I giochi Montessori sono una selezione di giochi che puoi costruire insieme al tuo bambino per aiutarlo a divertirsi imparando. Se cerchi altri passatempi creativi per coinvolgere i piccoli di casa, guarda il video e scopri i più divertenti!
L’attività didattico-educativa: non solo nozioni, ma autoapprendimento attraverso la sperimentazione.
Per giocare con questi giochi non serve acquistare nulla o quasi, si possono fare anche con oggetti di casa a prezzo zero. La Montessori ha innovato il mondo dell’educazione del bambino grazie alla sua pedagogia scientifica. Dalla scuola materna in poi fare attività didattica ed educativa non consiste nel riversare come in un sacco vuoto tecniche e nozioni nella testa dei bambini, ma aiutarli a costruirsi da soli la propria autonomia e indipendenza, arricchendola, ma rispettando i loro tempi di apprendimento e facendoli maturare attraverso il potenziamento delle tendenze innate presenti in ogni individuo. I giochi Montessori, soprattutto quelli per i più piccoli sono basati sulla manualità, in modo che il bambino conosca le sue capacità e potenzialità e guadagni in autostima.
Giochi Montessori: organizzare tutto è importante.
Secondo questo metodo è importante soprattutto l’ambiente in cui gioca e dove sviluppa la sua intelligenza e le sue capacità, sia nelle aule scolastiche che a casa, i luoghi dove contemporaneamente può giocare ed apprendere. L’ambiente deve essere armonioso e sereno, in modo che il bambino possa applicarsi e seguire la sua propensione naturale alla disciplina e all’ordine. Le regole sono fondamentali per farlo agire evitando sprechi, caos, sporcizia. Anche i materiali rientrano in questa programmazione e devono essergli presentati con le necessarie istruzioni. Innanzitutto, va evitata la quantità eccessiva di ogni elemento adoperato; inoltre, è bene non non proporgli troppe attività insieme. Per sistemare i materiali con cui giocare, tu (mamma, papà, nonna, baby sitter) devi adoperare dei vassoi, in modo che il bambino non si deconcentri, guardandosi intorno per cercare quello che vuole usare, disperdendo così la sua attenzione. Rendi il più possibile sicuro lo spazio dove opera, dagli l’occorrente per pulire dopo il gioco. Quando lo vedi sicuro delle sue scelte, non intervenire più nella sua attività e lascia che la libertà lo renda pensante, riflessivo e autonomo. Per quanto concerne i materiali da usare nel gioco, devono essere facili da usare , disposti in modo ordinato, belli alla vista, per fargli provare piacere nel toccarli, manipolarli, raggrupparli, e interessanti, ma non troppo complessi per la sua età.
Giochi in casa per ogni età!
Queste attività prevedono oggetti semplici che appartengono alla casa e conosciuti dal bambino. Per perfezionare la motricità fine si può provare il gioco dei travasi, utilizzando materiale solido (pasta corta, fagioli) o liquido. In quest’ultimo caso preparagli un vassoio con due coppette ad esempio di gelato vuote e un contagocce. In una coppetta metti dell’acqua colorata con coloranti alimentare, nell’altra col contagocce travaserà il liquido. Questo gioco dei travasi se è fatto con materiale solido da sinistra a destra, al contrario dei mancini, aiuterà nella scrittura il bambino, quando andrà a scuola. I bambini da 1 a 2 anni si divertiranno moltissimo ad infilare degli spaghetti dentro uno scolapasta fino a farlo sembrare un riccio gigante, in quanto sono attratti dal penetrare oggetti grandi con altri più sottili e dare vita a forme e dimensioni differenti. Dai tre ai sei anni puoi proporgli questo gioco per il quale occorrono soltanto dei calzini. Prendi tante paia di calzini colorati e mischiale, poi insieme al bambino accoppiale per colore; oppure regalagli la famosa ruota dei colori: metti in un cestino delle mollette colorate, invitandolo a attaccarle sulle parti del disco di uguale colore. Si tratta di un gioco apparentemente semplice, ma utile per la coordinazione degli occhi con la mano e per fargli distinguere rapidamente i vari colori. Sempre tra i giochi Montessori puoi proporgli, dopo aver mischiato tanti bottoni di incasellare nelle forme di una teglia per biscotti, di riempire ogni vuoto con bottoni dello stesso colore. Non aiutarlo, ma non perderlo d’occhio, per non correre il rischio che li porti alla bocca.
Un gesto normale quotidiano, che ti vede fare spesso in casa può suscitare una grande attenzione e molto interesse nel bambino. Ti ha visto molte volte tagliare un frutto, una zucchina, un po’ di formaggio e ora potrebbe cimentarsi in questa impresa da grandi, anche se con un coltello ovviamente non affilato e non seghettato, ma adatto a tagliare alimenti morbidi, non resistenti alla pressione della lama. Anche stendere la biancheria lavata è un’attività che lo attira particolarmente: se gli procuri uno stendino alla sua altezza, pezzuole e mollette di vari colori, lo vedrai interessatissimo e felice di fare in modo precisissimo quell’operazione che fanno tanto spesso gli adulti. Le bambine soprattutto si divertiranno un mondo ad infilare collane di pasta cruda (ce ne sono anche di integrali colorate) , un pezzo alla volta, con ordine e precisione, magari di pasta diversa, per vedere in che modo la alternano. La cordicella deve essere doppia e abbastanza rigida perché possano infilarla facilmente nei buchi della pasta (penne, rigatoni, corallini larghi).
Per quest’altro gioco prendi il tubo di cartone di un rotolone di carta, attaccalo ad altezza di bambino al muro con dello scotch; metti a terra un vassoietto con degli oggetti non pesanti, né pericolosi. Anche i bambini più piccoli sapranno versare gli oggetti nel tubo ad uno ad uno per farli scivolare nel vassoietto messo a terra, dal quale poi potranno riprenderli facilmente e rimetterli nel tubo, stimolando un meccanismo ripetitivo per l’autoapprendimento tipico dei bambini.
Dai 3-6 anni il bambino potrà usare il martello, quello piccolo di legno apposito per bambini, per inchiodare piolini lignei su una base ricoperta di sughero per non fargli fare troppo rumore e per facilitare la penetrazione. Questo gioco è un ottimo esercizio di precisione e coordinazione occhi-mano. Si impara anche martellano!
Metti questi piccoli ed economici regalini nella tua lista desideri on line, per acquistarli quando pensi sia opportuno. L’amore per la natura va coltivato sin da piccoli. Organizzare un tavolo dedicato alla natura serve a stare all’aria aperta, a fare collezioni di semi, nocciole, sassi e conchiglie, raccolti durante gite e passeggiate, da conservare in vari scatolini e da distribuire secondo il genere.Sempre parlando di natura, puoi invitarlo a conservare dei legumi in un barattolo di vetro con ovatta o carta bagnata per vedere quale germoglia per primo. Le piantine germogliate possono anche essere messe in un vaso sul balcone e annaffiate e curate ogni giorno con un mini annaffiatoio. Lascialo libero in quest’attività di gestire autonomamente la cura dei germogli.
Altri giochi particolari di grande significato per lo sviluppo delle abilità.
In casa si possono fare dei giochi incredibilmente divertenti, anche quando è cattivo tempo e non si possono fare delle belle passeggiate. Un bel gioco si porta via tutti i capricci e i piagnucolii dei più piccoli e i dispetti dei più grandicelli brontoloni e corrucciati. Non servono giochi troppo complicati per divertire i bambini a Natale o nelle feste di compleanno o nelle domeniche di pioggia e non sono necessari nemmeno animatori specializzati. Basta un po’ di creatività, un pizzico di fantasia e una buona organizzazione e i bambini se la spassano un mondo, tra risate e gridolini di gioia. I giochi da fare in casa sono davvero tanti. Durante le feste di Natale ci sono poi i lavoretti da appendere all’albero, da regalare ai nonni, i segnaposto a tavola coi nomi dei convitati, quelli di Pasqua e quelli della festa della mamma. Un fantasioso mondo infinito. I giochi devono però essere scelti n base all’età del bambino per non annoiarlo e per non metterlo in difficoltà. I bambini tra 1 e 2 anni vogliono imparare a saltellare, a maneggiare gli oggetti, a manipolare i materiali. Fagli fare un bell’impasto con acqua e farina sul tavolo della cucina con una sedia adatta anticaduta e lo vedrai al settimo cielo; oppure prendi una vecchia scatola o una cesta di vimini e riempila di vestiti e oggettistica per interpretare dei ruoli in piccole scenette. Il travestimento con cappelli, occhiali, parrucche e barbe finte lo farà divertire moltissimo. Organizzagli scenette a due bambini o anche soltanto con voi due, alternatevi nei ruoli, prendendo dalla cesta il necessario per travestirvi per ogni diversa situazione. Prendi spunti dalla vita di ogni giorno: la visita dal dottore, l’arrivo a casa della nonna, la baby sitter che dà il biberon al neonato. Il bambino così vive una vita simile alla sua e impara le regole della convivenza con gli altri, divertendosi un mondo con dei buffi travestimenti. A 3-5 anni sviluppano meglio la motricità fine, l’idea del sopra, del sotto e dopo della destra e della sinistra; con semplici giochetti potranno imparare ad abbottonarsi la giacchettina, ad allacciarsi le scarpe e a far salire su la lampo dei calzoncini.
Giocate spesso insieme a nascondino stando seduti. Se hai nascosto tu l’oggetto, il bambino ti farà delle domande per capire dove sta; poi vi scambierete i ruoli, lui nasconderà l’oggetto e tu farai le domande. Per fare un facile tiro al bersaglio, disegnate con il bambino degli anelli grandi colorati, poi mettete una sedia con i piedi all’aria e lanciate gli anelli per centrarli. Il punteggio aumenta se si centrano più piedi della sedia oppure un colore può valere più punti di un altro. Prova anche questo. Metti quattro e man mano più oggetti su un tavolo, glieli fai osservare per pochi secondi, poi ne togli uno e il piccolo deve dire quale manca: un gioco di memoria, che acuisce la concentrazione, apparentemente elementare. Ai bambini di 5 anni vanno bene i giochi per imparare a contare, in modo da avvicinarli da piccolissimi alla matematica. Per i bambini di 6 e 7 anni sono giochi perfetti con carta e penna, con le parole, coi numeri o con le forme per sviluppare le abilità utili a scuola, e poi anche lavoretti adatti a quest’età, in cui hanno già maggiore maggiore creatività, sanno disegnare, colorare, ritagliare . Procura il materiale per questo gioco, possibilmente riciclato e ben lavato, stecche di gelato, mollette di legno, stoffa, cartoncini, plastilina e pasta di bicarbonato per modellare figurine, colori acrilici e il ragazzino si potrò sbizzarrire a fare casette, fattorie, giardinetti, da colorare e dipingere sempre con prodotti non nocivi: un lavoro significativo e molto espressivo della personalità e dei pensieri del bambino. Il Tangram è un gioco molto antico, in vendita anche on line , che aiuta il bambino nella comprensione delle figure e dello spazio. E con le sue forme da comporre scatena la fantasia: davvero è molto più di un lavoretto per bambini. Innanzitutto, il gioco può cominciare dalla sua costruzione: puoi anche non comprarlo e farlo da te. B asta cercare “tangram tutorial” su youtube per imparare. Poi, usalo col tuo bambino per riprodurre animali, numeri, oggetti e tutto quello che la fantasia vi suggerisce.
Organizza anche una gimkana in casa, usando sedie, segnali sul pavimento, oggetti da scavalcare, facendo muovere il bambino su linee segnate con lo scotch carta sul pavimento, portando in mano un vassoietto con degli oggetti leggeri. Il ragazzino potenzia la sua capacità di attenzione, il suo equilibro e può farlo magari anche mantenendo il vassoio con una sola mano. Attenzione a non fargli combinare guai e ad eliminare pericoli di ogni sorta. Il bambino, mentre gioca, esercita la capacità di attenzione, la concentrazione e la coordinazione occhio-mano. Giochi tranquilli, prima del bacio della buonanotte sono: cose, città, fiori e animali, tris, battaglia navale e semplici quiz.
Dagli otto ai dieci anni: vogliono di più.
Con i bambini dagli otto ai dieci anni trovare un gioco che li diverta e li appassioni veramente è molto più difficile. Rifiutano i giochi da piccini, vogliono sentirsi grandi, non amano troppo i giochi improvvisati come i bambini da tre anni e spesso li criticano.Questa è l’età del monopoli, dello scarabeo del taboo, della dama e perché no. anche di qualche prima partita di scacchi. Imparerà a resistere seduto, a pensare, a riflettere su quello che fa, a fare giochi nuovi più complessi, a vincere, ma anche a saper perdere. Un gioco adatto ai bambini di 8-10 anni è l’origami, cioè costruire con fogli colorati piegati con una certa tecnica degli oggetti. Questa è un’arte giapponese. A questa età il bambino ha già una buona capacità di usare le mani; guidalo nelle prime creazioni, lasciandolo poi cimentarsi in altre più complicate. Quello che di apprende con quest’arte gli servirà anche a scuola: sviluppo dell’attenzione, precisione e elasticità nell’uso delle mani, grazie alla creazione di questi piccoli manufatti. Dagli 8 anni in poi è possibile fare giochi in casa come il coding, in modo che la passione per i videogiochi diventi un modo educativo per avvicinarlo alle basi della programmazione.
Un altro gioco che potrebbe interessare un bambino già ragazzino è la creazione di candele fai da te; è davvero molto divertente. Compra dei panetti di cera, bianca o colorata, magari puoi colorarla con lui con materiale atossico. Puoi usare dei bicchierini colorati, per versarvi cera sciolta di vari colori o gli stampi per biscotti con caratteristchee forme a stelle o a cuore. Il momento del gioco per il metodo Montessori è un momento importante, fatto di regole da rispettare e di impegno, un momento cruciale dello sviluppo mentale e dell’apprendimento. Anche i giochi all’aperto hanno una loro specifica validità, servono a farli muovere in modo disinvolto in spazi larghi, a concentrare la loro attenzione sulla posizione, sugli ostacoli da scansare e sull’osservazione dell’ambiente circostante. I giochi Montessori sono utilissimi perché propongono ai bambini attività manuali, creative e fantasiose, promuovendo l’autonomia, la coordinazione, l’autostima e la motricità. La conoscenza avviene grazie alla sperimentazione, quindi con un autoapprendimento . sapere, saper fare, saper essere, con attività manuali, poi creative, poi legate alle parole e ai numeri per promuovere le abilità e lo sviluppo della personalità, sviluppando competenze innate in ognuno, di tipo cognitivo, motorio, sociale ed emotivo.
Fonte articolo Alfemminile