Mare, mare, mare.
Le giornate cominciano ad essere tiepide, iniziamo a toglierci i maglioni, qualche braccio viene scoperto e la voglia di spiaggia ci assale. Ormai lo sappiamo, ce lo hanno detto allo sfinimento: andare al mare quest’anno sarà un’esperienza del tutto diversa dalle precedenti estati.
Quando e come?
Gli interrogativi riguardanti la stagione estiva sono ancora tanti e in attesa di ricevere indicazioni dal governo, i sindaci e i gestori degli stabilimenti balneari provano a organizzarsi, studiando soluzioni, anche inedite, per poter aprire in totale sicurezza, rispettando la regola numero uno: il distanziamento sociale.
In spiaggia con l’App
Tra queste soluzioni, spunta, anche se ne avevamo già sentito parlare, l’idea di utilizzare la tecnologia, con la creazione di specifiche App che permettano ai bagnanti di scegliere lo stabilimento o il parco acquatico preferito da casa, e di prenotare online lettini, sdraio, ombrelloni e, perché no, un caffè o un aperitivo.
Dall’altro che permettano ai gestori di organizzare il flusso di persone in modo da eliminare le code in fila all’ingresso, alla cassa, al bar o al ristorante, digitalizzare una serie di processi aziendali, compiere azioni di marketing. Insomma, se c’è un’App per tutto, ovviamente ce ne sarà una anche per andare al mare.
Skiply
Creata da Francesco Califano (head of Business development manager) di Giddy Up e da Vincenzo Striano (head of Technical development), Ceo di Shift-left, Skiply è soltanto una delle prime. Siamo certi che ne arriveranno molte altre e ognuno sceglierà quella che più si attaglia alle proprie esigenze
Tornando alla piattaforma, Skiply permetterà di osservare le restrizioni e le regole che l’emergenza sanitaria impone, ma anche di capire meglio gli ospiti e di offrire loro nuovi servizi, aiutando così i sindaci a gestire le spiagge libere e le piscine comunali.
Il sistema consente, da un lato, di organizzare la balneazione regolando gli ingressi e filtrandoli per residenza, fasce orarie, età, permettendo ai cittadini di evitare le file ai varchi, vigilati dalla polizia municipale, dalla protezione civile o da associazioni di volontariato.
Dall’altro, di sapere con certezza quante persone sono presenti, ogni giorno, in uno spazio pubblico, in modo da poter alleggerire il traffico, rendere più agile parcheggiare, organizzare l’area con tutte le precauzioni, agevolare i controlli.
L’App è estremamente versatile e fornisce dati e report che permetteranno a sindaci e gestori, nel rispetto della privacy, di valutare la qualità dei servizi, le reazioni e la soddisfazione di chi ne usufruisce e i punti dove intervenire per migliorarla.
L’App è compatibile con i sistemi operativi Google Android ed Apple iOS. Ha un’interfaccia molto semplice e intuitiva. Il download, gratuito, è previsto dal 20 maggio.
“ioEsco”
Tra coloro che stanno cercando delle soluzioni per salvare una stagione balneare ancora a rischio, c’è anche un giovane imprenditore di Agrigento, Giuseppe Cinquemani, proprietario di due stabilimenti balneari, che ha realizzato l’App “ioEsco” che pianifica le eventuali prenotazioni con la possibilità di monitorare in tempo reale lo spostamento e il flusso di utenti.
Le altre App a disposizione
Sono diversi i servizi che permettono, già oggi, di poter prenotare l’ombrellone. Ecco alcune tra le soluzioni più interessanti.
Marina App
Permette di gestire gli ombrelloni. Chi ha il posto in spiaggia tutto l’anno (quello ‘stagionale’) consente di condividere l’ombrellone nel caso in cui non lo si utilizzi. In cambio, il subaffitto permette di guadagnare bonus ogni volta che qualcuno lo prenota.
Bx – Beachxperience
Bx’ sta per Beachxperience ed è un’applicazione nata da una start-up italiana. È legata a tutto il mondo balneare e non solo allo stabilimento: quindi con le biglietterie dei traghetti e le altre realtà che offrono servizi per offrire anche parametri di valutazione delle spiagge come la densità dell’affollamento dello stabilimento balneare
YourBeach prenota la tua spiaggia
Si definisce “la spiaggia del futuro”. Grazie all’app è possibile prenotare, oltre al tradizionale ombrellone in spiaggia, anche il pasto. Inoltre, permette di gestire i servizi extra della spiaggia, come pedalò, vasche idromassaggio, biciclette, cassette di sicurezza, campi da gioco, noleggio asciugamani.
Il braccialetto elettronico che piace alla Liguria
Nella cabina di regia per la fase 2, piace l’idea ragionata insieme all’istituto Italiano di Tecnologia, di dotare tutti i bagnanti della Liguria di un braccialetto elettronico che emetta un suono o una vibrazione quando ti avvicini troppo all’altro bagnante. Non solo: potrebbe anche attivarsi in caso di innalzamento della temperatura corporea. Il nome non c’è ancora, ma ci si sta lavorando.
“Labby Light”
Il braccialetto elettronico “Labby Light”, creato da una giovane start-up di Bari specializzata in tecnologie per lo sport e il fitness, è già stato lanciato sul mercato. È un altro strumento che potrebbe arrivare a breve negli stabilimenti balneari, gli alberghi, le strutture turistiche e ricettive dell’Emilia Romagna
Il braccialetto sarebbe capace, secondo i creatori, da una parte di avvisare i cittadini quando non rispettano la distanza di sicurezza di un metro da altri utenti, dall’altro di ricostruire i contatti di un utente qualora l’utilizzatore dovesse risultare positivo al coronavirus bloccando sul nascere possibili focolai.
Il braccialetto potrebbe essere fornito ai visitatori al momento dell’ingresso in stabilimenti balneari e strutture ricettive come alberghi, residence, villaggi vacanza, ecc., per poi essere restituito al momento di abbandonare la struttura.
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