Lo smart working si sta diffondendo sempre di più in Italia e all’estero. Il cosiddetto lavoro da casa è ormai una realtà che riguarda molte persone e per conseguirlo al meglio non bastano un supporto per il computer e una sedia. Serve l’ambiente giusto, con gli accessori e l’atmosfera in grado di favorire la concentrazione ed evitare distrazioni. Per questo motivo, abbiamo raccolto le idee e i consigli migliori su come arredare uno studio nel modo corretto.
Prima di cominciare, però, ti suggeriamo di guardare questo breve video dove spieghiamo quali siano gli esercizi perfetti da eseguire durante i minuti di pausa dello smart working, perché il benessere fisico non è mai da trascurare!
I complementi d’arredo essenziali per uno studio
Iniziamo con lo sfatare un mito: lavorare da casa non significa avere bisogno solo di un computer, una buona linea internet, un piano d’appoggio e una sedia più o meno comoda. Infatti, benché lo smart working offra sicuramente dei vantaggi sul piano organizzativo, soprattutto per chi ha una famiglia con dei bambini, è anche ricco di “insidie” e distrazioni. La tentazione di restare a lavorare a letto o sul divano solo dietro l’angolo, ma sappiamo bene quanto non siano funzionali per l’intera giornata di lavoro.
Perciò, vediamo nel dettaglio quali mobili siano indispensabili per arredare uno studio, ovvero una stanza che simula in tutto e per tutto una postazione in un ufficio. Questa parte di casa dovrà essere riservata solo al tuo home office e sarebbe meglio trascorrere i momenti di pausa in un altro ambiente, magari in soggiorno.
1. Scrivania
Quando si pensa a uno studio, la prima cosa che ci viene in mente è la scrivania. Questo piano d’appoggio dev’essere abbastanza grande per sistemare al meglio il laptop, una lampada per avere una fonte di luce comoda e funzionale e tutto il resto del materiale, come penne, fogli, quaderni, agenda e molto altro. Normalmente, una scrivania funzionale ha anche incorporata nella parte inferiore una cassettiera o almeno due cassetti dove poter riporre degli altri oggetti utili senza creare eccessivo disordine sulla superficie.
Sistema la tua scrivania in un punto nei pressi di una finestra, dove arrivi la luce naturale durante il giorno, e che sia anche abbastanza vicino a una presa della corrente, indispensabile per il computer e altri accessori.
2. Sedia comoda ed ergonomica
Una normale sedia da cucina, la poltrona del salotto o la sedia dove si appoggiano i vestiti in camera da letto non vanno sicuramente bene per studiare o per lavorare tante ore di fronte allo schermo di un computer. C’è bisogno di una poltrona ergonomica che permetta di appoggiare bene la schiena e che i piedi tocchino il pavimento. Solo così si potrà assumere una postura corretta.
Di solito si preferiscono i modelli girevoli e con le rotelle, anche se uno dei fattori essenziali resta la manopola posizionata sotto la seduta che consente di regolarne l’altezza. Inoltre, lo schienale deve essere inclinabile ed ergonomico, ovvero che si adatta alla curvatura della schiena. Esistono vari tipi di poltrone da lavoro: i preferiti sono quelli con i braccioli e con il rivestimento che si adatta ai colori della stanza.
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3. Altri mobili e accessori per l’organizzazione dell’ambiente
Ciò che non può mancare in uno studio sono una libreria e degli scaffali per sistemare tutti gli oggetti più voluminosi non adatti alla scrivania. Per dare armonia alla stanza è preferibile scegliere tutti questi complementi d’arredo dello stesso design così da essere circondati da un ambiente uniforme e ben organizzato. Quando si allestiscono tali mobili è importante dare un ordine ai vari accessori. Per esempio, radunare sullo stesso ripiano o spazio tutti i libri di un certo argomento oppure i quaderni e i faldoni con documenti e carte affini.
In più, se la scrivania non ha dei cassetti incorporati, sarebbe meglio decidere per una comoda e pratica cassettiera da porre a lato, così da avere a portata di mano penne, block notes, post-it e altro materiale da cancelleria. Infine, ricordati una lampada da tavolo da posizionare in modo strategico sulla scrivania.
L’atmosfera giusta per lavorare
Abbiamo già accennato come per lavorare serva l’ambientazione giusta, organizzata e precisa dove non regnino confusione e disordine. Inoltre, bisogna prestare attenzione anche ad altri elementi, come, per esempio, i colori delle pareti.
Molti studi hanno dimostrato come la tinta dei muri che ci circondano abbia un effetto sulla nostra mente e sulle nostre prestazioni. Le tonalità che meglio si addicono a uno studio sono il bianco e i colori neutri, chiari o pastello, che, infondendo calma e tranquillità, facilitano la concentrazione. Infatti, si è notato come le tinte scure o troppo intense portano a un ulteriore sforzo della vista, da evitare assolutamente quando già si sta davanti allo schermo del computer per tante ore.
Ugualmente fondamentale è l’illuminazione. Oltre ad avere una finestra come fonte sufficientemente ampia di luce naturale, nel tuo studio dovrà esserci la giusta illuminazione. Sono sconsigliate le luci fredde, mentre vanno bene quelle bianche o calde che non sforzano ancora di più la vista.
Infine, per la pavimentazione c’è una vasta scelta e può variare a seconda del resto della casa. Molti preferiscono mettere nello studio il parquet, da sempre emblema di calore e accoglienza, mentre è sempre più di tendenza un pavimento piastrellato chiaro, capace di dare più profondità alla stanza.
Gli stili d’arredamento per uno studio
Per arredare uno studio in casa tua, ti puoi sbizzarrire con la fantasia. Ti consigliamo di optare per uno stile d’arredamento in modo tale da avere delle linee guida nella scelta dei vari mobili, accessori e oggetti che ti saranno utili nell’allestimento del tuo angolo di lavoro.
1. In stile shabby chic
Iniziamo con quello che negli ultimi anni è diventato uno degli stili d’arredamento più amati: lo shabby chic. Il termine shabby chic significa “elegantemente trasandato“. Ha avuto origine nelle campagne inglesi, dove le case erano arredate con dei mobili usati e “vecchi”, dalle tinte sbiadiate, e che davano l’impressione di essere abitazioni semplici in netto contrasto con quelle cittadine. Oggi, invece, viene utilizzato per arredare gli appartamenti cittadini per conferire loro un tocco country senza perdere di eleganza e modernità.
Se vuoi allestire il tuo studio secondo questo stile, avrai bisogno di una scrivania di legno chiaro, magari verniciata di bianco dall’effetto decoupato. La poltrona da lavoro si dovrà adattare il più possibile alle tinte tenui tipiche dello shabby chic, mentre per gli altri accessori ti consigliamo delle stampe dallo spirito vintage non troppo evidenti per le pareti e un angolo per posizionare i tuoi libri con oggetti che sembrano far tornare l’intero ambiente indietro nel tempo.
2. Uno studio classico
Può sembrare scontato, ma nelle case arredate in maniera più tradizionale, uno studio in stile classico è perfetto. Cominciamo dalla scrivania che deve essere di legno non verniciato, meglio sulle tonalità del marrone scuro. Di solito, la poltrona da lavoro è nera, comoda ma elegante con ampi braccioli. Infatti, benché si debba integrare all’arredamento dello spazio circostante, non bisogna dimenticare quanto sia importante avere la sedia giusta durante le tante ore di lavoro al computer o seduti a una scrivania. Inoltre, se vuoi uno studio classico, il pavimento da preferire è senza dubbio il parquet che conferisce un’atmosfera calda e rilassante.
Per gli altri complementi d’arredo, opta per mobili raffinati e non troppo eccentrici, come una libreria in legno o a muro, così che richiami i colori delle pareti. Lo stesso vale per le mensole. Infine, appendi quadri o stampe dalle tinte non troppo vivaci oppure delle fotografie incorniciate.
3. Un angolo da lavoro moderno
Se invece desideri uno studio contemporaneo perché più in linea con il resto della casa, devi scegliere mobili e oggetti dal design all’avanguardia e realizzati con materiali semi-industriali come metallo, plastica, ferro battuto e bambù. A differenza dello shabby chic e dello stile classico, un home office moderno può avere colori più accesi o dalle tonlità fredde come l’avorio, il grigio, il blu o l’arancione. L’importante è non mischiare troppe tinte vivaci perché potrebbero affaticare gli occhi durante la giornata e distrarti mentre stai lavorando.
Nel sistemare i complementi d’arredo, puoi giocare sulle simmetrie così da rendere il tuo studio funzionale e ben organizzato. Non dimenticare delle piccole piante da sistemare o sulla scrivania o sugli scaffali della libreria e un efficiente sistema di illuminazione bianca che conferiscono un tocco un aspetto di tendenza all’intero ambiente.
Come arredare uno studio in una casa piccola?
Sappiamo che non sempre si ha a disposizione una stanza in più dove poter realizzare il proprio studio personale. Se hai una casa di modeste dimensioni, il nostro suggerimento è quello di ricavare un angolo da lavoro o in salotto o in camera da letto. Ti sconsigliamo vivamente la cucina perché è un ambiente già di per sé ricco di distrazioni e poco funzionale a essere organizzato come spazio dell’home office.
Che tu abbia scelto il tuo soggiorno o la tua camera da letto, opta per una parte della stanza che abbia una buona fonte di luce. Per esempio, potresti mettere la scrivania sotto o accanto alla finestra in modo tale da avere un’illuminazione naturale per quasi tutta la giornata di lavoro. Quando si ha a che fare con uno spazio piccolo, l’importante è mantenerlo ordinato e organizzato. Per riuscirci, cerca di dividere la tua postazione da ufficio dal resto della stanza: non mescolare i vari accessori e oggetti così da non creare confusione.
Anche se non si tratta di uno studio vero e proprio, è sempre meglio utilizzare una sedia ergonomica dallo schienale reclinabile, posizionare una lampada dalla luce calda al lato del computer e allestire una o due mensole nelle vicinanze dove predisporre i libri o il resto del materiale da lavoro in modo tale da non affollare eccessivamente la scrivania.
Fonte articolo Alfemminile