Manuale d’istruzioni.
Leggere attentamente le avvertenze.
Attenerci alle norme comportamentali per difenderci dal contagio del Coronavirs è alquanto semplice: lavarsi spesso le mani, rispettare un metro di distanza, restare a casa.
Sono azioni chiare, che comprendiamo e che siamo in grado di fare. Certo, ci costano sacrifici, ma possiamo farle.
Tuttavia, il difficile non è proteggerci a livello fisico: la vera battaglia è quella psicologica. Infatti, la condizione di quarantena molto probabilmente sarà necessaria per più di un mese. E allora non si tratterà più “semplicemente” di stare a casa e di come occupare il nostro tempo, ma di come occuparci di noi stessi, dei nostri pensieri. Di restare integri mentalmente mentre intorno a noi, in pochi giorni, il mondo non è più quello che conoscevamo. Le nostre abitudini sono state stravolte, e noi non ci sentiamo più quelli di prima.
Affacciandoci dalla finestra non vediamo più lo stesso panorama: le strade sono vuote, di un silenzio insopportabile. Anche solo fare la spesa, attività che fino a pochi giorni fa svolgevamo frettolosamente come un’incombenza tutt’al più fastidiosa, adesso è diventata una liturgia alienante, con carrelli in fila fuori dal supermercato a cui sono aggrappate persone dagli occhi vitrei, con lo sguardo perso in chissà quali pensieri.
E proprio questi pensieri dobbiamo gestire, per non sprofondare nell’abisso, per non lasciarci trascinare dall’angoscia.
Ecco perché da psicologi sentiamo la responsabilità di prenderci carico del “Paziente Italia”, e abbiamo pensato di condividere un “Kit di r-esistenza psicologica al Coronavirus”, offrendo alcune indicazioni pratiche che se ti impegnerai a seguire correttamente potranno aiutarti in questo momento così delicato.
Ogni Kit contiene 3 strumenti pratici che ti invitiamo a condividere con i tuoi cari inviando loro questo articolo per mail o via social, oppure parlandone insieme.
Inoltre, nel caso tu o i tuoi familiari abbiate bisogno di una consulenza, io e il mio team possiamo aiutarvi attraverso sedute online, pratica che svolgiamo normalmente ormai da diversi anni con risultati identici a quelli delle sedute in studio.
La nostra missione di psicologi è fornirvi l’attrezzatura mentale più adeguata per affrontare il periodo di quarantena e uscirne integri psicologicamente. Anzi, magari più forti e con più voglia di vivere di prima, perché no?
Ecco i primi tre strumenti del Kit di r-esistenza psicologica al Coronavirus, messi a punto per te dalle officine psicologiche del MazzuTeam® ad opera del Dr. Davide Lo Presti e del Dr. Luca Mazzucchelli.
Kit di primo soccorso
Strumento 1
Antivirus mentale: prevenire il contagio psichico
Così come il pericolo più grande a livello fisico è essere contagiati dal virus, anche a livello psicologico è importante non lasciarci infettare, prendendo delle precauzioni.
L’infezione mentale avviene esponendosi in maniera massiccia alle notizie relative al coronavirus, compulsando telegiornali, siti internet e social. Parlando sempre del coronavirus e pensando sempre al coronavirus.
Infatti, noi creiamo la nostra idea di mondo attraverso i nostri pensieri, e laddove poniamo la nostra attenzione quella realtà è destinata a ingigantirsi, col rischio che può finire per schiacciarci.
Naturalmente è importante tenersi aggiornati e conoscere gli sviluppi della situazione. Sia per comportarci in base alle nuove disposizioni che possono emergere, sia per partecipare a quella dimensione storica che collettivamente stiamo vivendo.
Ma un conto è informarsi un altro deformarsi. Infatti il rischio psicologico è che l’esposizione prolungata a situazioni e scene di orrore e il senso di impotenza da esse derivato, mettendo in un continuo stato di allarme l’organismo, possa provocare un disturbo post-traumatico da stress che magari non si manifesta nell’immediato, ma che può insorgere anche mesi dopo, quando ritorneremo alla normalità, attraverso incubi notturni, pensieri ricorrenti e ansia.
Pertanto, l’indicazione pratica che da psicologi ti consigliamo di seguire e di far seguire ai tuoi cari è di limitare l’accesso alle informazioni in momenti specifici della giornata. Ad esempio potresti decidere di prenderti mezz’ora a pranzo e mezz’ora a cena per aggiornarti sugli ultimi sviluppi attraverso la tv, internet o i social, e di evitare categoricamente di compulsare le notizie nel resto della giornata.
Se senti che due slot di mezz’ora non ti sono sufficienti puoi aggiungere un altro slot. L’importante è che l’accesso alle informazioni non sia frammentato e compulsivo come un brusio di fondo continuo, ma regolarizzato in finestre temporali precise che rappresentano degli intervalli rispetto alle altre attività della giornata .
Infine è fondamentale nella ricerca di informazioni attingere a fonti ufficiali e autorevoli: in questo periodo le fake news sono diffusissime e possono creare ulteriore allarmismo e confusione, mettendo in agitazione il tuo sistema nervoso. Soltanto le informazioni dei fatti reali possono darti la misura effettiva dell’evolversi la situazione. Tutto il resto è stress inutile e dannoso.
Antivirus 2
Esperienze normalizzanti
Dopo che ti sei debitamente informato attraverso fonti autorevoli e in finestre temporali definite, è importante nel resto delle ore non stravolgere completamente la tua routine quotidiana.
La mattina svegliati, rifai il letto, cura la tua igiene personale. Non stare tutto il giorno in pigiama e mangia a orari regolari. Per quanto possibile cerca di mantenere vive il più possibile le tue abitudini di vita. Che tu faccia smartworking oppure in questo momento non stia lavorando, è importante cercare di mantenere un legame col tuo vecchio “io” e non spezzare quel filo sottile e prezioso.
Infatti, il nostro senso di identità è strettamente legato alle azioni che compiamo. Certi gesti hanno la funzione di rafforzare la nostra identità e di rassicurarci al tempo stesso, restituendoci un senso di normalità che col passare dei giorni potrebbe rappresentare la nostra ancora di salvezza, il nostro appiglio.
Al contrario, vivere sganciati dalle nostre vecchie abitudini potrebbe trascinarci in una dimensione mentale di smarrimento, confusione e acuta sofferenza, rendendo inoltre più doloroso e difficile il ritorno alla normalità quando l’emergenza Coronavirus sarà finita.
Pertanto, ricorda di non perdere di vista quel filo sottile, fatto di comportamenti e abitudini che ci legano alla nostra identità.
Antivirus 3
Occuparti e non preoccuparti
Non abbandonare la dimensione della progettualità. Sebbene viviamo in una condizione di incertezza sotto molti aspetti, ci sono elementi che sicuramente resteranno in piedi.
L’erba nel tuo giardino continuerà a crescere: utilizza il tempo libero per falciare il prato. Metti in ordine il garage.
Se sei uno studente, sai che l’università riaprirà sicuramente: imponiti una routine di studio, portati avanti con la preparazione degli esami.
Se sei un professionista, potresti lavorare al tuo sito. Infatti le operazioni online non sono intaccate dal virus. Potresti iniziare a produrre contenuti che mostrino la tua professionalità adesso che non sei così impegnato. Contenuti che continueranno a parlare di te anche tra 5 o 10 anni, diventando di fatto i tuoi commerciali digitali. Oppure potresti fare degli aggiornamenti per la tua professione, in modo da essere pronto, anzi avvantaggiato rispetto ad altri quando ripartiremo.
Inoltre, per tutti è possibile seguire dei videocorsi, leggere quei libri che non hai mai il tempo di leggere. Insomma: il tempo occupato in formazione oggi sarà il tuo vantaggio domani.
Attenzione: non sottovalutare l’importanza di queste azioni, che oltre a essere utili da un punto di vista strettamente pratico consentendoti di utilizzare il tempo in maniera proficua, servono come mezzo per preservare la tua integrità psicologica, rassicurandoti da un punto di vista emotivo e tenendo insieme il tuo senso di identità.
Più tempo passi a preoccuparti, vivendo in emozioni dolorose come l’angoscia, la paura, più la tua identità rischia di disgregarsi. Invece, più tempo passi a occuparti dei tuoi interessi, delle tue passioni, più resti coeso e integro a livello psicologico.
Questi sono i primi 3 strumenti del Kit di r-esistenza psicologica al Coronavirus.
Presto metteremo a punto altri “antivirus psicologici” per aiutare te e i tuoi cari in questo momento delicato.
Ti invitiamo a condividere questo kit con tutti i tuoi contatti il più velocemente possibile. Perché il contagio aumenta di ora in ora ed è importante intervenire tempestivamente.
Ti ricordiamo che noi col nostro MazzuTeam®, composto da psicologi professionisti, formati per lavorare attraverso sedute online, siamo disponibili per esserti d’aiuto tramite Skype e Messenger.
Se vuoi iniziare un percorso di cura personale, contatta il centro di psicologia di Luca Mazzucchelli, per avere consulenze dal vivo o via Skype: https://www.psicologo-milano.it/contatta-psicologo/
Un caro saluto da Davide Lo Presti & Luca Mazzucchelli delle Officine Psicologiche del MazzuTeam®.
Davide Lo Presti, psicologo e saggista, autore del libro La profezia che si autorealizza. Il potere delle aspettative di creare la realtà (Flaccovio Editore, 2018). Insieme a Luca Mazzucchelli cura la rubrica “Libri per la Mente” sulla storica rivista Psicologia Contemporanea.
http://www.psicologomontecatini.com.
Luca Mazzucchelli, psicologo e imprenditore,
direttore di Psicologia Contemporanea, autore del libro Fattore 1% Piccole abitudini per grandi risultati (Giunti 2019).
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