Capelli: tempo di detox con scrub e trattamenti per il cuoio capelluto

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Il parrucchiere è in cima alla lista dei desideri di molte in queste giornate di quarantena, ma in attesa di prendere il tanto agognato appuntamento nel proprio salone del cuore e affidarsi a mani sapienti per una rinfrescata a taglio e colore c’è qualcosa che si può fare serenamente a casa. A partire dal “detox” del cuoio capelluto, ottima idea da regalare alla chioma in questo periodo. Ecco perché e come.

Perché trattare il cuoio capelluto

Sembra scontato ma è un dato di fatto: alla testa non si riservano le stesse cure del viso, sempre al centro delle attenzioni di skincare. Il cuoio capelluto merita le stesse attenzioni, con trattamenti specifici, come quelli detossinanti. «Favoriscono il ricambio cellulare e l’ossigenazione, donando lucentezza ed elasticità al capello», spiega Lorenzo Marchelle, hairstylist Alfaparf Milano. «Ne esistono diverse tipologie, da scegliere in base alla cute e vanno usati con frequenza regolare».

La pulizia del cuoio capelluto non è riservata solo a chi soffre di problematiche specifiche: la perdita di capelli è, ad esempio, un altro cruccio stagionale da non sottovalutare, che nei giorni di quaranena si lega anche allo stress. Eliminando tossine e impurità e stimolando il microcircolo, i bulbi piliferi sono più liberi e ossigenati, e di conseguenza, la crescita agevolata. «Via libera, dunque, a un trattamento detox, almeno una volta al mese», suggerisce Lorenzo Marchelle.

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Lo scrub purificante

Il trattamento più comune e facile da fare anche a casa è lo scrub per il cuoio capelluto. «Quasi tutti gli scrub hanno hanno tra i loro attivi oli essenziali, eventuali argille delicate ed estratti vegetali come quello di limone; Se invece il prodotto è specifico per una cute particolarmente grassa che necessita di un trattamento astringente, sfrutterà ingredienti come tea tree, eucalipto, menta», spiega l’esperto. «Si tratta, poi, di texture più argillose che granulose, perché in caso di eccessiva produzione di sebo asciugano meglio e offrono risultati più performanti».

Le ricette fai da te

Con i saloni chiusi ci sono molti store che spediscono online, ma è anche possibile optare per una ricetta homemade. Per un’azione pulente e nutriente: «La più comune consiste nell’utilizzare lo zucchero e il balsamo per fare lo scrub, se invece la cute è particolarmente secca si può sostituire il balsamo con un cucchiaio di olio».

Una variante detox, ma solo per i capelli naturali non tinti: «miscelare tre parti d’acqua con una di bicarbonato: solo per i capelli naturali, e poi sciacquare bene: regala una pulizia profonda e una sensazione di freschezza» suggerisce  Alessandro Cappelletti di Toni&Guy.


Terza opzione detossinante: «aggiungere un cucchiaio di sale grosso al solito shampoo: effettua un’azione scrub detossinante dei residui tossici tra i capelli, e purifica il cuoio».

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Sieri nutrienti e ristrutturanti

In alternativa allo scrub ci sono i sieri ad hoc contenuti in piccole fiale. «Si applicano direttamente sul cuoio capelluto e hanno una formulazione diversa dallo scrub, a base di minerali e vitamine, ad esempio. Sono ottimi per nutrire i capelli in profondità. Alcuni si possono mettere anche all’interno della maschera o dello shampoo, si lasciano agire per qualche minuto e poi si procede con il normale risciacquo» dice Lorenzo Marchelle.

Come applicarli? Massaggiando

Qualunque sia il prodotto scelto, non bisogna mai sottovalutare l’importanza di un corretto massaggio. «Si fa con i polpastrelli e mai con la punta delle dita perché altrimenti si rischierebbe di grattare una zona già estremamente sensibile», aggiunge Marchelle. «Il polpastrello non deve mai esercitare una pressione elevata, ed è meglio che il movimento sia alternato, sia in senso orario che antiorario.».

Il tip in più? «Un leggero picchiettamento del cuoio capelluto, da effettuare con i polpastrelli su tutta la testa, in modo particolare sulla nuca, dietro le tempie e le orecchie. Basta un minuto la sera, anche al letto».

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