Selvaggia Lucarelli ha deciso di cogliere la palla al balzo commentando il caso della rissa tra Fedez e Cristiano Iovino con una pagina del suo nuovo libro Il vaso di Pandoro. La giornalista, su tweet, ha pubblicato un estratto del saggio che spiega il legame di Fedez con gli ultrà del Milan, alcuni dei quali sarebbero responsabili del pestaggio di Iovino.
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Selvaggia Lucarelli svela nuovi dettagli su Fedez nel libro “Il vaso di Pandoro”
Nel tweet pubblicato da Lucarelli, c’è in primo piano proprio l’estratto del suo nuovo libro, Il vaso di Pandoro – di preciso a pagina 73 – dove la giornalista si concentra sul rapper, e su come la gestione da parte sua della privacy del figlio Leone abbia impattato sulla vita privata del bambino.
Da questo estratto emerge una riflessione critica sul rapporto tra popolarità e privacy nel contesto di Fedez e della sua famiglia. Lucarelli discute delle conseguenze della fama dei genitori sulla vita scolastica di Leone e soprattutto sulla decisione di condividere dettagli specifici della sua vita sui social, che ha portato a una maggiore esposizione per l’intera istituzione scolastica, suscitando preoccupazioni sulla sicurezza e sull’integrità degli studenti.
In particolare, sottolinea come anche le azioni dei genitori di Fedez, come la pubblicazione delle immagini di Leone in divisa scolastica, abbiano avuto un impatto diretto sulla scuola del bambino, generando maggiore attenzione da parte dei media e del pubblico. Questo solleva una serie di questioni cruciali sull’etica della privacy e sulla responsabilità dei genitori influencer nel proteggere la vita privata dei propri figli.
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Le conseguenze sull’Istituto Scolastico: sicurezza e visibilità in aumento
Nel Vaso di Pandoro, emerge un episodio emblematico che sottolinea le conseguenze dell’esposizione mediatica di Leone Lucia Ferragni: un aumento della sicurezza attorno alla sua routine quotidiana e quindi anche sull’istituto scolastico frequentato. La scrittrice evidenzia come la fama dei Ferragnez e delle loro azioni, abbia portato a una maggiore necessità di protezione e vigilanza, con figure come un ultras del Milan, oltre a tate, bodyguard e autisti, che lo attendono all’uscita da scuola.
Infatti, all’interno della pagina del libro, Lucarelli ha riportato le parole della madre di uno di bambini che frequentano la stessa scuola di Leone, che evidenzia:
Non siamo stati tutti felici della pubblicazione di divise e loghi dell’istituto, questo comportamento mette potenzialmente tutta la scuola e di conseguenza tutti i bambini sotto i riflettori davanti a milioni di persone. Tra l’altro, vabbè, la scuola prima era a numero chiuso, ora ogni anno aggiungono una classe perché le richieste aumentano quando Ferragni pubblica logo e divisa….
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