“Il Commissario Montalbano”: i 10 luoghi da sogno visti nella fiction di Rai1

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Da quando i romanzi di Andrea Camilleri sono stati trasportati in tv – grazie alla fiction Il Commissario Montalbano il tour per i “luoghi di Montalbano” è divenuto uno degli itinerari più popolari di tutta la Sicilia. Tuttavia Montelusa, Vigata, Mannara e Marinella – le location principali in cui si intrecciano le vicende del nostro Salvo – sono in realtà nomi di fantasia. Pertanto dove si svolge esattamente questo viaggio? Soprattutto nella Sicilia orientale, attraverso luoghi ormai di culto come Ragusa-Ibla, Scicli e Punta Secca. Da soli o usufruendo di agenzie chiavi in mano.

Con la quarantena di queste giorni, l’unica possibilità di “visitare” queste terre incantevoli è guardando le repliche del Commissario. Senza dimenticare che le indagini del commissario ci hanno portato, ogni tanto, anche nel profondo Nord. Proprio come nel caso del primo episodio di queste rimesse in ondaL’altro capo del filo. In onda su Rai1 alle 21.25.

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1 – La casa del Commissario Montalbano a Santa Croce Camerina

La famosa località conosciuta come Marinella – paesino dove risiede Salvo – coincide con Punta Secca. E se la casa in riva al mare del commissario è diventata uno dei B&B più prenotati della costa, il merito è proprio della serie tv. Punta Secca è una frazione balneare di Santa Croce Camerina ed è caratterizzata da formazioni rocciose, scogliere basse ed eccezionali tramonti. Gli stessi che Montalbano osserva dal suo terrazzo fra un’indagine e l’altra.

il commissario montalbano

Salvo Montalbano sul terrazzo della sua casa (Foto di Fabrizio Di Giulio)

2 – La spiaggia di Puntasecca

Oltre alle nuotate di Montalbano, uno dei topos più amati della serie, la sabbia della località marittima è stata teatro anche di numerose indagini. Indimenticabile il cavallo morto dell’episodio La pista di sabbia, che farà partire un’inchiesta legata a corse ippiche clandestine. Ma Punta Secca è soprattutto uno dei luoghi dell’anima del nostro Salvo, la cornice perfetta per le sue intricate riflessioni investigative. Senza dimenticare quelle sentimentali, forse le più ingarbugliate.

Il commissario Montalbano

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Luca Zingaretti alla spiaggia di Punta Secca. (foto di Duccio Giordano)

3 – Il commissariato a Scicli

Patrimonio UNESCO dal 2002, il centro storico di Scicli è uno dei luoghi principali della fiction. Oltre ad essere una delle più belle e antiche cittadine barocche del ragusano. Fra le stradine strette e le casette addossate, possiamo rintracciare l’ormai iconico Commissariato di Vigata che corrisponde al Palazzo Comunale. L’ex Camera del Lavoro della città invece è stata scelta per ambientare gli uffici di Salvo e del suo vice Mimì Augello. Anche gli esterni della Questura di Montelusa si trovano a Scicli, più precisamente a Palazzo Iacono. Località ormai entrate nell’immaginario televisivo, specialmente quando il commissario irrompe sgommando con la sua vecchia Fiat Punto.

Il centro storico di Scicli. (Sicilia.it)

4) Il centro storico di Ibla

È il quartiere più antico di Ragusa, caratterizzato da tetti addossati e viuzze pittoresche. Ibla sorge su una collina nella parte alta della città e conta 42 chiese e numerosi palazzi in stile barocco. Che nella fiction diventano le architetture e i piccoli quartieri della città di Vigata. Posti ormai famosissimi e ricercati dai turisti, compresa la famosa trattoria “da Calogero”, tappa obbligatoria per i piatti di pesce che tanto piacciono al commissario.

Il commissario Montalbano

Una veduta sul quartiere ragusano di Ibla. (Archivio RCS)

5 – La Fornace Penna

Fornace Penna è una vecchia fornace abbandonata, a picco sul mare sulla scogliera Pisciotto, nel comune di Scicli. Nella fiction diventa la Mannara, una tonnara oggetto di indagine del commissario e luogo di prostitute e incontri clandestini. Rudere di archeologia industriale, nacque per volontà del barone Guglielmo Penna che volle costruire la sua industria di laterizi nei primi anni del ‘900. Più che a una fabbrica di mattoni, la Fornace somiglia a una cattedrale: il critico d’arte Vittorio Sgarbi, a tal proposito, la definì come «una basilica laica in riva al mare».

Il commissario Montalbano

Fornace Penna vista dalla spiaggia vicina. (foto di Lorenzo Iachinonoto)

6 – Il castello di Donnafugata

Una sontuosa residenza nobiliare che sorge a 15 chilometri da Ragusa, composta da 122 stanze di cui solo una ventina aperte al pubblico. Il castello venne scelto, fin dai primi episodi, per ricostruire la casa del capomafia Balduccio Sinagra. Anziano malavitoso ormai in punto di morte, che spesso convoca Montalbano per una chiaccherata “amichevole”. Numerose scene sono state girate fra le mura, altre nel lussuoso giardino e nel 2012 Luca Zingaretti sposerà la sua Luisa Ranieri proprio qui.

Un’immagine della splendida dimora di Donnafugata. (Touringclub.it)

7 – Tindari

Prima puntata della terza stagione, nel lontano 2001, La gita a Tindari è rimasta nel cuore degli spettatori. In primis per i bellissimi scorsi dell’incantevole frazione della località Golfo dei Patti in provincia di Messina. Ma soprattutto perché, di fronte ai piccoli faraglioni della costa, Montalbano chiederà a Livia di sposarlo. Un avvenimento che tutti aspettano invano ormai da quasi vent’anni.

Luca Zingaretti e Katharina Böhm in una scena di “La gita a Tindari”. (Palomar)

8 – Il Tempio della Concordia

In una gola incantata, vicino ad Agrigento, si trova il più imponente insieme monumentale di tutta la Magna Grecia: la Valle dei Templi. I resti della città ellenistica, gli imponenti templi dorici quasi intatti, le agorà, le necropoli pagane e cristiane e la fitta rete di acquedotti sotterranei, costituiscono la ricchezza di un sito che si estende su circa 1300 ettari. Capace di raccontare una storia millenaria. È proprio qui che che il commissario incontrerà l’amica svedese Ingrid nell’episodio Come voleva la prassi.

Montalbano e l’amica Ingrid nella Valle dei Templi. (foto di Duccio Giordano)

9 – Noto

Arroccata su un altopiano coperto di agrumeti, Noto è un condensato d’arte e architettura, riconosciuta come capitale del Barocco Siciliano. La città ha infatti origini antichissime e quella che conosciamo oggi è il frutto di una fedele ricostruzione. Noto infatti fu distrutta da un violento terremoto nel 1693 e fu interamente ricostruita su un terreno meno impervio ed ostile, a 10 km dalla vecchia città. Nella fiction possiamo spesso ammirare l’ex Convento di San Tommaso, utilizzato dal regista Alberto Sironi per ricreare il carcere di Vigata.

Luca Zingaretti in una scena di “Una faccenda delicata”, episodio ambientato a Noto. (Palomar)

10 – Montalbano in Friuli

Ambientato, in parte, in Friuli Venezia-Giulia, l’episodio L’altro capo del filo vede il nostro Salvo muoversi nella cittadina immaginaria di Bellosguardo. “Composta” da numerosi scorsi di piccoli tesori urbanistici come Venzone e Cividale del Friuli. Il commissario si trova lì per volere di Livia, che lo ha invitato alla festa per il rinnovo della promessa di matrimonio di due suoi amici. Una cerimonia che fa riflettere il commissario anche sulle eternamente rimandate nozze con la compagna.

Luca Zingaretti nella piazza di Venzone in Friuli. (Foto di Duccio Giordano)

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