Tenere in mano 4 o 5 cose, da soli, non è semplice per nessuno
. Per questo non possono più essere sempre e solo le donne a farsi carico di tutto.
Non solo emergenza Covid
E se l’attuale emergenza Covid ha messo a dura prova molte famiglie, le figure più esposte anche questa volta sono indubbiamente le donne che devono fronteggiare, non solo una situazione di forte stress, ma che sono chiamate anche a riorganizzare i ritmi della quotidianità dividendosi tra lavoro, cura della casa, gestione delle attività scolastiche e dei momenti di gioco dei figli e spesso assistenza agli anziani.
Tutto sulle spalle
Sono loro quelle che più di tutti hanno dovuto tenere in equilibrio sulle loro spalle il peso di tutte le difficoltà connesse a questa emergenza.
Per questo WeWorld, organizzazione italiana che da 50 anni difende i diritti di donne e bambini in 29 Paesi del Mondo, insieme alla schermitrice italiana Elisa di Francisca, hanno deciso di lanciare la sfida #TogetherWeBalance, chiedendo a tutti , a cominciare da sportivi, sportive attori, attrici personaggi televisivi e cinematografici, di scattarsi una foto per raccontare quali sono le 5 cose che stanno tenendo in equilibrio in questo momento, magari con fatica.
#Togetherwebalance «un progetto importante»
«È un progetto a cui tengo tantissimo. Ho sentito il bisogno di fare qualcosa per aiutare chi in questo momento si è trovato in grande difficoltà – ha raccontato Elisa – Ho chiamato WeWorld, organizzazione che conosco bene e di cui mi fido molto, per attivarci insieme. In questa situazione di forte emergenza sono le donne quelle a tenere tutto sulle proprie spalle. Per questo ho pensato fosse giusto partire da qui: dalle cose da tenere in equilibrio in questo difficile momento. È una sfida, quella di aprirsi e mostrare le proprie difficoltà».
Anche Elisa è in quarantena: «È una situazione difficile per tutti. Io vivo a Roma con mio marito e mio figlio di 3 anni, e anch’io a volte sono di umore migliore e a volte piango. Poi però mi tiro su, perché mio figlio ha bisogno di punti di riferimento e quelli siamo noi in questo momento.
Così balliamo, ridiamo e giochiamo. E io mi alleno in cortile, non è la stessa cosa ma al momento basta. Il 18 dicono che si potrebbe riprendere, ma non sono totalmente convinta. Non puoi praticare uno sport con la paura di cosa tocchi. Si perde tutta la concentrazione. Adesso aspettiamo di vedere cosa porterà questa Fase 2 e questa semi libertà».
Stesso mare, ma non stessa barca
L’attenzione deve restare alta, perché ormai è chiaro che in questa emergenza siamo tutti nello stesso mare, ma non tutti sulla stessa barca: il 70% dei ragazzi con cui lavora WeWorld nelle periferie non ha accesso costante a internet e non possiede Pc e tablet per seguire la didattica a distanza, la maggior parte delle famiglie vivono in case non adeguate per il numero di persone ospitate, i genitori non stanno lavorando e non ricevono aiuti, le donne sono le uniche a farsi carico della gestione della casa, dei figli. E con la ripartenza, i più fragili rischiano di restare sempre più indietro, creando una distanza incolmabile.
Costruire un nuovo equilibrio
«Dobbiamo costruire un nuovo equilibrio, più stabile, duraturo e inclusivo» spiega Marco Chiesara Presidente dell’organizzazione. La sfida #TogetherWeBalance è aperta a tutti naturalmente: «Scegliete 5 elementi che simboleggiano ciò che in questo periodo pensate di aver mantenuto in equilibrio – dice Elisa – e fotografatevi con tutti gli oggetti insieme aggiungendo l’#TogetherWeBalance e taggando @weworld.onlus. Più siamo meglio è».
All’iniziativa hanno già aderito Federico Russo, Francesco Mandelli, Francesca Senette, Rossella Brescia, Regina Baresi, Donatella Finocchiaro, Michelangelo Tommaso, Samanta Piccinetti e Martina Rando.
Per donare alla campagna: www.weworld.it
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