Dolore alle ovaie: tutte le cause, in gravidanza e non

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Il dolore alle ovaie può avere moltissime cause: può rappresentare un sintomo di gravidanza, o essere legato all’ovulazione o a differenti fasi del ciclo mestruale. Nei casi più gravi può rappresentare uno dei sintomi di patologie di ambito ginecologico quali tumore dell’ovaio, malattia infiammatoria pelvica, sindrome dell’ovaio policistico o altre ancora. In questi frangenti, come pure a gravidanza accertata, il dolore pelvico non è mai da sottovalutare: bisogna rivolgersi subito a uno specialista per i dovuti approfondimenti.

Il dolore al basso ventre, sintomo principale con cui si manifesta questo disagio, può anche essere correlato ai problemi legati alla sindrome premesturale.

Le ovaie non sono altro che due ghiandole che si trovano alla destra e alla sinistra dell’utero e hanno una lunghezza di circa 4 centimetri. Sono proprio le ovaie a produrre, oltre agli ormoni, gli ovociti che espelliamo durante le mestruazioni o che possono venire fecondati dagli spermatozoi e portare a una gravidanza.

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Il dolore alle ovaie può colpire entrambi i lati del basso ventre, oppure manifestarsi solo sul lato sinistro o su quello destro. Può trattarsi di un dolore improvviso, un crampo acuto, oppure di un dolore pelvico persistente e prolungato, ma meno intenso. Al dolore possono accompagnarsi poi delle perdite vaginali bianche o perdite di sangue, in base alla causa che l’ha provocato. Analizziamo assieme tutte le possibili origini del disturbo per capire come comportarsi.

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Dolore alle ovaie e mestruazioni

Il dolore pelvico può essere presente in diverse fasi del nostro ciclo mestruale. Prima delle mestruazioni è del tutto fisiologico: si presenta nelle donne durante l’ovulazione, quando il follicolo rilascia l’ovocita maturo che poi si sposterò nelle tube di Falloppio. Se ti capita di avvertire dolore pelvico attorno al 14° giorno dall’ultima mestrazioni, la causa sarà senz’altro questa.


Il dolore alle ovaie durante le mestruazioni, invece, è dovuto alla contrazione stessa dell’utero e al corpo luteo, una ghiandola che – ad ovulazione avvenuta – produce progesterone ed estrogeni per preparare l’eventuale gravidanza. Se la fecondazione non avviene, il corpo luteo viene riassorbito, ma – nel caso in cui questo assorbimento non avvenga – può generare una cisti luteinica che provoca dolore pelvico. Anche in questo caso non c’è da preoccuparsi: il dolore andrà via non appena il corpo luteo sarà riassorbito.

Se il disturbo durante il ciclo mestruale dovesse risultare davvero molto intenso e accompagnato da un flusso particolarmente abbondante, è sempre bene rivolgersi al proprio ginecologo per i dovuti accertamenti.

Se il fastidio presenta, invece, nei giorni successivi alle mestruazioni, potrebbe essere dovuto a una nuova maturazione dei follicoli o a una ovulazione anticipata. Anche in questo caso, non bisogna preoccuparsi, ma è bene rivolgersi al proprio ginecologo nel caso in cui il dolore dovesse risultare molto intenso e persistente.

Infine, il dolore alle ovaie può rappresentare uno dei sintomi della sindrome premestruale, di cui soffrono moltissime donne. Ecco a te un video che spiega quali sono i 5 segnali fondamentali per capire se anche tu soffri di sindrome premestruale:

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Dolore alle ovaie in gravidanza

I dolori al basso ventre sono uno dei primi sintomi della gravidanza. Si possono presentare, infatti, sin dalle prime settimane di gravidanza e sono del tutto fisiologici. A causarli sono gli sbalzi ormonali dovuti ai cambiamenti in atto nel corpo femminile. A molte donne capita di scambiarli con i normali fastidi al basso ventre che precedono l’arrivo delle mestruazioni, dai quali – di fatto – non differiscono.

Se il dolore pelvico, tuttavia, si presenta nel secondo o nel terzo trimestre di gravidanza, sarà bene rivolgersi subito al proprio medico, perché potrebbe rappresentare un sintomo delle seguenti situazioni problematiche: presenza di un fibroma uterino (un tumore dell’ovaio di natura benigna), un aborto spontaneo o una gravidanza extrauterina (quando il feto non si sviluppa all’interno dell’utero).

Attenzione in particolar modo se il dolore diventa molto intenso e se sono presenti delle perdite di sangue: in questi casi è consigliabile andare direttamente al Pronto Soccorso.

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Altre possibili cause

Tra le altre possibili motivazioni a livello ginecologico del dolore pelvico troviamo prima di tutto la sindrome dell’ovaio policistico: si tratta di un disordine ormonale che si presenta con ciclo irregolare, eccessiva crescita di peli e obesità androide – tutti sintomi legati alla presenza elevata nel sangue di ormoni maschili. Le donne che ne soffrono possono avere sintomi di diversa intensità, tra cui – appunto – il dolore pelvico.

Un’altra causa possibile è la presenza di cisti ovariche e in particolare di cisti dermoide, un tumore benigno che può colpire una sola ovaia o entrambe. Le cisti ovariche di solito sono asintomatiche, ma quelle dermoidi non è raro che causino dolore pelvico e perdite ematiche, oltre a irregolarità nel ciclo.

Il dolore, ancora, può rappresentare un sintomo della Malattia infiammatoria pelvica, un’infezione batterica che coinvolge gli organi riproduttivi delle donne (utero, tube di Falloppio e ovaie), di solito dovuto alla diffusione di un’infezione da un organo adiacente (come l’appendice in caso di appendicite), dal sangue o dalla regione vaginale.

Infine, il dolore pelvico può essere dovuto a endometriosi o alla presenza di cancro alle ovaie.

Per ulteriori informazioni scientifiche sull’argomento, puoi consultare il sito della Fondazione Alessandra Graziottin.

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