David di Donatello 2020 versione digital. Ma i premi al cinema sono sempre stati zeppi di star di Hollywood

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Quest’anno la cerimonia dei David di Donatello 2020 si tiene rigorosamente a porte chiuse

. Inutile spiegare le ragioni, ovvie a tutti. Dunque niente red carpet. Invece, a partire dalle 21.30, su Rai1Carlo Conti si collegherà di volta in volta con i cinque nominati per ogni categoria. Con il discorso di ringraziamento del vincitore via streaming: fra le mura domestiche, le librerie, i ninnoli sulle mensole. In abito da sera e in smoking oppure rilassati con pigiamoni? Staremo a vedere. Il cambiamento è epocale, per questa e altre importanti rassegne.

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Per i David di Donatello 2020, orgoglio nazionale, l’effetto è ancora più destabilizzante se si pensa alla bellezza del Teatro antico di Taormina: location in cui storicamente venivano assegnate le statuette. Un luogo magico che ha accolto tra i premiati dive del calibro di Liz Taylor e Audrey Hepburn. Perché i David di Donatello sono da sempre l’equivalente italiano dei premi Oscar. Assegnati dall’Accademia del Cinema Italiano diretta da Piera Detassis, è certamente il riconoscimento più importante della nostra industria cinematografica.

Ricevere la statuetta – una riproduzione in miniatura del David di bronzo realizzato da Donatello nel 1440 – significa infatti essersi distinti nella settima arte con valore.

La nascita del David di Donatello

Nel 1950 venne fondato a Roma l’Open Gate Club. Il suo simbolo – una porta che si apriva al futuro – suggeriva l’idea di una fase finalmente positiva, dopo la parentesi buia della guerra. Lentamente Roma stava diventando meta privilegiata, soprattutto dal punto di vista culturale. In questa ottica, nell’ambito dell’Open Gate, sorgeva nel 1954 il Circolo Internazionale del Cinema, grazie a un’industria sempre più fiorente.

Al punto tale che l’anno successivo vennero istituiti i David di Donatello destinati alla migliore produzione cinematografica italiana e straniera. I criteri erano gli stessi degli Oscar ma – al posto dell’omino dorato con la spada – il riferimento era la ben più prestigiosa statua scolpita da Donatello a Firenze. Riprodotta però in oro da Bulgari.

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Hollywood sbarca a Taormina

Complice lo scoppio della Dolce Vita, l’Italia comincia ad attrarre sempre più i divi americani. Via Veneto è un crocevia di attori, starlette, produttori e registi che spesso cercano la loro occasione d’oro, o un agognato rilancio. In questo quadro pullulante, i David si inseriscono alla perfezione, istituendo – a partire dalla seconda edizione del 1957 – due premi destinati a fare la storia della manifestazione: il David per il Miglior Attore e la Miglior Attrice straniera.

Primi vincitori: Laurence Olivier per Riccardo III e Ingrid Bergman per Anastasia. Mentre Audrey Hepburn è l’attrice più premiata di sempre con due statuette; sul fronte maschile, con quattro, svetta Dustin Hoffman.

David di Donatello 2020

Marlene Dietrich premiata con il David Speciale nel 1963. (Getty Images)


Complice una location – appunto – da fiaba come il Teatro antico di Taormina, negli anni successivi sfileranno grandi interpreti europei come Jean Gabin, Alain Delon, la musa di Ingmar Bergman Liv Ullmann. La parte del leone però la faranno gli americani: dalle scorribande di Richard Burton e Liz Taylor alle grandi leggende di Hollywood come Lana Turner e Marlene Dietrich.

Le due categorie di premi verranno cancellate nel 1996. Ma le star, anche in anni recenti, non sono mancate. Specialmente grazie al David Speciale – che viene conferito da sempre come sorta di premio alla carriera –. Il primo a riceverlo non è un lui ma una lei, gigantessa della storia del cinema: Marilyn Monroe, nel 1959. Anno in cui fu regina del box office con A qualcuno piace caldo.

David di Donatello 2020, versione digital

Il record di nomination lo ha conquistato Il traditore di Marco Bellocchio con 18 candidature, comprese quelle per miglior film e miglior regia. Di seguito Il Primo Re di Matteo Rovere e Pinocchio di Matteo Garrone con 15. Martin Eden di Pietro Marcello ne ha accumulate 11, 5 è il numero perfetto di Igort 9 e Suspiria di Luca Guadagnino 6.

Nel corso della serata saranno consegnati 25 David, assieme al David Speciale a Franca Veleri: icona dello spettacolo e della cultura italiana. Il David dello Spettatore è stato invece “vinto” da Il Primo Natale, diretto e interpretato da Salvo Ficarra e Valentino Picone: un riconoscimento assegnato al film più visto dal pubblico nei cinema italiani fra quelli usciti in sala entro il 31 dicembre 2019.

Inoltre, a cento anni dalla nascita, l’Accademia del Cinema Italiano celebra anche Federico Fellini e Alberto Sordi. Il regista cinque volte premio Oscar sarà ricordato proprio attraverso le parole e gli aneddoti del grande attore romano con cui ha condiviso esordi, vita artistica ed esperienze sul set per film come Lo sceicco bianco e I vitelloni. Vicende ed episodi della vita e della carriera di Alberto Sordi saranno invece affidati ai contribuiti di interpreti quali Paola Cortellesi, Christian De Sica, Sabrina Ferilli, Alessandro Gassmann, Luciana Littizzetto, Leonardo Pieraccioni, Vincenzo Salemme e Carlo Verdone.

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