Capelli uomo: come gestirli e tagliarli a casa

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«Anche io non vado dal barbiere»: la frase scappata al presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha fatto sorridere l’Italia perché di fatto, nella stessa situazione, ci si ritrovano in davvero in molti uomini. Per non uscire dalla quarantena stile Sandokan o Jason Momoa, le alternative per la chioma maschile per sono due: styling che tengono a bada la situazione in attesa del fidato barbiere, o un cauto e ponderato fai da te per ridare forma al vecchio taglio.

Spesso il compito è affidato a mamme, sorelle, mogli e fidanzate, come è successo a Georgina Rodriguez con Cristiano Ronaldo, Chiara Ferragni con Fedez, Giorgia Palmas con Filippo Magnini, a cui i compagni si sono affidati – chi più, chi meno fiduciosamente – per una “spuntatina” improvvisata. Ecco cosa sarebbe meglio sapere prima di procedere.

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Per non tagliarli: lo styling giusto

Chi non ha intenzione di cedere a forbici e rasoi se non sotto le mani del proprio parrucchiere, «può temporeggiare con l’aiuto di uno styling smart», spiega Antonio Scopellitti, hairstylist Toni&Guy.

«Per chi aveva una taglio molto corto nella zona laterale e un po’ più lungo nella zona superiore, il mio consiglio è iniziare a usare un prodotto a effetto bagnato, pettinare bene i capelli all’indietro così da dare pulizia nella parte laterale» suggerisce Antonio. «La parte superiore si può invece gestire o da una parte o dall’altra, con l’aiuto di una cera opaca o completando il look effetto total wet». Uno stile dal sapore vintage e ricercato, che spopola per altro anche sui red carpet (DiCaprio insegna).

Il taglio dallo styling vintage di Leonardo DiCaprio

«Per gestire invece un taglio medio lungo è utile un finish un po’ più vissuto per dissimulare il disordine: appiattire le parti laterali con un prodotto effetto opaco e dare un po di texture messy sulla parte superiore, così il caos è controllato». Alla Brad Pitt. Ma la barba, per bilanciare, deve essere perfettissima.


Lungo e messy il taglio di Brad Pitt

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Per tagliarli con la forbice

La tecnica più facile è seguire la forma naturale del taglio. Bagnare i capelli e tamponarli bene con un asciugamano. Tracciare la scriminatura dove di solito sta, oppure, pettinare i capelli nella direzione che normalmente prenderebbero. Servono un pettine a denti sottili e una forbice, possibilmente da barbiere, o la più affilata con le punte che c’è in casa.

A questo punto, si inizia dai perimetri: pettinare i capelli laterali verso le orecchie, e tagliare quelli che “sbordano” dalla linea naturale, e così seguire pettinando verso il basso lungo la linea del collo, sul retro. Procedere sempre procedendo in punta di forbice, mai in taglio orizzontale netto: si evita l’effetto “scalino”.

Definiti i contorni, si passa all’eventuale ciuffo: con indice e medio verso il basso (le unghie sono ad altezza orecchie) si prelevano sezioni verticali secondo la direzione di crescita, e le si pareggia allineandola alle dita. Così sul retro: con il dorso delle dita poggiato sulla testa, prelevano le ciocche verso l’esterno e si pareggia. Nel dubbio: non tagliate troppo corto.

Con il rasoio

«La regola base del rasoio è saperlo regolare, almeno un paio di volte durante il taglio» spiega Zac Mascolo, CEO Toni&Guy. Si inizia con un trim medio corto per pulire tutto il perimetro, dal basso verso l’alto, dal collo ad appena sopra le orecchie e sulle tempie. Continuare a pettinare per tenere la texture dei capelli omogenea e controllata. Accorciare la lunghezza per rifinire tempie, il perimetro delle orecchie e la nuca. Il finale è a trimmer “azzerato” per definire al meglio tutti perimetri o, per chi ha un taglio più “aggressive”, disegnare ulteriormente le linea o l’eventuale stacco sulla nuca.

L’opzione a zero

Chi già lo usa come look abituale non avrà problemi: con una rasatura a tutta testa, ogni problema è risolto. Per tutti, il “buzz cut” è sì un azzardo, un po’ come al femminile un cortissimo pixie cut, ma non cambia il fatto che a praticità non c’è gara. Ci si potrebbe guadagnare in fascino, alla Jason Statham. Oppure, confidare nel resto della quarantena per una ricrescita in tempo d’ufficio.

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