Casinò, dalla paranoia di Sharon Stone per i provini mancati a Scorsese che le tiene la mano sul set

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Nel 1995 Martin Scorsese torna a sfornare un film gangster, questa volta dedicato alla nascita e al declino delle bande criminali di Las Vegas dagli anni settanta in poi. Casinò si può considerare un sequel indiretto di Quei Bravi Ragazzi uscito cinque anni prima, tanto più che due degli attori protagonisti sono gli stessi Robert De Niro e Joe Pesci. Accanto a loro la bellissima Sharon Stone, all’epoca trentasettenne e vincitrice, per il suo ruolo di Ginger McKenna, di un Golden Globe come miglior attrice in un film drammatico.

Pensate che in realtà la Stone era molto intimorita dal ruolo, quasi come se non si sentisse all’altezza del cast. Nei contenuti speciali dell’edizione homevideo di Casinò, l’attrice ha raccontato un aneddoto riguardante la sua partecipazione al film e audizione con Martin Scorsese.





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Appuntamento al ristorante

I primi due provini della Stone finirono per essere cancellati a causa di alcuni imprevisti di carattere mondano: Scorsese non riuscì a liberarsi da alcuni impegni e fu costretto a rimandare. Presa dalla paranoia, Sharon cominciò a credere che il regista stesse cercando un modo per non incontrarla, a tal punto che, quando un collaboratore di Scorsese la chiamò per fissare un terzo appuntamento, lei rifiutò, per andare a cena con un’amica. Per dimostrare che in realtà niente di tutto ciò era vero, Martin Scorsese la rintracciò e si recò di persona al ristorante dove la Stone stava cenando. Beh, non potevi fare più colpo di così, Martin!

Per il ruolo di Ginger furono prese in considerazione anche Nicole Kidman, Melanie Griffith, Rene Russo, Cameron Diaz, Uma Thurman, Madonna e Traci Lords, con quest’ultima vicinissima ad ottenerlo, ma alla fine lo vinse Sharon Stone. 

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Dammi la mano

Una volta entrata a far parte del cast, la Stone chiese a Scorsese di essere duro con lei e di fare uscire il suo lato nascosto, dato che ormai la gente la credeva ancorata al personaggio di Basic Instinct. All’attrice stessa venne lasciato molto spazio per creare il suo personaggio: l’idea del cambio drastico di look nella seconda parte della pellicola venne deciso dalla Stone, la quale, per quella sequenza, aveva pensato: «[Ginger] dovrebbe tagliare i capelli e farsi delle tette da sballo». Scorsese accettò la sua proposta, che in breve tempo si procurò delle protesi e girò la scena, ottenendo l’effetto voluto.


Tra Scorsese e l’attrice nacque un bel rapporto anche sul set: nella scena in cui Ginger sta usando la cabina telefonica, Sharon Stone era talmente agitata e in ansia che il regista si sedette sul pavimento fuori dall’inquadratura per tenerle la mano. «Scorsese è la persona più squisita con cui lavorare» ha rivelato l’attrice tempo dopo. 


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