Fase 2 e vacanze che cambiano: come preparare i bambini

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Tutti ci stiamo chiedendo se quest’estate riusciremo ad andare in vacanza

. La quarantena ci ha fiaccato, questo è fuori di dubbio. E immaginare di poter in qualche modo “evadere” appena si presenterà la temperatura adatta, ci aiuta a sopportare tutte le notizie negative che ancora non ci abbandonano.È chiaro, ma lo abbiamo capito, che le vacanze, se ce le faranno fare, saranno senz’altro diverse da come eravamo abituati. 

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Viaggio in Italia

Non solo riguardo al viaggio che, se sarà possibile, lo sarà chiaramente solo in Italia, e possibilmente in auto, ma anche per quanto riguarda la modalità per poter andare al mare o in montagna. Fortunatamente la prima idea dei box di plexiglass per poter andare in spiaggia, l’abbiamo archiviata.  Ma altre ne stanno venendo fuori.

Numero chiuso in spiaggia?

E siccome la parola chiave è sempre e comunque “distanza” di almeno un metro anche sulla sabbia, in molte Regioni si valutano altre soluzioni, dall’accesso a numero chiuso ai posti sotto l’ombrellone prenotati con un’app. Si pensa anche a vigilantes e lidi presidiati.

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In Sardegna con passaporto sanitario

La Sardegna, invece, per organizzare il turismo e conciliare le misure di sicurezza necessarie nella “Fase 2” con l’avvio della stagione estiva, pensa ad un passaporto sanitario, per i turisti che sbarchino con aereo o nave, che attesti di non essere infetti da coronavirus. Insomma le idee ci sono, tutto sta a vedere se sarà possibile metterle in atto.

In montagna colazione in camera

Gli operatori turistici di Trentino Alto Adige, Piemonte, Val D’Aosta ed Abruzzo stanno sanificando le strutture e studiando una serie di nuove regole. Come, per esempio, la colazione in camera, oppure in sala comune ma con poche persone alla volta e a orari diversi, per rispettare le regole del distanziamento sociale. Norme che riguarderanno anche le attività, escursioni, outdoor,  bicicletta,  rafting  da fare esclusivamente in solitaria. Certo non sarà facile, vorrà dire meno clienti per gli alberghi e magari più tempi di attesa e tempi “morti” per le famiglie.

Preparate già i bambini

Naturalmente il problema delle vacanze riguarda anche le famiglie con figli, perché i bambini sono chiusi in caso da tempo e hanno bisogno di stare all’aria apertaLa buona notizia è che il governo sta già pensando a un bonus, come strumento per aiutare le persone con figli a carico e con reddito medio basso ad andare in vacanza.

Osservatorio sulle vacanze

Inoltre, Vrbo, che analizza le ultime tendenze di viaggio delle famiglie ha pubblicato “Il primo Osservatorio sulle vacanze in famiglia” con un breve vademecum su come rendere questa “nuova” vacanza più accettabile dai più piccoli. Sarebbe importante che tutti insieme si cominciasse a “sognare il viaggio”  già da adesso. A fantasticare sulle destinazione, pianificando non solo la meta, ma anche cosa vedere.

Stimolare l’immaginazione è un ottimo esercizio che permetterà ai più piccoli di comprendere meglio e di adattarsi più velocemente all’ennesimo cambiamento.

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