È possibile organizzare gli spazi che ci circondano per aiutarci a conseguire i nostri obiettivi?
Da patito di crescita personale e buone abitudini quale sono, sono sempre stato affascinato dai vari elementi su cui è possibile agire per mettere in leva comportamenti desiderati.
Se c’è una cosa che ho capito su questo tema è che, accanto a variabili “interiori” di indubbia importanza (come la motivazione, la pianificazione, la forza di volontà, e così via), c’è un altro elemento, questa volta “esterno” a noi, che riveste un peso altrettanto importante nel sostenere i nostri sforzi: l’ambiente che ci circonda.
Ambiente e comportamento: l’esperimento del Massachussets General Hospital
C’è un esperimento molto interessante a riguardo, svolto presso il Massachusetts General Hospital.
Un gruppo di ricercatori stabilì che, senza parlare con le persone e senza spingere col marketing, era possibile incrementare la vendita e il consumo di bottigliette d’acqua nel bar dell’ospedale, a scapito di quelli di bevande gassate.
Quello che fecero fu spostare le bottiglie d’acqua dal posto in cui solitamente si trovavano (lontano dalla cassa) e le misero vicine. Fecero poi in modo che nel bar ci fossero più frigoriferi con l’acqua in esposizione a fianco delle bibite, in modo da aumentare la possibilità di farle vedere ai clienti.
Il risultato dell’esperimento fu che, nel giro di sei mesi, le vendite di acqua aumentarono del 20% e quella delle bevande gasate diminuirono dell’11%.
Cosa era successo? Le persone avevano raccolto, inconsciamente, lo stimolo dell’ambiente che le spingeva un po’ più di prima a comperare l’acqua. L’ambiente, con la nuova organizzazione, metteva le bottigliette sotto gli occhi delle persone, che dunque le acquistavano in misura maggiore rispetto a prima.
Questo esperimento dimostra che noi non scegliamo sempre quello che vogliamo realmente, ma scegliamo di fare o di non fare a seconda di ciò che l’ambiente ci propone.
Questo significa due cose importanti.
In prima battuta significa che l’ambiente che ci circonda ha un ruolo di primo piano, per quando spesso non considerato, nell’orientare i nostri comportamenti.
In secondo luogo significa che anche la nostra casa, se organizzata opportunamente, può diventare una risorsa a servizio dei nostri obiettivi, supportandoci nell’adozione dei comportamenti che desideriamo.
La casa al servizio delle buone abitudini: esempi pratici
Pensiamo a un obiettivo nel campo della “crescita personale”: mettiamo che tu voglia trascorrere meno tempo davanti alla tv e usarlo invece per leggere più libri. È chiaro che se sei uno di quelli che ha la tv in camera in bella vista davanti al letto, la tua è una mission impossible, dato che quell’ambiente ti invita a fare esattamente l’opposto rispetto a ciò che ti proponi.
La sera torni stanco a casa dopo una giornata impegnativa, stremato ti butti sul letto e cosa vedi proprio davanti a te? Un segnale chiaro, un invito al relax: la televisione. Questo segnale visivo ti spinge a compiere un’azione “talmente semplice da non poterle dire di no”: basta infatti allungare un braccio per prendere il telecomando e con un click hai messo sul canale dell’ultimo talent di turno.
Ok, credo che con questo tu abbia già capito come finirà la serata… Lo sforzo che devo richiedere alla mia forza di volontà, in una stanza in cui tutto va contro il mio obiettivo, è davvero grande e spesso la partita è persa in partenza perché le carte sono state truccate.
Ma se invece io togliessi la tv dalla camera da letto e la mettessi in salotto? Magari in uno di quegli armadi ad anta che possono nasconderla al loro interno? E se tenessi inoltre una bella pila di libri sul comodino? Ecco che l’ambiente così strutturato mi spingerà un po’ di più a leggere, invece che a guardare l’ultima puntata di un reality.
Oppure, poniamo che tu voglia modificare la tua alimentazione in una direzione più salutare.
Se in bella vista nella tua cucina ci sono le merendine, molto probabilmente sarai incentivato dall’ambiente a mangiarle, nonostante la tua intenzione a nutrirti in modo più salutare. Se invece, appena entri in cucina, ciò che ti si para davanti è un bel cesto di frutta fresca e magari un barattolo di frutta secca, ecco che la tua casa ti sosterrà nell’adozione di questa buona abitudine.
Allo stesso modo, se vuoi prendere l’abitudine di bere più acqua, non la tenere chiusa in frigorifero, ma mettila vicino alla tua postazione di lavoro, sul comodino o vicino al divano, in modo che quando alzi gli occhi la vedi e ti ricordi di bere.
Le soluzioni che l’ambiente che abitiamo può fornirci per favorire il raggiungimento dei nostri obiettivi sono moltissime: si tratta di cercarle, testarle e adottarle. Al contrario, se non impariamo a organizzare il nostro ambiente in modo che sia funzionale alle nostre scelte, finiremo per subire il potere del contesto.
L’obiettivo è disegnare il nostro ambiente in modo da promuovere le buone abitudini e penalizzare quelle cattive. Lavora quindi sulla tua casa per creare un ambiente favorevole all’adozione delle tue buone abitudini e agli obiettivi che desideri raggiungere.
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L’articolo PSICOLOGIA DELLA CASA: come creare un ambiente al servizio delle buone abitudini sembra essere il primo su Psicologo Milano.