Coronavirus, i nostri ringraziamenti ai medici e a chi ogni giorno continua a lavorare

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In questi giorni di emergenza sanitaria, i medici e gli infermieri sempre in prima linea negli ospedali di tutta Italia sono diventati i nostri eroi nazionali. E deve essere così, è giusto. Sono stremati, lavorano incessantemente, rischiano ogni giorno la loro salute per salvare la nostra. Non possiamo che ringraziarli e far sentire loro che sappiamo cosa stanno facendo per noi.

I messaggi dei bambini

E sono tantissimi i messaggi di stima che arrivano da ogni parte: a partire dai disegni dei bambini con messaggi di solidarietà e riconoscenza per i medici e gli infermieri, lasciati all’esterno del pronto soccorso del Policlinico di Milano.
Tra arcobaleni, dottori supereroi e cuori tricolore si legge: «Siete i nostri eroi», «Grazie a voi sconfiggeremo il virus», «Andrà tutto bene», «Tutta Milano è con voi». 

La piccola Noemi ringrazia la Polizia

«Buonasera sono Noemi e vorrei ringraziarvi con una lettera». Una bambina telefona agli operatori della sala operativa della polizia di Viterbo, e legge alcune righe dedicate agli agenti e ai medici impegnati contro l’emergenza coronavirus: «Cari poliziotti, vi volevo dire che il vostro è un bellissimo e rischioso lavoro e vi state dando molto da fare soprattutto con questa emergenza coronavirus – dice la bimba al telefono -. State passando di strada in strada a dire a tutti i cittadini di rimanere in casa anche se purtroppo alcune persone non rispettano le regole. Continuate ad essere meravigliosi. Un grande grazie anche ai medici. Anche loro stanno facendo un faticoso lavoro per cercare di salvare tante persone malate. Un grazie a tutti voi da Noemi, vi voglio bene».

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Grazie anche dalla Nazionale

L’ultimo in ordine di tempo è il ringraziamento speciale quello delle Azzurre e degli Azzurri e delle Azzurre: «Un abbraccio grande e grazie per tutto quello che state facendo».

Con il messaggio dei capitani delle nazionali di calcio, Giorgio Chiellini e Sara Gama, si conclude la campagna di comunicazione #leregoledelgioco, promossa dalla Figc, che ha cercato di contribuire a sensibilizzare i cittadini sulle norme da seguire per contenere la diffusione del coronavirus, attraverso gli Azzurri e le Azzurre.



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Non dimentichiamo gli altri

Ci sono però altre categorie che lavorano per tutti noi incessantemente, rischiando il contagio, e che vengono spesso dimenticate. 

Parliamo, per esempio, di tutte quelle persone che lavorano nei supermercati e nei negozi dunque magazzinieri, addetti alle vendite, cassieri… insomma, tutti color che sono impegnati a garantire a tutti noi la possibilità di trovare sempre tutti i prodotti che ci servono al loro posto. Un lavoro enorme, fatto con mascherine e guanti, rispettando le norme di sicurezza ma comunque rimanendo più esposti alla possibilità di contrarre il virus, visto il contatto con i clienti e l’evidente impossibilità di svolgere il proprio lavoro da casa.

Poi ci sono i farmacisti, alcuni dei quali garantiscono aperture h 24 per offrire medicinali e assistenza alle persone che, emergenza o meno, continuano ad aver bisogno di farmaci e parafarmaci.

E poi ci sono i camionisti e i corrieri che, nonostante l’emergenza, continuano a percorrere in lungo e in largo l’Italia per approvvigionare supermercati e negozi di tutti i prodotti utili ai cittadini. Per non dire degli autisti dei mezzi pubblici che continuano a circolare portando le poche persone che si devono spostare per necessità, a lavoro o in ospedale.

Un enorme “grazie” anche agli informatici, i programmatori e i tecnici vari che stanno permettendo agli smart workers d’Italia, a tutti i ragazzi che studiano con lo smart learning, a tutti coloro che usano Internet e la Rete senza limiti, di poterlo fare. 

Sicuramente ci dimentichiamo qualcuno e quindi il grazie va anche a tutti coloro che in questi giorni difficili, continuano a lavorare per mandare avanti il nostro paese, nonostante tutto. 

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