzione di un Duca tanto ambìto, attirerà anche l’attenzione dei migliori partiti della società; il Duca, invece, con la dama più bella della stagione, distoglierà l’attenzione delle madri delle debuttanti in cerca di marito.

Intorno a questo quadro apparentemente romantico, si sviluppano altre vicende, non di minor importanza,  che interessano gli altri membri della famiglia Bridgerton e la famiglia Featherington. Infatti, vedremo un Visconte innamorato di una cantante lirica, una delle sorelle minori di Daphne, Eloise, che si distingue per la sua determinazione, la sua mente troppo moderna e aperta e vuole scavalcare i limite che la società dell’epoca impone, una giovane Penelope innamorata di Colin Bridgerton e tanto altro.

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Scandali e pettegolezzi con tanto di nomi e cognomi dei nobili interessati sono raccontati da una misteriosa, pungente e pericolosa Lady Whistledown (la cui voce originale è rappresentata dall’iconica Julie Andrews), autrice di un pamphlet di pettegolezzi sulla società londinese. Non a caso si parla di Gossip Girl del 1800.

Una serie sui generis

Una serie gustosa e leggera ma da definire sui generis. In un’epoca la cui mentalità risultava essere ancora troppo maschilista e patriarcale, vediamo donne protagoniste che si impongono portando avanti le loro idee e il loro pensiero senza farsi schiacciare dai modelli imposti dalla società.

Altro tema per il quale Bridgerton si distingue da altre serie storiche e  in costume è l’inserimento di persone di colore nella nobiltà inglese, prendiamo la Regina Charlotte o anche lo stesso protagonista il Duca. Elementi che rendono originale  e interessante la rappresentazione del periodo.

Una period drama apparentemente storica ma non troppo anche per le musiche contemporanee scelte, come Girls Like You dei Maroon 5 e In My Blood di Shawn Mendes, suonate da un quartetto d’archi.

La serie ha ottenuto un grande successo sin da subito confermandosi come il più grande successo tra le serie originali Netflix. E nell’attesa della seconda stagione, tratta dal secondo romanzo Il Visconte che mi amava, già confermata che si concentrerà sulle vicende del Visconte Anthony alla ricerca dell’amore, vi lascio di seguito il trailer della prima stagione e vi auguro una buona visione. 

By Giulia

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