Coronavirus, da Rihanna 4,2 milioni per le vittime di violenza domestica in quarantena

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Non solo paura, isolamento, numero di contagiati e di morti. Ci sono altri effetti del coronavirus, più nascosti, con i quali dobbiamo fare i conti. Uno di questi è l’aumento dei casi di violenza domestica causato proprio dalla convivenza forzata. Stare a casa, per alcune persone, può diventare un incubo. Lo sa bene Rihanna: tempo fa, la cantante ha accusato l’ex Chris Brown di percosse e violenza. Per questo, in un periodo particolarmente delicato soprattutto per chi vive situazioni drammatiche tra le mura domestiche, la star della musica e Jack Dorsey, Ceo di Twitter, hanno unito le forze donando 4,2 milioni di dollari per sostenere programmi contro la violenza domestica a Los Angeles. 

Un riparo sicuro e cibo per le vittime

Secondo quanto riferito dalla Housing Authority di Los Angeles, da quando sono state emanate le linee guida ‘Safer at Home’ a metà marzo, circa 90 persone a settimana si sono allontanate dalle loro case per la paura di violenza che potrebbe subire un’escalation con la convivenza forzata. I fondi di Rihanna e di Jack Dorsey «forniranno 10 settimane di sostegno, inclusi ripari, pasti e consulenza per le persone e i loro bambini che soffrono di violenza domestica in un momento in cui i rifugi sono pieni e gli incidenti sono in aumento» riporta un post pubblicato sul profilo Instagram della Clara Lionel Foundation, organizzazione no profit della cantante attraverso la quale ha devoluto la somma.

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Campioni di generosità

Sia l’artista che il Ceo di Twitter erano già scesi in campo per dare il loro contributo contro la pandemia. La prima ha donato 5 milioni di dollari per sostenere le banche alimentari locali per le comunità a rischio negli Stati Uniti, accelerare i test e l’assistenza in Paesi come Haiti e Malawi, mobilitare risorse a supporto delle comunità localiformare gli operatori sanitari e fornire attrezzature per gli operatori sanitari in prima linea (molti dei quali sono attualmente alle prese con una carenza di mascherine e respiratori). Inoltre, tra gli obiettivi, anche quello di «sostenere le unità di terapia intensiva e accelerare lo sviluppo di vaccini e altre terapie».

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Quella di Dorsey, invece, è la donazione più alta da parte di un privato: ben 1 miliardo di dollari. «Dopo aver disarmato questa pandemia, l’attenzione si sposterà sulla salute, l’educazione delle ragazze e il reddito di base universale» ha scritto su Twitter. Una cosa è certa: il coronavirus sta portando in luce anche il grande cuore delle star.

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