Imen Jane: cos’è successo alla divulgatrice di economia

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La fama dà, la fama toglie. Lo sa bene Imen Jane, la divulgatrice 26enne che nelle ultime ore sta assistendo a una damnatio memoriae che Montanelli levati proprio. La ragazza, autodefinitasi negli ultimi anni “economista”, è finita al centro della bufera mediatica dopo che hanno iniziato a trapelare voci riguardanti la sua laurea, o presunta tale. Nella giornata di ieri è emerso, infatti, che Imen Boulahrajane, in arte e su Instagram Imen Jane, non sarebbe laureata in economia all’Università Bicocca di Milano, come, invece, più volte dichiarato nel corso di alcune interviste e riportato in diversi articoli.


Quando sono nati i dubbi

I dubbi sono emersi dopo un evento organizzato dalla banca d’affari Goldman Sachs, in cui Imen ha presenziato in veste di “economista”. Dopo essersi espressa con un linguaggio poco tecnico, uno spettatore si è rivolto alla ragazza e con fare insospettito le ha chiesto: “In cosa è laureata?”. Risposta non pervenuta.

La ragazza fa mea culpa

Tuttavia, Imen non si è tirata indietro e ha deciso di fare chiarezza sulla vicenda, postando alcune stories su Instagram. La ragazza ha fatto mea culpa, spiegando di aver trascurato gli studi negli ultimi anni per dedicarsi interamente all’attività di divulgatrice sul web. Ma oggi ha capito che è giunto il momento di tornare sui libri per chiudere un ciclo iniziato anni fa, spinta dalla passione che ha sempre coltivato per l’economia. L’intervento si chiude con un riferimento ad alcuni esempi di grandi personaggi contemporanei che sono riusciti a coronare il proprio sogno, pur senza possedere una laurea: Mark Zuckerberg, Steve Jobs e l’italianissimo Piero Angela.

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Era la “parte buona” dei social

Negli ultimi anni, Imen ha rappresentato la parte “buona” dei social, fatta di informazione, condivisione e lotta alle fake news e, proprio in funzione di ciò, non c’è da stupirsi di fronte alla delusione che molti hanno dichiarato di riservare da ieri nei suoi confronti. Dopo aver raggiunto più di 300 mila followers grazie alle sue pillole di economia da 15 secondi l’una (il tempo di una story su Instagram), la ragazza ha fondato Will_ita, una startup nel campo editoriale, annunciata come “il giornalismo del futuro”, per la quale è riuscita a ottenere finanziamenti per 1,2 milioni di euro. Imen è stata persino inserita da Forbes tra i “30 under 30” più influenti, come riportato anche nella bio della giovane. Riconoscimenti conseguiti in molto tempo, oggi spazzati via nel giro di appena 24 ore.

Non giudichiamo troppo in fretta

Sebbene ora sia facile “darle addosso” e gridare all’impostore, è bene tenere a mente tutte quelle volte che Imen ci ha aiutato a capire e interpretare il mondo (complicato) che ci circonda. Con un linguaggio semplice e sintetico, questa ragazza è stata capace di rendere interessanti anche gli argomenti più “noiosi”, ma soprattutto accessibili a tutti. Anche a chi non ha una laurea, tanto per rimanere in tema. Con dedizione e impegno, Imen si è “sacrificata” per la causa dell’informazione seria e consapevole e questo è giusto riconoscerglielo. Tuttavia, è opportuno che la giovane si faccia momentaneamente da parte, per portare a termini gli studi come ha promesso di fare. Allora, saremo nuovamente pronti ad ascoltarla con tutto l’interesse e la curiosità che è riuscita a solleticare in noi e con cui – ne siamo certi – riuscirà a riconquistare la nostra fiducia.

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