I gatti sono senza dubbio gli animali più amati, insieme ai cani. Misteriosi e pieni di fascino, ci insegnano l’amore per l’indipendenza e ci ricordano l’importanza di saper pensare anche a se stessi.
Sono molte le curiosità sui gatti che dovremmo sapere per entrare in maggiore sintonia con questi animali intelligenti e conoscerne personalità, abitudini e linguaggi misteriosi. Eccone qualcuna nel video che segue.
Tra le cose più utili da sapere del mondo felino, c’è senza dubbio la questione della gestazione dei gatti.
Qui di seguito potete trovare tutte le informazioni necessarie per prendersi cura di una gatta incinta e gestire al meglio la sua gravidanza, dall’inizio delle gestazione fino al momento del parto.
Diciamo per prima cosa che le gatte diventano fertili a partire dai 5-6 mesi di età, ciò significa che, se non vengono sterilizzate, da questo momento della loro vita in poi, sono pronte per entrare in calore ed essere eventualmente fecondate. In genere il periodo del calore va da febbraio a fine estate di ogni anno e può ripetersi più volte in questo arco di tempo. Questo vuol dire che le gatte possono restare incinte anche più volte durante l’anno.
La durata e l‘intensità dei calori dipendono da diversi fattori, tra cui la razza, l’età, lo stato di salute dei gatti e l’ambiente ad essi circostante. Il principale sintomo che ci fa capire che la nostra gatta è entrata in calore è senza dubbio la comparsa di miagolii strazianti.
Come capire se la tua gatta è incinta
Ci sono alcuni segnali inequivocabili della gravidanza nel gatto, e risultano evidenti a partire da qualche settimana dopo l’accoppiamento. Ecco i principali:
- Nausea e rigurgiti; questo avviene soprattutto nella prima fase della gravidanza dei gatti.
- Rifiuto di cibo, ma solo all’inizio della gestazione, perché in un secondo momento, il suo appetito triplicherà, avendo in grembo più bocche da sfamare.
- Pancia dura e rotonda; questo accade circa a metà del periodo di gestazione. Accarezzandola, può anche accadere che si sentano i gattini muoversi nel suo interno.
- Arrossamento e aumento del volume dei capezzoli, oltre a un rigonfiamento della zona vaginale; questi sintomi sono in genere nella fase finale della gravidanza, più a ridosso del parto.
Uno dei primi segnali a livello comportamentale a cui potete prestare attenzione per individuare una possibile gravidanza felina, è se vedete che, dopo giornate di miagolii intensi e scorrazzate continue, la vostra micia rifiuta attenzioni di un gatto e si mantiene in disparte: questo potrebbe significare che la vostra gatta è già stata fecondata.
“La mia gatta è incinta”: cosa fare?
La prima cosa da fare quando si realizza di essere di fronte a una gravidanza della nostra gatta è portarla dal veterinario.
Il medico, effettuando un’ecografia vi fornirà i dettagli della gestazione, si assicurerà che la gatta sia in salute e che il tutto stia procedendo per il meglio; inoltre il veterinario vi darà suggerimenti utili circa l’alimentazione più indicata da dare alla micia durante la gravidanza.
A partire dal 45° giorno sarà poi possibile conoscere il numero dei gattini che darà alla luce. È infatti in questo momento che si iniziano a formare le ossa dei micetti, pertanto sarà opportuno che la gatta si cibi di croccantini specifici, che conferiscano un maggiore apporto energetico e al tempo stesso non vadano ad ingombrare eccessivamente l’intestino.
Quanto dura la gravidanza di un gatto?
Secondo un antico detto, che recitava “Cani e gatti mesi quattro”, la gravidanza di cani e gatti avrebbe una durata di 4 mesi, ma in realtà questa legenda non corrisponde a realtà.
La gravidanza di un gatto dura in media 60 giorni, tempo che corrisponde a otto-nove settimane.
Più precisamente, dal momento del concepimento a quello del parto, possono passare dai 63 ai 69 giorni.
Prima del 60° giorno, il parto è considerato a rischio: i cuccioli che nascono prima di questo termine infatti, sono prematuri e potrebbero non riuscire a sopravvivere.
Il numero dei gattini appena nati varia in base alla razza, ma in genere si aggira intorno a 4-5 cuccioli per gravidanza. Si va in ogni caso da un minimo di 3 a un massimo di 6 gattini.
Come già ancitipato, le gatte possono andare in calore più volte durante l’anno, portando a termine più di una gravidanza. Se lo si vuole evitare, si può effettuare un’operazione di sterilizzazione della gatta.
Quando è pronta per il parto? I segnali che ce lo rivelano
Come facciamo a capire che la gatta è ormai a ridosso del parto? Anche in questo caso, ci sono dei sgneali piuttosto evidenti, e in genere ci dicono che siamo all’ultima settimana prima del parto. Ecco i principali:
- i capezzoli si ingrossano e si arrossano e possono verificarsi piccole perdite di latte
- la futura mamma gatta dorme praticamente tutto il giorno
- nelle ultime settimane a ridosso del parto, si mostra più irrequieta e ansiosa, specie se si tratta della prima gravidanza
- il giorno prima del parto, potrebbe avere uno di questi atteggiamenti: mostrarsi più affettuosa, emettere piccoli miagolii come segno di lamento o leccarsi la zona genitale.
Quest’ultimo, in particolare, è un segnale inequivocabile: a questo punto, siamo pronti per assistere alla nascita dei gattini!
La cosa fondamentale da fare in questi casi è chiudere armadi, cassetti, credenzi e qualsiasi tipo di mobile o ripostiglio, perché potrebbe infilarvisi dentro in cerca di riparo per partorire in tranquillità.
È bene, invece, preparare una cesta morbida, con tutte le comodità, tra cui le sue coperte e i suoi peluche preferiti, e riporla in un luogo tranquillo e appartato della casa. Proprio come succede per il cane, sarà lei stessa ad andarci non appena ne sentirà l’esigenza per dare alla luce i suoi gattini.
Il momento del travaglio
Quando miagolerà in modo intenso e senza sosta, alternando a questi miagolii le fusa, e comincerà a leccarsi, ansimando con la bocca aperta, potremo dire che sarà entrata a tutti gli effetti in travaglio.
Subito dopo si romperanno le acque e le contrazioni si faranno sempre più frequenti, fino a che, all’incirca un’ora dopo, verranno partoriti ad uno ad uno i gattini. Ci potrebbe essere un po’ di attesa tra la nascita di un gattino e l’altro, soprattutto per gli ultimi.
Cosa fare dopo?
Una volta partoriti i gattini, mamma gatta provvederà a tutto da sola: reciderà il cordone ombelicale e rimuoverà la placenta, che mangerà perché è ricca di sostanze nutrienti. Non solo, inizierà a leccare i gattini, a uno ad uno, per spingerli a respirare ed emettere i primi miagolii.
Voi non dovrete fare nulla, perché madre Natura, come sempre, provvede a pianificare in modo naturale ogni dettaglio.
Nel caso in cui però abbiate la sensazione che vi sia qualche problema, sia in fase di parto che nel momento della nascita dei cuccioli, non esitate a contattare il vostro veterinario e chiedere un aiuto.
E se il vostro gatto è in attesa di cuccioli, perché non iniziare a pensare a qualche nome da dar loro? Ecco dei suggerimenti da cui lasciarsi ispirare nel caso in cui ci siano dei fiocchi rosa!