Pseudonimo di Nicoletta Strambelli, Patty Pravo è conosciuta e descritta come “l’eterna ragazza del Piper“, imprevedibile, sincera, sempre pronta a ricominciare.
Nata a Venezia nel 1948, la cantante e musicista non tarda mai a ricordare il profondo affetto che la lega a quella sua città natale, che l’ha vista in fasce e poi crescere. Proviene da una famiglia di umili origini, con il papà Aldo motoscafista e la mamma Bruna casalinga.
Fin dall’età di 10 anni, inizia a studiare pianoforte, dimostrando non solo la sua grande passione per la musica, ma anche la sua capacità in veste di musicista e, in particolare, di direttore d’orchestra.
La Pravo, infatti, non immaginava di fare la cantante, era piuttosto convinta che sarebbe diventata una direttrice d’orchestra o una pianista. Su una cosa, però, non c’era dubbio: la musica non sarebbe mancata nel suo futuro.
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Trasferitasi nella capitale inizia ad esibirsi al Piper, celebre locale notturno romano, dove viene notata per le sue esibizioni. Ed ecco da dove viene il nuovo pseudonimo di Nicoletta: dall’Inferno dantesco, che recita guai a voi anime prave, cioè malvagie.
Patty Pravo ha così una lunga carriera, che fonda le sue radici proprio in quegli anni Sessanta così hippy, ribelli ed irrequieti, come di fatto è lei. Nella sua vita musicale, la Pravo vive e attraversa numerosi generi, rivoluzionando e reinventando di continuo la propria immagine. Passa da esponente del beat a interprete della canzone d’autore non solo italiana ma anche francese, arrivando poi a sperimentare il pop rock.
Insomma, la musicista pare non farsi mancare nulla: il suo talento multiforme la vede cantare in otto lingue, per un totale di 110 milioni di dischi venduti.
Ecco dunque che ripercorriamo a ritroso la storia della sua carriera, notando quel cambiamento così evidente dalla ribelle bellissima giovane veneziana ieri alla donna grintosa e colma di talento oggi.
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