“Fondare biblioteche è un po’ come costruire ancora granai pubblici” scriveva Marguerite Yourcenar in “Memorie di Adriano”. La Fondazione Internazionale Menarini ha ideato e promosso la prima biblioteca virtuale completamente dedicata al coronavirus, per favorire lo scambio virtuoso di informazioni certificate e condividere gratuitamente le conoscenze maturate dalla comunità scientifica internazionale sull’agente patogeno che ha sconvolto il mondo.
Articoli scientifici selezionati
Gli scaffali “take away” contengono gli articoli scientifici pubblicati dall’esordio dell’epidemia, selezionati dal premio Nobel per la Medicina e la Fisiologia del 1998 Luis J. Ignarro. Nella sezione dedicata alla Coronavirus Library, medici e personale sanitario, giornalisti e chiunque abbia il desiderio di attingere alle ricerche scientifiche originali può scegliere tra 100 diversi titoli e contributi video.
I testi sono raccolti e catalogati per genere. Ciascuno rivela un aspetto del nuovo coronavirus: fisiopatologia, epidemiologia, indicazioni cliniche, sperimentazioni, ricerche immunologiche, terapie, implicazioni sociali e indicazioni sui dispositivi di protezione.
I qualificati contributi open source provengono dall’olimpo degli editors, The Lancet, Nature, Cytometry, New England Journal of Medicine, JAMA: «Stiamo vivendo il più grave e globale incubo della nostra vita» – commenta Louis J. Ignarro – «confido che il servizio faciliti la comprensione di un argomento complesso e in costante evoluzione».
Contro fake news e disinformazione
L’iniziativa è particolarmente utile in questa drammatica circostanza per sostenere l’aggiornamento e la formazione dei professionisti in “trincea” e per i cittadini più arditi. Teorie complottiste e inverosimili terapie contro Covid-19 colonizzano social e siti web dove le notizie più succose e meno attendibili fanno fortuna. La biblioteca della Fondazione rimedia al blackout cognitivo della rete, sostenendo la connessione veloce tra professionisti: «Per fermare la pandemia dell’informazione, che corre parallela alla pandemia Sars-CoV-2, liberiamo risorse virtuali e semplifichiamo l’accesso ai più importanti contributi scientifici realizzati negli ultimi tre mesi. La conoscenza è il fondamento del progresso» – afferma Andrea Cossarizza, che collabora con la Fondazione, professore ordinario di Patologia Generale e Immunologia, Vice Presidente della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università di Modena e Reggio Emilia e Presidente dell’International Society for Advancement of Citometry – «la biblioteca multimediale volge lo sguardo a questo strategico orizzonte e si arricchisce di giorno in giorno sotto la guida di un autorevole Comitato Scientifico. È uno strumento destinato a crescere per distruggere più efficacemente il virus e gli sciacalli dell’informazione».
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