La Serie A è uno dei campionati più seguiti in assoluto e conta tifosi da ogni parte del mondo. La sua storia e tradizione, d’altronde, ha fatto sì che venissero a giocarvi alcuni dei più grandi campioni di sempre. Il nome di Diego Armando Maradona, ad esempio, sarà per sempre legato a Napoli, tra le piazze più calde e importanti del nostro campionato. Così come il nome di Marco van Basten sarà per sempre accostato a quello del Milan, di cui ha scritto pagine memorabili con i suoi gol e i suoi successi, andando anche contro i pronostici degli esperti come quelli che si possono vedere a analizzare nella pagina della Serie A su Betway.
Più recentemente, invece, ha giocato per il nostro campionato Cristiano Ronaldo, 5 volte Pallone d’Oro e vicino a riportare la Champions nella Torino bianconera. Il suo apporto è stato molto importante per la squadra che per prelevarlo dal Real Madrid ha sborsato una cifra intorno ai 117 milioni di euro diventando il giocatore più costoso per una squadra di Serie A.
Una cifra davvero considerevole, che ha riportato per un attimo indietro nel tempo, quando l’Inter sborsò 48 miliardi di lire per acquistarlo che, secondo uno studio, equivarrebbero a ben 433 milioni di euro. “Roba” che forse neanche Manchester City e Paris Saint-Germain, e forse neanche i club arabi, si sognerebbero e che testimoniavano come, a quei tempi, non si badasse troppo a spese per acquistare i migliori calciatori sulla piazza.
Oggi, i tempi sono decisamente cambiati in Europa, con la sola Premier League e un’altra manciata di squadre come Real Madrid e PSG possono permettersi di pagare tanto per l’acquisto dei giocatori tra ingaggi e cartellini.
Ma è anche vero che certe volte capita di trovare i campioni non solo pagando poco, come lo è stato Kvaratskhelia per il Napoli, ma anche di ritrovarli già in “casa” nel settore giovanile. È capitato spesso alla Roma, ad esempio, che ha nei vari De Rossi, Giannini, Conti, Totti e ora Pellegrini i suoi simboli che, dopo aver fatto tutta la trafila nelle giovanili giallorosse, sono riusciti ad imporsi anche in prima squadra diventandone capitani.
Situazioni analoghe le ha vissute anche il Milan, con la “dinastia” Maldini che ha segnato gran parte del Novecento tra Cesare e Paolo, per poi arrivare a Daniel che alla fine ha preso un’altra strada. Sempre nel Milan, poi, abbiamo assistito ad alcuni esordi da record, come quando un giovanissimo Alberto Paloschi segnò un gran gol al debutto a San Siro. Molto più recentemente, invece, è toccato ad un altro giovanissimo fare il proprio debutto con la maglia rossonero indosso, Francesco Camarda, che a soli 15 anni, 8 mesi e 15 giorni ha esordito in Serie A diventando il più giovane giocatore a debuttare nella massima categoria del calcio italiano, battendo peraltro il record, per il Milan, di Paolo Maldini, che giocò la sua prima partita con il Diavolo a 16 anni, 6 mesi e 25 giorni.
Questa è, però, soltanto una delle tante curiosità che fanno del nostro campionato uno dei più affascinanti e interessanti al mondo. Vediamone altre cinque che (forse) non sapevate.
Le 5 curiosità sulla Serie A che non sapevi
Collegandoci al primato di Camarda, non si può non partire dall’esordio in Serie A del giocatore più anziano. Il record, in questo caso, spetta a Maurizio Pugliesi, ex portiere dell’Empoli che fece il proprio debutto in campionato proprio con i toscani all’età di 39 anni, 4 mesi e 18 giorni. Il match è stato Empoli-Torino del 15 maggio 2016 finito 2-1 in favore degli azzurri.
Cambiando argomento, invece, troviamo poi il record per il gol più veloce di sempre del nostro campionato. Il primato va a Rafael Leao, che ha segnato dopo appena 6 secondi e 76 centesimi in un Sassuolo-Milan della stagione 2020/2021 terminato 1-2 per i rossoneri. In quest’occasione, il portoghese ha peraltro battuto il record precedente che durava da 18 anni di Paolo Poggi, in gol dopo 8,9 secondi in Fiorentina-Piacenza del 2 dicembre 2001.
Restando in tema gol segnati, negli anni abbiamo assistito a tante partite terminate in goleade. Tra le più recenti c’è un 8-2 per l’Atalanta di Giampiero Gasperini che a gennaio scorso sconfisse la Salernitana con questo incredibile risultato. Tuttavia, non è la partita con più reti. Al primo posto di questa particolare classifica ci sono sempre i bergamaschi ma dal lato degli sconfitti. Il 15 ottobre 1972, infatti, la Dea fu sconfitta per ben 9-3 dal Milan.
Tra le alte curiosità c’è poi quella legata al giocatore che ha sbagliato più rigori in Serie A. Il primato, certo non invidiabile, spetta, un po’ a sorpresa, a Francesco Totti che, nonostante sia il calciatore che ne ha segnati di più (71), è anche quello che ne ha falliti di più nella massima serie (17).
Infine, chiudiamo con un record di squadra. Sono soltanto tre i club che nel corso della loro storia sono riusciti a terminare un’intera stagione di campionato da imbattuti e sono: la Juventus di Conte del 2011/2012, il Milan del 1991/1992 e il Perugia del 1978/1979. Altra piccola curiosità è che mentre bianconeri e rossoneri hanno poi vinto lo Scudetto, i grifoni non ce l’hanno fatta. A vincerlo è stato il Milan.
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