Il rapporto turbolento tra Inghilterra e Scozia riguarderà anche l’incoronazione del nuovo Re. La Pietra di Scone, necessaria per le cerimonie della corona inglese, verrà prestata solo per il tempo utile all’incoronazione del Re Carlo III. Ma alla fine del tanto atteso momento, verrà riportata subito al Castello di Edimburgo (Scozia), luogo in cui giace dal 1996.
LEGGI ANCHE > Re Carlo III, dove vivrà? Si pensa non a Buckingham Palace
In Scozia, infatti, l’utilizzo della Pietra è durato per oltre quattro secoli, dal nono al tredicesimo, per l’incoronazione dei re scozzesi. L’importanza arriva in Inghilterra solamente nel 1296 da Re Edoardo I. “Con la rimozione della Pietra, Edoardo I provò a dimostrare che la Scozia non era più un regno” spiega Alberto Mattioli, autore con Marco Ubezio di “Elisabetta. La regina infinita”.
LEGGI ANCHE > Re Carlo III licenzia i dipendenti di Clarence House in vista del trasferimento: “Ormai non servite più”
L’astio tra Inghilterra e Scozia c’è sempre stato. Negli ultimi anni, probabilmente è aumentato anche a causa della Brexit, voluta solamente dall’Inghilterra. Re Carlo, intelligentemente, per mantenere dei rapporti miti con la Scozia, ha probabilmente deciso di tenere il proprio nome di battesimo come nome da regnante, il quale deriva dalla dinastia scozzese.
LEGGI ANCHE > Carlo III è ufficialmente Re: l’annuncio dal St. James’s Palace
Re Carlo III l’incoronazione: le sue problematiche
Per l’incoronazione ci saranno anche molte altre problematiche per il nuovo sovrano. “La cerimonia sarà più sobria, più moderna, ma ci vorranno comunque mesi e mesi per organizzarla” ipotizza Mattioli. Il Duca di Norfolk, responsabile delle cerimonie reali, avrà parecchie situazioni delicate da risolvere.