Tecnologia e bambini: 5 usi positivi per la scuola!

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L’educazione digitale ormai è argomento da trattare con i bambini alla scuola elementare, se non a quella dell’infanzia. A 9/10 anni viene regalato il primo smartphone, i genitori più restii riescono a resistere fino all’ingresso della scuola media, ma non oltre.

Ma anche prima di possedere un proprio personale smartphone, i bambini utilizzano quello di mamma e papà. E quindi parlare ai propri figli di come stare in quella dimensione virtuale, che è molto reale in fin dei conti, diventa importante, in famiglia come a scuola.

Basta qualche cifra per comprendere che neanche la scuola può infatti prescindere dal digitale. Secondo i dati di Apple, i suoi utenti sbloccano il cellulare in media 80 volte al giorno e arrivano a “picchettare” lo schermo più di 2.600 volte al giorno. Non solo: i bambini a tre anni hanno già in mano un device elettronico e sanno come usarlo.

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Ecco perché la dimensione della gestione dei dispositivi digitali a scuola sta diventando argomento trattato in diversi modi e ci sono anche progetti ed esperimenti per portare i videogiochi a scuola, come strumenti didattici, per quella che viene chiamata alfabetizzazione digitale.

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Anche se il dibattito è ancora aperto e a volte gli studiosi sono discordanti, non si può negare che, se usati nella giusta maniera e in chiave evolutiva, i dispositivi digitali come tablet, lavagne elettroniche e PC possano dimostrare una valenza didattica non indifferente e rappresentare un valido supporto per l’apprendimento.

Il dato di fatto è che la tecnologia permette una maggior velocità e fluidità dei processi, ma, per citare le parole della docente di Psicologia dello sviluppo e pro-rettore dell’Università di Padova Daniela Lucangeli, risulta “vantaggiosa rispetto alla carta solo se mediata dalla individualizzazione della didattica”. Il che significa che, alla fine, il ruolo decisivo è sempre quello del docente che funge da mediatore e accompagnatore sul percorso didattico, analogico o digitale che sia.

Ma ora vediamo nel dettaglio 5 modi di integrare in modo efficiente ed efficace la tecnologia a scuola, partendo dai suggerimenti dell’esperta, la psicologa Silvia Belcaro.

1. Libro digitale

L’utilizzo del libro in formato digitale può rendere più semplice e piacevole lo studio anche perché con l’avvento di nuove tecnologie c’è stata una notevole evoluzione rispetto ai primi libri digitali, che non erano altro che la trasposizione in formato PDF dei contenuti del manuale scolastico.

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Come su un manuale cartaceo, lo studente può sfogliare le pagine, sottolinearle, annotarle o evidenziarle. Ma può fare ancora di più. Può adattare il testo alle sue esigenze di lettura, modificando la dimensione o il colore del carattere oppure dello sfondo. E per rendere la lettura accessibile a tutti, questo strumento permette inoltre di integrare il testo con file audio, trasformandosi così in un audiolibro, o file video.

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2. Lavagna elettronica

Da alcuni anni all’Istituto Leone XIII di Milano è stata avviata una sperimentazione tecnologica all’avanguardia. Nelle classi è stato allestito un setting strumentale composto da iPad, in dotazione a ciascuno studente e al docente, tutti connessi a Internet e in rete tra loro e con la LIM di classe.


Lo schermo condiviso della lavagna interattiva multimediale segnala il collegamento dei singoli studenti all’attività didattica in corso. L’insegnante può inviare file agli studenti, analizzare e verificare lo svolgimento dei compiti assegnati e gli studenti, da parte loro, possono condividere materiali sia con il docente sia con i compagni.
L’utilizzo dell’applicazione AppleTV consente poi di condividere sulla LiM lo schermo di uno qualsiasi degli iPad di classe, di volta in volta quello del docente o di uno studente, o anche quello di più tablet contemporaneamente.

3. Sistema audio Wireless

Dotare oggi una classe di un sistema di diffusione audio wireless, consente di supportare concretamente i docenti che possono evitare di sforzare la voce senza limitarli nei movimenti: il microfono wireless si appende al collo come un comodo pendaglio. Il microfono a gelato invece stimola anche gli studenti più timidi a intervenire durante le lezioni.

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4. Tavoletta grafica

L’utilizzo di LIM portatili (o tavolette grafiche) favorisce l’inclusione scolastica, sia degli studenti più timidi, che degli studenti diversamente abili. Gli studenti lavorano, infatti, dal posto inviando però il segnale al notebook e al proiettore, condividendo con tutta la classe il loro operato. I docenti possono utilizzare la LIM portatile camminando per l’aula e “passando la parola” agli studenti.

Inoltre, il docente può gestire, tramite lo schermo LCD touch, l’uso di altre LIM portatili, visualizzando in tempo reale il lavoro che gli studenti svolgono e avendo un’anteprima, sotto forma di grafici, dei risultati dei test di valutazione erogati.

5. Visualizzatore

Dotato delle tecnologie più avanzate, il visualizzatore consente di effettuare l’ingrandimento di oggetti o altro materiale con lo scopo di favorirne la visualizzazione su grande schermo, riducendo in modo significativo i tempi di preparazione e aumentando la condivisione e la circolazione delle informazioni in classe.

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