Digiuno di 3 giorni: una testimonianza sui benefici

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Sempre più spesso si sente parlare dei benefici di un periodo di digiuno ristretto. Nonostante le indubbie difficoltà, si è notato come digiunare favorisca lo smaltimento delle tossine accumulate nell’organismo con il tempo e come possa fare bene non solo a livello fisico, ma anche mentale. Ovviamente, si può non mangiare per qualche giorno, senza esagerare e senza mai dimenticare che ci sono dei cibi che non dovrebbero mai mancare all’interno di un’alimentazione sana.

Abbiamo raccolto la testimonianza di Anais, infermiera francese, che ha sperimentato tre giorni di digiuno e ci ha raccontato i benefici di questa esperienza.

Com’è nata l’idea di fare un digiuno di 3 giorni?

Sono stata tentata per molto tempo. Si trattava di una soluzione per disintossicarsi, perdere “le maniglie dell’amore”, fermare la mia dipendenza da zucchero e smettere di gravare sul mio stomaco.

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In Germania, una persona su tre normalmente ha già provato a digiunare. In Francia e anche in Italia non ne parliamo molto, se non su alcuni blog.
I pazienti me ne parlavano sempre, in particolare quelli di loro che avevano avuto il cancro. Inoltre, mi ero documentata leggendo vari libri sull’argomento, ma con due bambini piccoli e un lavoro faticoso non pensavo ne valesse la pena.

La svolta: e se digiunassi con un’amica?

Una mia amica mi ha offerto un digiuno “a casa” con lei nel sud della Francia. Tre giorni senza marito e figli, conveniente per il mio budget ristretto.

La mia preparazione alimentare

Qualche giorno prima di iniziare, avevo mangiato solo verdure, riso integrale e frutta. Ho anche rinunciato al caffè e al tè.
Quando sono arrivata a casa della mia amica, abbiamo svuotato tutto il cibo dagli armadietti per non essere tentate e il giorno prima di cominciare abbiamo bevuto del succo di prugna.
Poi abbiamo miscelato l’acqua calda con il solfato di magnesio, che risulta poco costoso, facilmente reperibile nei negozi biologici e che funziona per ripulire l’apparato digerente. Era una miscela imbevibile, ma abbastanza radicale da ridurre la fame e favorire il movimento intestinale.

Primo giorno: facile

Il venerdì sera ho avuto una serata tranquilla.
Il giorno dopo, sabato, abbiamo bevuto tisane tutto il giorno e, in generale, dovevamo assumere almeno 1,5 litro d’acqua al giorno. Siamo andate a fare una passeggiata di 3 ore nella natura, senza doverci occupare di qualcosa o di qualcuno. Abbiamo seomplicemente chiacchierato e ci siamo prese cura di noi stesse.
Siamo andate a letto abbastanza stanche.

Secondo giorno: impegnativo

La domenica, invece, è stata una giornata difficile.
Mi sono sentita senza forze rispetto al giorno precedente, pur non sentendo un impellente desiderio di mangiare, ma solo di non fare nulla per tutto il tempo. Mi sembrava come se le tossine stessero lasciando il mio corpo.

Succo di limone e brodo sul menu


Durante la giornata, abbiamo consumato mezzo limone spremuto in acqua calda. Poi abbiamo camminato per altre tre ore. La sensazione di fame si è placata del tutto.
La sera abbiamo bevuto un brodo vegetale, senza mangiare le verdure perché lo scopo resta quello di concedere del tempo di assoluto riposo all’intestino.
Abbiamo fatto dei massaggi, delle maschere per il viso e ci siamo dedicate alla routine di bellezza come non facevamo da tempo. Anche quella sera siamo andate a letto presto.

Terzo giorno: tutto è diventato più semplice

Il lunedì mattina, quando mi sono svegliata, ho preso un cucchiaino di miele perché mi girava troppo la testa.
La mia amica Sarah stava reggendo meglio.
Abbiamo fatto un po’ di stretching e poi abbiamo fatto ancora una volta una camminata di tre ore per passare il tempo, prendere un po’ di ossigeno e pensare a qualcos’altro.

Tuttavia, mi sentivo stanca. Inoltre, entrambe sentivamo un sapore strano in bocca che ci “impediva” di provare la sensazione della fame.

Finalmente qualche sensazione positiva!

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E poi verso le 18, tutto è cambiato per me: ho riacquistato le mie energie, non avevo più fame, mi sentivo leggera. È stata una sensazione bellissima.

Sul menu di questa terza sera, ancora una volta c’era solo del brodo di verdure.

Dopo una notte di riposo, mi sono svegliata così felice di aver resistito, di aver finito il digiuno e di essere tornata alla mia normalità con i miei figli.

© iStock

Il mio verdetto alla fine di questo digiuno

Dopo tre giorni di digiuno, ho perso 3,5 kg, ho ritrovato la mia linea e la mia pelle sembra più luminosa.
Sarah ha continuato per un quarto giorno di dieta, dato che desiderava perdere più peso. Alla fine dei giorni di digiuno è dimagrita di 6 kg ed è stata molto soddisfatta del risultato.

Non riprendere una dieta ricca troppo in fretta

Bisogna riprendere lentamente a mangiare in maniera normale. Fate attenzione a non fare nulla che possa portare a problemi intestinali. Per esempio, meglio non mangiare le proteine, anche se nel caso delle uova si può assumere solo l’albume. Allo stesso modo, niente latticini per una settimana circa.
Inoltre, evitare lo zucchero per diverso tempo e bere sempre molto.

Al risveglio, si mangiano tre prugne secche che si mettono in frigo il giorno prima in un po’ d’acqua per farle gonfiare con dei semi di lino, macinati in modo che il corpo possa assimilarli.
Sempre per colazione si può mangiare una torta fatta con una ricetta speciale – di cui vi fornisco gli ingredienti – una tisana o anche un bicchiere di latte di riso.

A mezzogiorno, mangiare verdure crude o cotte e dei cereali. Si può anche consumare una patata bollita.
La sera si lascia spazio alle insalate, verdure varie, riso integrale o lenticchie.

Raccomandazioni personali di Anaïs

Il mio consiglio per chi vuole fare una prova: trascorrere un po’ di tempo fuori casa, magari con un amico, essere ben preparati e rimanere moderati durante il recupero.
Fate attenzione e siate attenti alle vostre reazioni.
Come tutte le diete, anche per il digiuno è meglio consultare il proprio medico prima di iniziarlo.

È una vera avventura che permette di riprendere le buone abitudini alimentari. Ricominciando una dieta sana e moderata dieci giorni dopo, non ho recuperato i miei antiestetici chili e mi sento molto in forma. Buona fortuna!

La mia ricetta per le crêpes del mattino e del mezzogiorno

La ricetta di base
> Mettere in una ciotola 250 g di due farine biologiche (farina di grano saraceno, di farro, di castagno o di miglio o, se precotte, di soia, ma evitare le farine che acidificano il corpo come la farina di frumento, d’orzo, d’avena o di segale), cioè 500 g di farina in totale.
> Aggiungere cannella o zenzero in polvere, o vaniglia (per il mattino), semi di girasole o uva passa, una tazza d’acqua e 500 ml di succo di mela puro. Mescolare insieme.
> Lasciare la pasta a riposare in frigorifero.
> Poi fare cuocere su una piastra o in una padella antiaderente le crêpes, dette anche crespelle.

A mezzogiorno
Aggiungere lenticchie germogliate o semi di girasole o sesamo o semi oleosi a scelta.
> Mescolare con una tazza d’acqua per ottenere una pasta.
> In un’insalatiera, tagliare piccole erbe o verdure a scelta: aglio, rafano, rucola, levistico, menta, porro a foglia, coda di cipolla verde, borragine, ortica, acetosa.
> Aggiungere 500 ml di succo di crauti (o di barbabietola) fermentato con latto fermentato biologico. E un po’ di olio. Grattugiare uno spicchio d’aglio all’interno.
> Versare la salsa alle erbe nell’insalatiera mescolata alle farine. Mescolare.
Cuocere questo impasto in una piastra per cialde o in una padella. È delizioso.

Per ulteriori informazioni sulle formule di digiuno, consultare il sito di Humanitas.

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