Stretta di mano: l’antica forma di saluto ora (quasi) bandita

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Si stima che per avere una prima impressione di una persona appena conosciuta servano una manciata di minuti. Si osservano gli occhi, la postura, il sorriso, il modo in cui parla. Tuttavia, soprattutto in ambito lavorativo e degli affari, non si trascura mai l’importanza della stretta di mano. Questa forma di saluto ha origini antiche e, nonostante ora venga bannata a causa del Coronavirus e del distanziamento sociale, ci dice molto di chi ci troviamo di fronte.

Perciò, oltre al linguaggio corporale, è possibile inserire la stretta di mano come forma di comunicazione non verbale, perché vengono coinvolte più parti del corpo – tra cui gli occhi – e riesce a trasmettere messaggi non vocali.

Il significato storico della stretta di mano

Nonostante le diverse culture che l’hanno praticata da sempre, il significato della stretta di mano nel corso della storia è principalmente uno: dare fiducia. Forse non tutti sanno che, originariamente, era indicata con il termine greco “dexiosis” che significava “darsi la mano destra“. Infatti, la mano destra era quella con cui si impugnavano le armi in battaglia e, quindi, porgerla a qualcuno serviva a dimostrare di essere disarmati, ovvero di non avere cattive intenzioni. In alcuni casi, gli uomini si stringevano reciprocamente l’avambraccio per provare che non nascondessero un’arma in quel punto. Così si spiega anche il termine inglese handshake, ovvero “mani che si agitano“: si trattava del gesto per scongiurare che non ci fosse proprio nulla sotto la manica.

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Perciò, ancora oggi dopo anni di storia, la stretta di mano vale come sì come forma di saluto, ma anche come un segno di fiducia, vicinanza e lealtà. Può sigillare un accordo nel mondo degli affari, come può rappresentare il primo contatto informale con una persona quando la si incontra per la prima volta.

Come stringere la mano in modo corretto

Nonostante l’emergenza Coronavirus ne abbia bloccato l’utilizzo, insieme ai vari gesti che richiedono il contatto fisico, ancora oggi la stretta di mano è ritenuta molto importante. È una sorta di biglietto da visita, che ci presenta a chi abbiamo di fronte e, contemporaneamente, ci dà di questa persona una prima impressione. Per questo bisogna essere certi di stringere la mano in modo corretto ed efficace, stando attenti a questi dettagli.

  • Pressione: ovviamente non si può misurare in parole quanto convenga esercitare pressione in una stretta di mano, ma deve essere tale da infondere sicurezza, non timore o aggressività. Le mani si devono toccare con decisione, senza però diventare un gesto di sfida.
  • Posizione del palmo: il palmo della mano deve essere in simmetria con quello della persona di fronte a noi. Ovviamente, è questa la parte che viene coinvolta nella stretta. Se si stringono solo le dita, allora è segno di uno scarso interesse all’incontro e alla conoscenza.
  • Durata: non bisogna né “fuggire” dalla stretta né farla durare eccessivamente. Una forma di saluto corretta dura massimo 3 o 4 secondi, tempo sufficiente per avere e dare una buona prima impressione.
  • Partecipazione: affinché la stretta di mano faccia trasparire il giusto coinvolgimento, non bisogna controllare solo pressione e posizione del palmo, ma anche guardare negli occhi l’altra persona e sorriderle.
© Getty Images

I significati delle varie strette di mano

Come già anticipato, la stretta di mano ci dà un’idea di chi ci troviamo di fronte. Abbiamo raccolto i vari tipi di strette di mano che sperimentiamo tutti almeno una volta nella vita e il significato che si nasconde dietro ciascuna di esse.

  • Stretta di mano con il palmo rivolto verso il basso: stringere la mano in questo modo equivale a voler trasmettere potere e autorità, mettendo in soggezione l’altra persona.
  • Stretta di mano con il palmo rivolto verso l’alto: viceversa, così facendo si esprimono timore e passività all’interlocutore.
  • Stretta di mano “molle”: forse una delle strette meno piacevoli. Significa che ci si trova davanti a qualcuno evasivo, disinteressato e dalla personalità sfuggente.
  • Stretta “clericale”: si stringono solo le dita, non il palmo della mano, oppure ne si piega il dorso. Trasmette arroganza e poco interesse nella relazione.
  • Stretta aggressiva: sgradevole tanto quanto quella con “la mano molle”, qui si stringe più del dovuto la mano altrui, perdendo quindi significato di forma di saluto e gesto che infonde sicurezza e fiducia. Al contrario, si vincolano potere e aggressività nei confronti dell’interlocutore.
  • Stretta di mano doppia: si fa con entrambe le mani e per questo viene definita anche “a sandwich”. Rispetto alle strette con una mano sola, quest’ultima è più affettuosa e nel mondo degli affari si scambia solo tra conoscenti.
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