La Nostra Divina Sophia Loren non smette mai di stupirci e di regalarci saggi di un talento infinito che il tempo non sembra minimamente scalfire. Sarà assegnato infatti alla grande attrice, romana di nascita ma napoletana d’adozione, il Nastro di platino 75 del Sindacato nazionale giornalisti cinematografici.
Un premio creato appositamente per la diva ottantaseienne che quest’anno è tornata davanti alla macchina da presa per il film di suo figlio Edoardo Ponti, La vita davanti a sé sulla piattaforma Netflix.
Il film è candidato come miglior film straniero ai Golden Globe che si svolgono domenica notte tra Los Angeles e New York e anche per la miglior canzone Io sì (Seen) di Diane Warren, cantata da Laura Pausini.
“È stata proprio lei, Sophia, a suggerirci indirettamente questo riconoscimento così speciale, spiega Laura Delli Colli Presidente del Sindacato, in un filmato di venticinque anni fa, ricevendo con Michelangelo Antonioni e Alberto Sordi il Nastro d’Oro dei primi 50 anni del Sindacato, proprio Sophia commenta: “Dopo un omaggio come questo, per me, forse, potreste un giorno solo inventare il Nastro di platino…” L’abbiamo fatto e adesso festeggiamo questo suo grande, emozionante ritorno sul set”.
La motivazione
“Nella sua toccante interpretazione ne La vita davanti a sé diretta da suo figlio Edoardo Ponti con una straordinaria sensibilità, si legge nella motivazione, Sophia Loren ancora una volta ha toccato il cuore di milioni di spettatori con il suo talento e con un messaggio d’amore universale.
La vita davanti a sé è un film che parla di tolleranza e di generosità, un invito a donare amore assoluto e, insieme, una lezione di civiltà. Nella storia di un amore unico, il diritto non solo di poter amare ma di essere tutti, comunque, amati”.
La dedica speciale: “A chi ha la mia età”
Dall’attrice, che ha accolto la notizia nella sua casa di Ginevra, un messaggio ricco di emozione:
“Grazie di cuore per quest’onore. Mi tocca profondamente perché celebra un film e un personaggio che mi sono entrati nell’anima.
Quando Edoardo mi ha offerto il ruolo devo ammettere che una parte di me era ansiosa di camminare sul set dopo dieci anni di assenza, gli anni passano per tutti, ma nel momento in cui mi sono trovata davanti alla macchina da presa, tutte le paure e le ansie sono state sostituite dalla passione e l’impegno a raccontare questa bellissima storia piena di umanità, amore e tolleranza.
Voglio anche dedicare questo premio a tutti coloro che condividono la mia età. I sogni e la passione per la vita non hanno età e quindi perché non vivere ogni giorno come se fosse l’inizio di un bellissimo nuovo capitolo? Auguro a tutti le gioie inaspettate della vita davanti a voi”.
Il film di Edoardo Ponti, figlio dell’attrice e del produttore Carlo Ponti, è tratto dal romanzo di Romain Gary. Protagonista assoluta è Madame Rosa, interpretata da Sophia Loren, un’anziana ex prostituta ebrea che ancora porta sulle braccia i segni del campo di concentramento di Auschwitz.
In una Bari dei giorni nostri, si occupa dei figli delle prostitute del quartiere. Tra loro vi è Momo, un ragazzino senegalese che l’ha derubata: insieme supereranno la loro solitudine, formando un’insolita famiglia.
Accanto a Sophia Loren fanno parte del cast il piccolo Ibrahima Gueye, Renato Carpentieri, Babak Karimi e Massimiliano Rossi.
La carriera straordinaria di un’Icona mondiale del Cinema
Come si fa a riassumere in poche frasi una carriera come quella di Sophia Loren, di un’artista che è entrata nella Storia del Cinema?
È stata diretta dai più grandi registi italiani come Vittorio De Sica, Mario Monicelli e Ettore Scola e stranieri come Robert Altman e Charlie Chaplin, e ha lavorato a fianco di attori come Marcello Mastroianni, Marlon Brando, Cary Grant.
Bastano soltanto queste poche notazioni per avere un quadro preciso della dimensione artistica di Sophia Loren.
Ancora più difficile risulterebbe nominare i film più belli di cui è stata protagonista, perché sono tanti, troppi e rischieremmo di dimenticare qualche capolavoro e sarebbe imperdonabile.
Al massimo, se qualcuno mi rivolgesse la domanda: Quali sono i tre film con protagonista Sophia Loren che per te sono indimenticabili? In quel caso, la mia risposta sarebbe la seguente:
Un simbolo italiano nel mondo
Per Sophia Loren il perimetro cinematografico è troppo limitante e limitativo.
Stiamo parlando di un personaggio che, grazie al cinema, è diventata una star mondiale, e che, parallelamente, è universalmente riconosciuta come un simbolo italiano, per il suo stile, la sua eleganza, la sempiterna bellezza.
Le sue foto le troviamo appese alle pareti dei locali più disparati, la sua immagine è stampata addirittura sulle scatole delle pizze per l’asporto, accanto allo stivale tricolore ed alla Vespa. Un’Icona, un Simbolo, in Mito che non conosce l’usura del tempo.
Grazie a Edoardo Ponti per aver riportato sua madre Sophia sulla scena, di averle assegnato un ruolo degno del suo cristallino talento e per farci godere ancora un po’ di CINEMA scritto a lettere maiuscole, seppure ancora seduti sul divano di casa.
Sophia Loren nella sua carriera ha vinto due Premi Oscar:
1960: La ciociara, film diretto da Vittorio De Sica
1991: Alla carriera