20 idee per augurare Buona Pasqua a tutti: rime, poesie e filastrocche scelte per te

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L’abbiamo fatto tutte da piccole: in classe o a casa ci siamo impegnate per imparare delle poesie o filastrocche in vista delle occorrenze più importanti dell’anno. Oggi potresti ritrovarti a chiedere ai tuoi bambini la stessa cosa. Impresa ardua? Niente affatto: ai piccoli piace ascoltare i versi in rima! Se riuscirai a trasformare questo momento di studio in gioco, la strada sarà in discesa. Scopri tutta l’importanza del gioco per loro qui sotto.

 

Le poesie per bambini: con la pratica si impara

I testi di poesia e le filastrocche sono davvero fondamentali per lo sviluppo cognitivo del bambino: il ritmo delle cantilene e la musicalità delle parole in esse contenute permette che l’ attenzione dei piccoli venga catalizzata nel migliore dei modi e la cosa più bella è che nell’ascoltarle si divertono un mondo!

Tuttavia, se è necessario per la scuola imparare un testo a memoria, avvicinati a loro e ritaglia del tempo per leggere insieme qualcosa. Non deve essere per forza un testo ritmato all’inizio; a seconda dell’età del bimbo puoi scegliere la favola più adatta o un racconto breve accattivante.

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L’importante è che i bambini ti ascoltino leggere, ma se opti per la poesia meglio ancora: tutti i concetti, i nuovi vocaboli e gli insegnamenti presenti vengono memorizzati e ripetuti con più facilità dai bimbi, proprio per la loro particolare connotazione.

In questo modo potrai avvicinarli serenamente alla lettura in autonomia, e più avanti all’esercizio mnemonico.

Ogni filastrocca della nostra infanzia contiene uno o più valori ed è carica di magia: scopri in questa raccolta quali poesie di Pasqua per bambini abbiamo selezionato per te. Da leggere insieme o da imparare con la maestra e i compagni di classe, per augurare una serena Pasqua a chi si vuole.

poesia di pasqua: anche da leggere insieme© GettyImages

5 poesie celebri sulla Pasqua

Sono tanti gli scrittori che hanno voluto spendere qualche parola da dedicare alla Pasqua. I più noti autori di poesie per bambini in questo campo sono Gianni Rodari, Giovanni Pascoli e Roberto Piumini.
Per colpire gli ospiti al pranzo di Pasqua con un home decor coi fiocchi puo stampare e plastificare i testi, così da farli diventare originali segnaposto (in versione breve) o la copertina del menù pasquale; una vera chicca per trasmettere i propri auguri in maniera originale.

Per ogni brano trovi una piccola spiegazione.

1) Dall’uovo di Pasqua di Gianni Rodari
Dall’uovo di Pasqua
è uscito un pulcino
di gesso arancione
col becco turchino.
Ha detto: “Vado,
mi metto in viaggio
e porto a tutti
un grande messaggio”.
E volteggiando
di qua e di là
attraversando
paesi e città
ha scritto sui muri,
nel cielo e per terra:
“Viva la pace,
abbasso la guerra”.

Rodari vede la Pasqua come giornata dedicata alla pace. C’è un uovo tanto atteso dai bambini e che contiene un pulcino, simbolo di un’importante rivelazione: la resurrezione è un momento di raccoglimento, durante il quale ritrovare i valori che più contano, come appunto la pace universale.

2) La domenica dell’ulivo (da Myricae) di Giovanni Pascoli
Hanno compiuto in questo dì gli uccelli
il nido (oggi è la festa dell’ulivo)
di foglie secche, radiche, fuscelli;
quel sul cipresso, questo su l’alloro,
al bosco, lungo il chioccolo d’un rivo,
nell’ombra mossa d’un tremolìo d’oro.
E covano sul musco e sul lichene
fissando muti il cielo cristallino,
con improvvisi palpiti, se viene
un ronzio d’ape, un vol di maggiolino.

Il Pascoli dichiara che questa sua poesia trae origine da un proverbio: “La domenica dell’ulivo, ogni uccello fa il suo nido” . Carica di immagini allegoriche, nella poesia ci troviamo di fronte a tanti elementi naturali come il cipresso, il ruscello, il muschio e l’ulivo.

 

poesie di pasqua: le più celebri© GettyImages

3) Gesù di Giovanni Pascoli
E Gesù rivedeva, oltre il Giordano,
campagne sotto il mietitor rimorte,
il suo giorno non molto era lontano.
E stettero le donne in sulle porte
delle case, dicendo: Ave, Profeta!
Egli pensava al giorno di sua morte.
Egli si assise, all’ombra d’una mèta
di grano, e disse: Se non è chi celi
sotterra il seme, non sarà chi mieta.
Egli parlava di granai ne’ Cieli:
e voi, fanciulli, intorno lui correste
con nelle teste brune aridi steli.
Egli stringeva al seno quelle teste
brune; e Cefa parlò: Se costì siedi,
temo per l’inconsutile tua veste;
Egli abbracciava i suoi piccoli eredi:
-Il figlio Giuda bisbigliò veloce-
d’un ladro, o Rabbi, t’è costì tra ‘piedi:
Barabba ha nome il padre suo, che in croce
morirà.- Ma il Profeta, alzando gli occhi
-No-, mormorò con l’ombra nella voce,
e prese il bimbo sopra i suoi ginocchi.

Rispetto alla precedente, questa poesia di Pascoli è meno conosciuta, ma in essa si può riconoscere la religiosità del poeta che immagina il Signore poco prima di morire. Brano dal contesto contadino molto caro allo scrittore, che infatti ricorre in diversi famosi suoi poemi.

 

poesie di pasqua: religione e ambienti contadini© GettyImages

4) Il pulcino marziano di Gianni Rodari
Ho visto, a Pasqua, sbarcare
dall’ uovo di cioccolato
un pulcino marziano.
Di certo il comandante
di quell’ uovo volante
di zucchero e cacao
con la zampa ha fatto ciao.
E il gatto. Per la sorpresa
non ha detto neanche: “Miao”.

La poesia più famosa di Rodari sulla Pasqua ha come protagonista un tenero pulcino, raffigurazione del Signore. Tra le 5 rime proposte in questa sezione è probabilmente l’unica adatta a bambini piccoli, della scuola primaria e della scuola materna.

5) E’ Pasqua di Roberto Piumini
Alla Pasqua
Dell’anno passato
Un palloncino
Mi era scappato.
Mi era scappato
Nell’alto del cielo,
Io lo guardavo
E piangevo piangevo.
Anche quest’anno
Un pallone è volato
Ma io ho riso
Felice e beato.
Il palloncino
E’ andato lassù
Ma io quest’anno
Non piango più.


Un semplice testo in versi al cui centro vi è un oggetto particolare, un palloncino che è volato in cielo e che non è più tornato al piccolo proprietario. Perfetta da stampare e da tenere in mano quando recitata davanti alla classe o ai parenti.

 

poesie di pasqua: il pulcino marziano di Rodari© GettyImages

5 poesie brevi sulla Pasqua

I testi in rima non devono per forza essere lunghi, anche perchè molte filastrocche sono proprio dedicate al mondo dei più piccoli. Ecco quindi 5 spunti per augurare Buona Pasqua in modo semplice e cantato: poesie ritmate adatte ai bambini della scuola d’infanzia.

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1) O dolce Pasqua
O dolce Pasqua
porta la Pace in ogni cuore
dona speranza insieme all’amore.
Fai sparire ogni rancore
che regni la Pace in ogni regione!
Buona Pasqua.

2) È FESTA, è Pasqua!
È festa, è Pasqua,
svegliatevi amici!
Le uova a sorpresa,
le rondini e i fiori,
rallegran la Pasqua
di vivi colori.
Ma il dono più bello
per noi tutti è
avere la pace e l’amore
in fondo al cuore!

3) Pasqua
Le uova a sorpresa,
le rondini e i fiori,
rallegran la Pasqua
di vivi colori.
Ma il dono più bello,
regalo migliore,
lo porta la pace
in fondo al cuore.

4) Pasqua.
Pasqua:
C’è una casetta sulla collina
con i fiori di pesco ed una bambina.
C’è una chiesetta con le campane,
suonano forte e si senton lontane;
suonano a festa e brillan nel sole;
è il giorno di Pasqua, è risorto il Signore.

5) Buona Pasqua
Buona Pasqua a tutti i bambini:
quelli lontani e quelli vicini,
ai bambini del mondo intero
ai quali porgiamo un augurio sincero!

 

poesie di pasqua: filastrocche brevi© GettyImages

5 filastrocche pasquali per bambini in inglese

Festeggiare la Pasqua anche durante le lezioni di inglese è un bel modo per far apprendere agli alunni qualche parola nuova, divertendosi insieme! Ecco alcune brevi poesie in lingua dal sapore internazionale.

1) Trees, fruits and flowers
Trees, fruits and flowers
have new colours,
red, yellow and green.
it’s Easter
it’s spring
and I see
beautiful everything!

2) Easter bells are ringing
Easter bells are ringing
with a ding-dong-dong
anf Easter Bunny’s coming.
Let’s sing a song-song-song
so that he comes jumping
on his legs, legs, legs
with a little basket swinging
full of eggs-eggs-eggs.

3) Easter
Easter is time
for peace and love,
for spring and nature!
the sky os blue,
flowers are red,
leaves are green!

4) Easter Bunny!
The Easter Bunny is on his way
brings eggs to hide away.
Hopping here, hopping there
he can hide them everywhere.
“Be so kind, my Bunny dear,
hide my eggs very near.
So I can find them right away
and be happy on Easter Day”.

5) Funny Easter
Easter bunnies
and Easter eggs
Lotta funnies
from Long Legs
Easter is love,
peace and fun…
Under ‘n’ above
the shinin’ sun
May this season
last for good…
In every region
where it could
May this Easter
be so funny…
With the glister
of Mr. Bunny!!!

 

poesie di pasqua: per bambini in inglese© GettyImages

5 poesie della tradizione per augurare Buona Pasqua

I biglietti di auguri pasquali sono pieni di versi in rima che almeno una volta nella vita abbiamo sentito e che quasi sicuramente fanno parte dei nostri ricordi d’infanzia. Le abbiamo memorizzate a scuola o le abbiamo lette con mamma e papà a casa. Di seguito trovi una selezione di 5 poesie tradizionali che raccontano spezzoni del giorno di Pasqua e della gioia che porta con sè la resurrezione del Signore.

1) Campane di Pasqua di Gianni Rodari
Campane di Pasqua festose
che a gloria quest’oggi cantate,
oh voci vicine e lontane
che Cristo risorto annunciate,
ci dite con voci serene:
“Fratelli, vogliatevi bene!
Tendete la mano al fratello,
aprite la braccia al perdono;
nel giorno del Cristo risorto
ognuno risorga più buono!”
E sopra la terra fiorita,
cantate, oh campane sonore,
ch’è bella, ch’è buona la vita,
se schiude la porta all’amore.

2) È Pasqua!
E’ Pasqua!
Sul mandorlo in fiore.
il vento d’Aprile
sussurra gentile
la prima parola d’amore.
E’ Pasqua!
Con garrulo grido,
signora dell’aria
la rondine svaria
cercando la fronda e il nido.
E’ Pasqua!
Tra candidi veli
di nubi, giocando
trasluce sul mondo
lo smalto azzurrino dei cieli.
E’ Pasqua!
Nei cuori sublime
con Cristo risorto,
rinasce il conforto
che esalta, soccorre, redime.

3) Pasqua di Luisa Nason
Il sole stamattina è molto affaccendato
a risvegliare i fiori del frutteto e del prato.
Poi bussa d’ogni nido alla porta piccina:
– Su, cinguettate, presto: è festa stamattina.
Alle campane dona il raggio più lucente
e prega: – Sorelline, chiamate tanta gente!
Chiede mammina rondine: – Che succede laggiù?
Cantano i bimbi in coro: – E’ risorto Gesù!
Ogni bimbo ha nel cuore un fiore ed un sorriso;
Gesù tutto contento li porta in Paradiso.

 

poesie di pasqua: primavera e campane© GettyImages

Queste ultime due poesie pasquali sono molto lunghe, quindi poco adatte ai bimbi più piccoli. Sono delle vere e proprie canzoni d’autore che nello specifico raccontano di due giornate particolari per la Pasqua cristiana: il Venerdì Santo e la Domenica delle Palme.

4) Venerdì Santo di Fausto Maria Martini
Nulla, credi, è più dolce per i nostri
occhi di questo giorno senza sole,
con i monti velati di viole
perché la primavera non si mostri:::
Venerdì Santo! E ieri sera tu
ti rimendavi quest’abito, tutto
grigio, un abito come a mezzo lutto
per la morte del povero Gesù…
Traevi dalla tua cassa di noce
qualche grigio merletto secolare:
così vestita, accoglierà l’altare
la buona amante con le mani in croce…
Prega per me, prega per te, pel nostro amore,
per nostra cristiana tenerezza,
per la casa malata di tristezza,
e per il grigio Venerdì che muore:
Venerdì Santo, entrato in agonia,
non ha la sua campana che lo pianga…
come un mendico, cui nulla rimanga,
rassegnato si muore sulla via…
Prega, e ricorda nella tua preghiera
tutte le cose che ci lasceranno:
anche il ramo d’olivo che l’altr’anno
ci donò, per la Pasqua, Primavera.
Quante volte l’olivo benedetto
vide noi moribondi nel piacere,
e vide le nostre due anime, in nere
vesti, per noi pregare a capo al letto!
E pregavamo, come se morisse
qualcuno: un poco, sempre, morivamo:
Ma sempre sull’aurora nuova, il ramo
d’olivo i liei amanti benedisse!
Ora col nuovo tu lo cambierai:
anche devi pregare per gli specchi
velati, per i libri, per i vecchi
abiti che tu più non vestirai…
E’ sera: un riso labile si perde
sulle tue labbra, mentre t’inginocchi:
io guardo, dietro la veletta, gli occhi…
due perle nere in una rete verde.

 

poesie di pasqua: venerdì santo e domenica delle palme© GettyImages

5) La Domenica delle Palme di Marino Moretti
Chinar la testa che vale?
E che val nova fermezza?
Io sento in me la stanchezza
del giorno domenicale,
mentre la madre mia buona
entra con passo furtivo
nella mia stanza e mi dona
un ramoscello d’ulivo…
E se’n va. Tutto quello
ch’ella vuol dirmi lo dice
a questo suo ramoscello
che adornerà una cornice:
adornerà la cornice
dorata a capo del letto
l’ulivo ch’è benedetto,
l’ulivo che benedice;
porterà pace e abbondanza
nelle casette più sole,
rallegrerà un po’ la stanza
dell’infermo, senza sole,
ricorderà poi con tanta
fede l’ingresso solenne
di Cristo a Gerusalemme
nella domenica santa!…
Ulivo, e a me che dirai?
Le stesse cose anche tu?
se una parola: giammai,
se due parole: mai più?
Nulla tu doni al mio cuore
che lo consoli un istante,
ed il mio sguardo tremante
non vede in te che un colore:
il color triste di tutto
il mondo che non à sole
e piange tacito e vuole
vestirsi di mezzo lutto;
il colore della noia
e dei fiori di bugia,
il colore della mia
giovinezza senza gioia;
il colore del passato
che ritorna ben vestito,
il color dell’infinito
e di ciò che non è stato;
il color triste dell’ore
così lente a venir giù
dai lor numeri, il colore
che non è colore più.

Fonte articolo Alfemminile

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Redazione MusaNews
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