Ma tu sei acido o basico?

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Ciao a voi!

Oggi vi invito a fare un test. Vi darà un’idea del vostro stato di equilibrio acido-base.

É importantissimo per capire se quello che mangiate, bevete, pensate e fate è positivo per il vostro corpo.

Non sto parlando di acidità di stomaco o di carattere, parlo di uno stato chimico – fisico dell’intero organismo.

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Esiste una scala per misurare se qualsiasi cosa è acida, neutra o basica: la scala del pH. Ha un range che va da 0 a 14. Tutti i numeri compresi tra 0 e 6 sono valori acidi, 7 è il numero della neutralità mentre tutti i valori superiori al 7 fino ad un massimo di 14 indicano basicità.

É materia di studio in chimica e fisica; lo ricorderete dalle scuole superiori oppure ne avete un’idea ora, che aiutate i figli a fare i compiti.

La scala del pH però non è solo materia di studio; è la nostra cartina tornasole (giusto per rimanere in tema) o la prova del nove se preferite, per sapere di noi, per stare bene e per prevenire malanni fisici, psichici e invecchiamento.

Acido, neutro, basico sono tre “mondi” totalmente diversi, e fanno la differenza.

Quando insegnavo chimica e altre materie scientifiche alle scuole superiori, mi impegnavo al massimo per trasmettere l’importanza della scala del pH. Trasformavo l’argomento in simulazioni di vita, gioco con metafore ed esempi. Pensavo e preparavo la lezione dedicata questo argomento (ora che ci penso lo facevo con tutti gli argomenti: chimica, fisica, biologia, astronomia non sono materie amate da tutti, renderle interessanti, coinvolgenti era il mio compito) calandomi nella testa dei ragazzi, nei loro interessi e passioni per trasformare la didattica in vita (loro) quotidiana. Che fosse utile, pratica, interessante e non barbosa, arida e prettamente numerica. Lo scopo ultimo che condividevo con loro non era il voto, ma la conoscenza, il sapere, l’avere gli strumenti per scegliere il meglio. Grossa responsabilità, lo so, ma una meravigliosa responsabilità che si trasforma in gioia che ti riempie e ti torna indietro tutta.

Ora non insegno più a scuola. Ho fatto delle scelte di vita professionali che mi trovano concentrata in ambito alimentare con i pazienti. É una forma diversa di insegnamento ma, alla fine, lo faccio ancora. Analizzare singolarmente il modo ottimale di alimentarsi per ognuno è pur sempre una modalità di insegnamento. Non ne posso fare a meno; è la mia passione. Per questo ho accettato di insegnare scienze dell’alimentazione, più precisamente, la “psico-alimentazione”, che è quello che faccio anche con voi. Solo che qui scrivo e non parlo. Spero abbia la stessa efficacia.

Il test “sei acido o basico?” che vi propongo è semplice. Vi ritrovate in alcune di queste condizioni?

  • dolori vari (escludendo artriti, artrosi e simili)
  • stanchezza cronica
  • problemi gastrointestinali
  • strane forme di intolleranza alimentare (escludendo le allergie conclamate)
  • riposo notturno alterato
  • sonnolenza giornaliera
  • gonfiore addominale, edema agli arti inferiori
  • umore altalenante, malavoglia
  • capelli, unghie deboli; pelle segnata e poco luminosa
  • tendenza ad ammalarsi spesso

Potrei allungare l’elenco ma direi che è sufficiente.

Vi siete ritrovati in qualche punto? Spero di no; ma la maggior parte delle persone lamenta uno o più sintomi. Tutti partono da un processo infiammatorio scatenato dallo squilibrio acido-base.

Molti si trovano in una condizione lieve/moderata di squilibrio acido-base; non sono malati ma qualcosa non va. La forma conclamata è la malattia.

Il nostro organismo (sangue e tessuti) è fisiologicamente neutro o leggermente alcalino (basico) con valori di pH intorno al 7,4; non acido quindi. L’unico ambiente francamente acido è lo stomaco per la presenza dell’acido cloridrico (HCl) utile alla digestione. L’ambiente gastrico è davvero acido (punteggio circa 2 della scala pH) per questo lo stomaco è tappezzato da cellule deputate a proteggerlo da questa estrema acidità. Se così non fosse verrebbe “auto-digerito” dai succhi gastrici stessi. Per intenderci, l’ulcera gastrica è dovuta ad un’alterazione di questa protezione che causa lesioni alle pareti dello stomaco.

La salute, il benessere a tutto tondo e la longevità sono il risultato del perfetto equilibrio acido-base.

Cosa può alterarlo? Cosa induce salute o malattia? Cosa influenza l’equilibrio meraviglioso che ci fa forti, giovani e in forma smagliante?

PRINCIPALMENTE IL NOSTRO STILE DI VITA.

La risposta è sempre dentro di noi. Il segreto, il migliore consiglio, la Verità è riposta dentro le nostre cellule, nella saggezza millenaria del nostro sistema organico. Sappiamo sempre cosa è giusto per noi; non sempre sappiamo o vogliamo ascoltare.

Lo stile di vita inteso come:

  • alimentazione
  • esercizio fisico
  • pensieri, aspettative, immaginazione
  • centratura mentale e calma

sono fattori, azioni e scelte che decretano la qualità della vita, la direzione che corpo e mente intraprendono per noi. Corpo e mente sono al nostro servizio e fanno quanto chiediamo loro. Anche se non ne siamo consapevoli.

Diventiamolo.

Conviene.

Davvero!

Diamo la giusta direzione al corpo, diamogli la possibilità di non virare i suoi elementi verso uno stato di pericolosa acidità.

Diamoci salute.

Gli alimenti giocano un ruolo cruciale.

Alcuni mantengono il perfetto equilibrio, altri inducono acidità metabolica. Non si muore ovviamente per questo. Il nostro organismo ha potenti armi per contrastare gli “insulti acidi” e aziona strategie di riequilibrio.

Dipende però da quanto fai lavorare questi guardiani della salute, dipende da quanti pasti “acidificanti” fai, da cosa mangi e bevi ogni giorno.

Ok, ora ve lo dico.

Vi dico quali sono i cibi che tendono ad acidificare:

  • proteine animali (carne, latticini in testa. Poi pesce e uova)
  • aceto (tutti i tipi)
  • agrumi (in particolare arance, mandarini. Il limone e il pompelmo no)
  • alcolici
  • zuccheri vari
  • lieviti
  • cibi raffinati (come cereali raffinati ossia pasta riso ecc) e processati a livello industriale
  • tecniche di cottura che prevedono alte temperature per tempi lunghi

E ora i cibi considerati “alcalinizzanti” ossia capaci di mantenere e riportare il famoso equilibrio richiesto dal corpo:

  • tutti i vegetali (quindi le verdure, i funghi, e la maggior parte dei legumi)
  • alcuni cereali o “simil-cereali” come quinoa, amaranto, miglio
  • alcuni condimenti come zenzero, curcuma, curry, salvia, rosmarino, semi di cumino, semi di finocchi e di sesamo
  • la frutta secca (noci, mandorle, nocciole e semi vari)
  • la giusta idratazione. Non è un alimento; ma bere, acqua naturale non fredda, in giusta quantità in base alla nostra età, attività fisica e e periodo dell’anno influenzano il prezioso equilibrio

Ecco il disappunto; non vi vedo ma vi “sento”.

State pensando che se togliete i cibi acidificanti non avete più nulla di buono da mangiare. Che insomma non potete vivere di sola verdura.

Avete ragione.

É vero.

Non si può vivere di sola verdura. Non mi permetterei mai di chiedervelo. I vegetariani/vegani (che non è vero che mangiano solo verdura) hanno fatto la loro scelta che condivido ma non impongo.

Non è necessario; non per tutti almeno…

Quello che è necessario è, ancora una volta, l‘equilibrio, la calibrata scelta degli alimenti, la cura che prevede una cernita mirata e personalizzata dei cibi. Che dipende da chi siete, da cosa fate, dalla vostra storia. Da quello che la vita sociale, familiare e lavorativa vi chiede.

Non si può generalizzare; ma si può suggerire un buon compromesso che, a volte, può accontentare tutti.

cibo coronavirus

Allora vi chiedo di scegliere SEMPRE i cibi alcalinizzanti da ABBINARE ai cibi acidificanti che, per quanto ti è possibile, cercherai di limitare.

In soldoni: se scegliete un cereale (per esempio la pasta o il riso rigorosamente integrali) abbinate un condimento con le verdure (per esempio pasta più radicchio o rucola o altro che vi piace più zafferano, oppure riso con funghi o pesce più pomodorini). Alternate e provate i cereali alcalinizzanti.

Se pranzate con il pesce o le uova non fatevi mancare un contorno di verdure di stagione condite con olio extra-vergine d’oliva, limone (poco sale!) e spezie. Inserite le verdure anche nella composizione stessa del piatto (per esempio branzino cucinato al forno con zucchine a cui abbinerete un’insalata multicolore oppure un mix di verdure miste saltate in padella)

La carne? Massimo due volte alla settimana se siete adulti. Sempre con contorno di verdure.

Non è impossibile vero?

I dolci?

Ne abbiamo parlato tanto negli articoli precedenti. No a quelli confezionati ma ogni tanto concedetevi qualcosa di casalingo. Abbiamo pubblicato delle ottime ricette.

Fatelo a colazione e non la sera; i vostri sistemi di difesa e riequilibrio acido-base sapranno cosa fare.

Colgo l’occasione per proporvi la ricetta di Manuela, inviatami a seguito della proposta dello scambio ricette dolci.

É un buon esempio di colazione. O per qualcuno (studente o atleta) anche come merenda.

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TORTA DI MANDORLE

Ingredienti:

180 g di farina di riso integrale

65 g di farina di mandorle

una manciata di mandorle intere

40 g di farina di mais

100 g di latte di mandorle senza zucchero

30 g di olio extra-vergine d’oliva

3 uova intere

130 g di zucchero di canna grezzo

16 g di lievito vanigliato

Procedimento:

Sbattere le uova con lo zucchero fino ad ottenere un composto chiaro e spugnoso. Aggiungere mescolando latte e olio. Continuare a mescolare e aggiungere le polveri (farina di riso, farina di mandorle, amido e lievito) poco alla volta. Alla fine incorporare l’albume montato a neve.

Versare il composto in una tortiera apribile dal diametro di 22 cm circa. Cospargi con un po’ di  farina di mandorle, ornare con mandorle intere o granella di mandorle (oppure noci o nocciole) e cuocere in forno statico a 180°C per circa 25/35 minuti.

Gli studi però ci dicono anche altro. Parlano di stile di vita e di pensiero. Ci ricordano che non siamo fatti per stare seduti tutti il giorno. Questo acidifica.

Non ci sono dubbi: essere sedentari fa male. Molto. Bando alla pigrizia. Fai quello che puoi ma fallo. Da oggi stesso.

Ancora di più acidifica, e fa ammalare, lo stress, l’ansia, la bassa autostima. Il timore di non farcela. La paura. Le paure. Tutte.

Fandonie direte voi.

Anche io non ci credevo; pensavo fosse la solita esagerazione, quel controllo “sopra le nostre teste” che ci ripete di “fare i bravi”.

Mi sono dovuta ricredere.

Hanno fatto degli studi, seri, accreditati e hanno scoperto che sentimenti come la paura (per esempio la paura per il futuro che ora, ai tempi del COVID-19, ci agita un po’ tutti), i sensi di colpa, la rabbia, il senso di incompiuto per quello che siamo e facciamo, impongono una sorta di alterazione cellulare profonda che intacca il benedetto equilibrio acido-base e ci fa male. Ci espone, ci rende fragili.

E non è tutto: la tristezza, la sensazione di impotenza, i pensieri “neri” che si fanno sentire quando siamo stanchi e sfiduciati, cambiano il ritmo vitale del ricambio cellulare. Insomma tolgono fiato e  armonia alla danza della Vita che si rinnova ogni giorno dentro di noi.

Già, ogni giorno ti trasformi, ricambi le cellule e dai un nuovo comando a tutto il sistema di organi e tessuti del tuo corpo.

Sei tu che, con quello che mangi, dici, pensi e fai, organizzi l’agenda cellulare e impartisci ordini e direttive.

Sei il titolare, l’amministratore della tua azienda corpo, spirito, mente. Vita.

Decidi tu. Tu hai il potere.

Sii fiero e grato per questo.

Hai un navigatore interno che ti indica la direzione giusta. Non sbaglia, mai. A patto che tu ascolti e credi. A patto che tu faccia davvero ciò che ti chiede. Il corpo. Il buonsenso. Non la società, il buoncostume o le altre regole comuni. Quelle sono fatte per la comunità. Per mantenere ordine e giudizio. E vanno bene per la massa.

Per te va bene la “parola” del tuo dentro.

Ascoltala.

Puoi sempre aggiustare il tiro e virare verso la pace, l’armonia, la salute, l’allegria e tutto quello che è buono e ti piace se entri in risonanza, ossia nelle stesse frequenze d’onda energetiche, del bello e buono. E lo sai, il bello e il buono hanno il sapore della gratitudine, dell’amore, della fiducia e del credo. Della Natura, delle Scienze, delle piante, degli animali, del ritmo delle stagioni, del tuo volere essere di aiuto agli altri, della tua bontà e gentilezza.

Le frequenze energetiche di amore e gratitudine sono esponenziali, non lineari. Questo significa che aumentano e diventano sempre più forti anche se lo stimolo iniziale è piccolo; anche se sei solo tu ad iniziare. Anche se ci metti solo quello che puoi. É abbastanza. Per iniziare almeno.

Ecco tutto questo riporta equilibrio e ripara.

Abbassa il livello potenzialmente dannoso dell’acidosi.

Hai già superato il test se hai sentito vibrare qualcosa in te.

Quella vibrazione ti indicherà cosa fare.


Non avere dubbi.

Raccontami cosa hai provato.

Dimmi come ti sei aiutato. Servirà anche agli altri lettori.

La loro gratitudine ti arriverà diretta.

Anche così contrasti l’acidosi. E ti fai del bene.

Grazie per lo scambio.

TUTTO, ANDRÁ BENE!

Vi aspetto qui. La prossima settimana.

Io ci sarò.

Vi parlerò di merende, di cene ideali e vi darò qualche altro spunto di pensiero con piccoli test ed esercizi di pensiero.

Abbiate pazienza. Sono “prof” nell’anima.

Grazie

Valentina Cutri

Articolo di Valentina Cutri  (http://www.valentinacutri.it)
  • dietista e naturalista. Diploma di economo-dietista e laurea in scienza naturali presso l’università statale di Milano
  • ha uno studio privato come dietista naturalista in Bovisio Masciago (Monza Brianza). Collabora in qualità di dietista naturalista presso centri benessere, farmacie e palestre.
  • organizza corsi di educazione alimentare presso gli stessi centri e aziende private
  • insegna presso Università di tutte le età Milano Loreto e Varedo la “psico-alimentazione.

L’articolo Ma tu sei acido o basico? sembra essere il primo su Psicologo Milano.

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